LaFeltrinelli presenta il libro “O’ pizzaiuolo” di Sergio Miccù


Il 17 gennaio a LaFeltrinelli di Piazza dei Martiri sarà presentato, alle ore 17, il libro “O’ Pizzaiuolo” scritto da Sergio Miccù, presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani (APN), edizione GM Press.

Un volume, questo, dedicato alla professione strettamente napoletana del pizzaiolo, riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2017. Quaranta storie a cui si affiancano volti e aneddoti di uomini e donne eredi della Napoli ante guerra, pizzaioli da generazioni, ragazzi cresciuti impastando, con vite trascorse, il più delle volte, tra i banconi delle pizze più che tra i banchi di scuola, con notti insonni passate a far crescere “la pasta” tra sacchi di farina e stenti.

L’evento, moderato dalla scrittrice Francesca Scotto, vedrà la partecipazione, accanto all’autore Sergio Miccù, di Giuseppe Branca, editore GM press, e importanti Bookblogger, che diffonderanno l’evento attraverso dirette social in modo da raggiungere decine di migliaia di utenti contemporaneamente, tra i quali Emanuele Bosso (circa 9mila follower attivi su Instagram). A raccontarci la nascita, i segreti e i volti di chi vive ogni giorno l’arte della pizza in Italia e nel mondo le letture dell’attrice Enza Palumbo.

O’ Pizzaiuolo è un dialogo a più voci, ma in una lingua sola: quella del pizzaiuolo. Un viaggio che percorre quaranta tappe per conoscere da vicino come nasce il prodotto culinario più famoso al mondo, attraverso aneddoti e storie di successo raccontate da importanti pizzaioli napoletani, i luoghi in cui questo pregiato prodotto della cucina campana vede la luce, gli ingredienti speciali con cui ogni piatto viene realizzato e, ovviamente, le ricette particolari che rendono ogni pizza unica nel suo genere. Un racconto in cui ogni pizzaiolo si è ritrovato con l’altro rispecchiandosi nella stessa realtà, sebbene ognuno con i propri ricordi familiari e le proprie emozioni.

Nel libro O’ Pizzaiuolo, Sergio Miccù rivendica la dignità di un mestiere, quello del pizzaiuolo, da due anni riconosciuto come arte, sebbene non ancora asceso al rango di professione riconosciuta dallo Stato, il cui ruolo è da sempre contribuire, aldilà degli stereotipi, alla crescita di Napoli nel mondo. Di fatti il ricavato del libro andrà all’Associazione I Sedili di Napoli per contribuire al restauro di Santa Maria Stella Maris, una delle tante chiese abbandonate ubicate ai Decumani nello straordinario Centro Storico di Napoli.

Alla presentazione saranno inoltre presenti gli sponsor Antimo Caputo (Mulino Caputo), Giuseppe Russo Krauss (Ideatore Scugnizzo Napoletano), Raffaele Maiello (Caseificio Orchidea), Antonello Sorrentino (Sorì), Marco D’Annibale (G Metal), Lino Cutolo (Ciao Pomodoro), Diego Rubino (Inpact).

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