IL FUTURO DEI GIOVANI NAPOLETANI E’ NEL TURISMO


Una donna poliedrica. Roberta Maione, napoletana, segno zodiacale Capricorno, laureata in Lettere e Conservazione dei Beni Culturali alla Federico II di Napoli, e specializzata in Storia del Restauro e Archeologia in Normandia, oggi dirige con mano sicura Sistema Congressi, un’accorsata attività di famiglia, che asseconda la sua naturale inclinazione alle relazioni umane: nella sua vita, però s’intrecciano altre potenti passioni come la lirica e la solidarietà che interferiscono non poco con il suo ruolo di madre di tre adolescenti.

Roberta ma lei come fa a  gestire la sua situazione familiare?

“Come tante altre donne divise fra lavoro e famiglia, faccio i salti mortali per arrivare a tutto, per seguire i ragazzi, accompagnarli a scuola, organizzare viaggi intorno al mondo con loro e quest’esercizio di “moltiplicazione” mi è abituale sin dalla giovinezza: infatti, terminati gli studi, ho iniziato la carriera di soprano debuttando al San Carlo come solista nella parte di Barbarina nelle Nozze di Figaro, a soli 20 anni, cantando poi in numerosi concerti, al Teatro San Carlo, con l’Orchestra Scarlatti e altre in giro per l’Europa e anche al festival di Ravenna con la signora Cristina Mazzavillani (moglie del Maestro Riccardo Muti) malgrado l’iniziale diffidenza dei miei genitori che non vedevano di buon occhio il canto professionale, benchè avessi avuto ottime guide come il maestro Mino Campanino che mi ha seguito finchè non compì i 102 anni e il soprano Barbara Lanzotti a Roma. Poi ho conosciuto l’avvocato napoletano Gianluigi Oranges di cui mi sono innamorata e che ho sposato e uno dopo l’altro sono arrivati anche i figli Maria Giulia di 18 anni, Bruno di 15 e Sergio di 14; nel frattempo, dopo aver fatto la hostess, la guida turistica e l’assistente universitaria alla cattedra di Storia del restauro del prof..Roberto Di Stefano, portavo avanti anche il mio volontariato presso l’Unitalsi, esperienza di grande profilo umano a cui mi aveva fatto avvicinare la mia nonna materna Maria Consiglia, quarantennale dama di carità, con cui andavo sin da ragazza a visitare infermi e orfani”.

E l’attività congressistica come nasce?

La Sistema Congressi S.r.l. sin dal 1989 è stata amministrata da mia madre Letizia Bucalo, dotata di grande esperienza nel settore turistico, alberghiero, teatrale e cinematografico: dal 2000 amministro l’azienda, mi occupo di comunicazione congressuale, marketing aziendale, viaggi incentive e grandi eventi in Italia e all’estero, dove lavoro spesso per il Parlamento europeo, spostandomi da Napoli alle sedi di Bruxelles e Strasburgo.  Il mio obiettivo primario è quello di regalare agli ospiti eventi speciali, emozioni particolari, esperienze uniche, ma per fare questo occorre un imponente coordinamento, una squadra di esperti in organizzazione di manifestazioni, conoscitori di strutture storiche, museali e sedi prestigiose che abbiano una storia da raccontare ai turisti.”

Ma Napoli cosa può offrire invece ai giovani?

 “La terra di Partenope ha tanto da offrire e il turismo sarà il volano della sua evoluzione; per questo dico ai tanti giovani che conosco di non andare via da Napoli ma di studiare le lingue, la storia, la cultura di questo territorio perché sono la nostra vera ricchezza.

Io cerco sempre di approfondire i percorsi emozionali  avvalendomi non solo dei magnifici panorami e dei gioielli architettonici e archeologici di Napoli e della Campania ma anche di guide che sappiano illustrare l’arte, la musica, la grande creatività partenopea.”

E non dimentichiamo allora l’enogastronomia…

“Certo, i sapori e i saperi della cucina regionale sono fra le eccellenze della Campania Felix e i piatti della nostra tradizione, la pizza, la pasticceria, costituiscono un patrimonio sensoriale che tutto il mondo capisce e apprezza: il gradimento espresso più volte dalla nostra clientela nazionale ed internazionale lo conferma.”

 Ma lei come se la cava ai fornelli?

“ Io adoro cucinare, mi rilassa, sono brava nei primi come bucatini cozze e pecorino e i cavatelli zucchine e vongole e spesso i miei figli invitano i loro compagni di scuola a casa nostra, come pure facciamo io e mio marito con tanti amici: inoltre, due volte a settimana, il giovedì e il sabato, preparo con altre amiche i pasti per la mensa dei poveri che l’Unitalsi sostiene, cucinando i piatti della nostra tradizione, calando 9 kg di pasta, 12 kg di secondi e 6 kg di contorni”.

Progetti per il futuro?

“Sto preparando per settembre un grande convegno nazionale del Cavalieri del Lavoro che si terrà proprio a Napoli: a questo proposito, vorrei precisare che da qualche anno sono cofondatrice e vicepresidente dell’associazione Gruppo 1901 (anno di nascita del Cavalierato del Lavoro) formata da tutti i figli dei Cavalieri del Lavoro del Mezzogiorno e impegnata nel sociale a favore di disabili e infermi. Per di più stiamo portando avanti un progetto di collaborazione fra l’hotel Vesuvio e il corso di Business & Management della facoltà di Economia e Commercio dell’Università Federico II per regalare agli allievi più meritevoli degli stages itineranti presso le nostre aziende per orientare le loro scelte di lavoro.”

Che posto occupa l’Unitalsi nella sua vita?

“Un posto di primissimo piano: io sono nel Consiglio e mi occupo principalmente della mensa, della spesa a domicilio e di altri incarichi su Napoli e provincia. Noi organizziamo tante attività per gli ammalati e i poveri, tra cui gite, escursioni, colonie estive e invernali, pellegrinaggi a Lourdes con i treni della speranza: durante l’anno cerchiamo di raccogliere sponsorizzazioni e fondi per sostenere le spese e interveniamo anche con nostri contributi personali ma ciò che ci aiuta di più, oltre ai burrachi, è il concerto di beneficenza che organizziamo dal ‘96 e a cui partecipano circa 1000 persone anche se, grazie alla generosità napoletana, vendiamo  più di 1500 biglietti.”

E quando si dedica al canto?

“Ad esempio, durante il concerto per l’Unitalsi, la cui ultima edizione si è avvalsa del grande e generoso supporto del presidente della Bcc Banca di Credito Cooperativo di Napoli Amedeo Manzo, grazie al quale abbiamo avuto ospiti importanti, artisti della lirica, della letteratura e della pittura che hanno riscosso un enorme successo: grazie al ricavato di quella manifestazione e al contributo del presidente Manzo possiamo sostenere le attività per ammalati, senza fissa dimora e bambini affetti dalle patologie più svariate che si rivolgono all’Unitalsi per lenire le loro sofferenze.”

 

LAURA CAICO

 

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