STUDIO D’ARTISTA A PIETRASANTA: INAUGURA FRANCA PISANI


Il colore dominante sarà il bianco, ispirato al candido marmo statuario delle Alpi Apuane. Si inaugurerà sabato 5 agosto, alle ore 18 in via del Marzocco 28 a Pietrasanta, lo Studio Franca Pisani, artista maremmana di nascita, ma versiliese d’adozione, e le cui opere attualmente si trovano in esposizione alla “57° Biennale d’arte” di Venezia.

L’esigenza di aprire il nuovo spazio d’arte – che non sarà una galleria, ma un atelier- laboratorio d’artista – nasce dalla volontà della Pisani di mostrare le sue opere, sia finite, sia durante la loro lenta, inesorabile trasformazione, e dialogare direttamente con i visitatori del nuovo spazio d’artista.

A pochi passi dalla suggestiva Piazza Duomo, lo Studio Franca Pisani prenderà forma su tre livelli, nei locali di un’antica costruzione – con tanto di minuscolo balcone fiorito – che in passato ospitava uno spaccio alimentare molto conosciuto, dove si potevano trovare prelibatezze e primizie della zona e della Garfagnana.

Il nuovo Studio Franca Pisani al piano terra rivelerà una delle quattro versioni degli Alberi di pietra recentemente realizzati, costituenti un’istallazione del linguaggio e la ricerca dei temi antropologici che collegano mito e inconscio; l’albero in mostra è composto da un tronco di circa 2,20 metri di altezza, intorno al quale è inserito un cilindro di marmo bianco.

Spiega l’artista: “L’Albero di Pietra che caratterizzerà il mio Studio è composto da un frassino strappato dal vento che tre anni fa aggredì il Parco della Versiliana con violenza inaudita. Intorno a questo è inserito un cilindro di marmo bianco statuario proveniente da una cava del Monte Altissimo, sviluppo del progetto nato in pergamena con il pensiero inciso “Piccoli particolari” dei miei esordi giovanili nel movimento artistico denominato “Poesia Visiva, di Eugenio Miccini che ne è il caposcuola. La forza del suo lavoro – prosegue Pisani – è la capacità di penetrazione nelle strutture più profonde del fare, come processo creativo e la chiaroveggenza, la chiarezza della visione è un dono, quasi una capacità soprannaturale, un potere che lascia vibrare l’immediato dischiudersi di un’atmosfera, il carattere di un luogo, l’indole di una città”.

Quest’opera è la “gemella” di altre due che attualmente si trovano nel padiglione della Siria alla “57 a Biennale d’arte” di Venezia, nella mostra-omaggio a Palmira. E proprio alla memoria dell’antica città oltraggiata dalla furia iconoclasta dei jihadisti è dedicata anche l’istallazione pittorica della Pisani che sarà collocata nel vano studi.

CENNI BIOGRAFICI SULL’ARTISTA

Franca Pisani nasce a Grosseto nel 1956 da una famiglia di artiste. A nove anni frequenta lo studio dello scultore e pittore Alessio Sozzi. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Bologna per approfondire gli studi d’arte alla facoltà di lettere D.A.M.S., diretta da Umberto Eco. Conosce e frequenta Ketty La Rocca, artista inserita nel panorama delle avanguardie artistiche internazionali, che la mette in contatto con Eugenio Miccini, fondatore del Movimento “Poesia Visiva”. Questi porta nei musei e nelle università di tutto il mondo la creazione di Franca Pisani del 1976 Album Operozio.

Nel 1977 viene invitata all’inaugurazione del Centre Pompidou dal direttore Pontus Hulten, all’interno del programma su larga scala di scambio artistico culturale, come esporre negli spazi del museo il Salotto di Geltrude Stein, film, poster, performance e Poesia Visiva cioè Album Operozio.

Da quel momento prenderà il via un lungo percorso di esposizioni, tuttora in continua evoluzione, sulla spinta dell’urgenza di sperimentare il suo coerente indirizzo concettuale.

Franca Pisani così espone nel Museo Marino Marini (2008), due volte alla Biennale di Venezia (2009 e 2011), nel Museo Hamburger Bahnhof di Berlino (2013), nella mostra “Dietrofront” alle Reali Poste degli Uffizi (2014), nella mostra “Archeofuturo” nel Museo d’Arte Contemporanea di Palazzo Collicola a Spoleto (2014), partecipa a “Settantotto Ritratti” in pergamena per il libro donnArchitettura (2014), dona il proprio Autoritratto alla Galleria degli Uffizi che entra a far parte della relativa, unica collezione (2015), espone all’Expo Milano nel padiglione della Toscana e nel padiglione del Principato di Monaco (2015), espone alla mostra “Desdemona” nel Palazzo di Giustizia di Firenze (2015). Nel 2017 espone alla Mostra dell’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, alla personale nella Palazzina storica di Peschiera del Garda e partecipa per la terza volta alla Biennale d’arte di Venezia nella mostra “Viva Arte Viva” nel Padiglione della Repubblica di Siria. Dal 2016 vive e lavora a Pietrasanta.

 

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