Gli esperti concordano: sempre olio extravergine di oliva, anche per friggere


Ricchezza del territorio campano, baluardo della salute, l’olio extravergine d’oliva rimane il condimento ideale sotto tutti i punti di vista.
Cultura alimentare, salute e bellezza: virtù, benefici e controindicazioni dei grassi nel food. Incontro da Cerasé a Vico Equense (Na) per promuovere le genuinità campane.

Scegliamo l’olio extravergine di oliva per scelta consapevole e matura, la migliore possibile. Concordano gli esperti a confronto al Cerasé di Vico Equense, sui benefici e le controindicazione degli olii alimentari, nel secondo incontro della rassegna “Salute, alimentazione, bellezza: tutto quello che molti non sanno”, ideata e organizzata dalla giornalista Teresa Lucianelli.

Sono intervenuti: Andrea Buonocore, sindaco di Vico Equense; Maurizio Fraticelli, esperto in Alimentazione, Chirurgia e Medicina estetica delle Università di Camerino e di Atene; Guido Ruggiero, primario anestesista ospedale San Giovanni Bosco di Napoli; Valerio Giuseppe Mandile, gastronomo; Carlo Alfaro, dirigente Pediatria ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia; Peppe Capasso, preside dell’Accademia delle Belle Arti di Nola; Puno Sondelli, regista particolarmente impegnato nel sociale e specificamente in sostegno della lotta alla discriminazione degli obesi; Nicola Rivieccio, giornalista referente degli agricoltori dell’Agrimercato di Campagna Amica ed esperto nell’agroalimentare;
Alberto Marulli, produttore di olio di alta qualità; Francesco Savoia, allevatore e produttore di prodotti caseari di eccellenza. Note dell’on. Flora Beneduce, consigliera della Regione Campania e componente Commissione Sanità regionale. Ha introdotto e moderato Teresa Lucianelli.

“Squalene, vitamina e, c, polifenoli ed acido oleico sono solo alcuni dei principali componenti di un sano condimento. Conosciuto anche come l’oro giallo dai Fenici, l’olio di oliva ha una notevole digeribilità e può e dovrebbe essere usato anche per friggere” – afferma Maurizio Fraticelli. “I grassi devono rappresentare una parte della nostra nutrizione quotidiana, l’eccessivo consumo è fortemente dannoso per l’organismo, giacché determina un innalzamento del colesterolo totale, del colesterolo LDL, infarcimento adiposo del fegato con steatosi aprendo la via a ben altre più gravi e profonde patologie – aggiunge – Tra olio e burro, meglio l’olio extravergine di oliva. Tra burro e margarina, meglio il burro: la margarina può contenere oli trans, dannosi per l’organismo, determinando tra l’altro riduzione delle difese immunitarie.
I mix di oli vegetali, contenenti l’olio di palma, arrecano danni all’uomo ed anche all’ambiente con alterazione della biodiversità a causa del massivo disboscamento.”

“L’obesità, e specialmente quella infantile, è il grande pericolo per la salute degli italiani nei prossimi anni. Le cattive abitudini alimentari importate dagli Stati Uniti hanno fatto passare la percentuale di bambini obesi dalla 1 % degli anni 50, quando si faceva merenda con pane ed olio, al 40 % attuale, per l’abuso di merendine e ‘cibo spazzatura”. – spiega Guido Ruggiero, affrontando uno dei più gravi problemi connessi al consumo di grassi nocivi alla salute umana (e non soltanto a quella umana).

“L’obesità, ha gravi ripercussioni su tutto l’organismo, con l’aumento di malattie metaboliche quali diabete, ipertensione, formazione di placche di colesterolo alla interno delle arterie, difficoltà respiratorie. Inoltre, rende più difficile e pericolosa anche una anestesia di routine. Senza demonizzare i grassi, indispensabili per il corretto funzionamento del sistema nervoso e di tutto l’organismo, bisogna imparare ad utilizzarne di buona qualità, come l’olio di oliva extravergine, caposaldo della salutare dieta mediterranea” – sottolinea il noto luminare, che ha pure rivolto un appello a favore di una maggiore e più corretta divulgazione che informi adeguatamente e responsabilizzi i genitori a sane scelte alimentari a tutela della salute dei propri figli, oltre che di se stessi, ricordando anche il problema della terza età e la scorretta alimentazione adottata purtroppo da molti anziani soli che acquistano ormai sempre più frequentemente cibo d’asporto o preconfezionato, a basso costo, non per scelta bensì per problemi economici, preparato prevalentemente con grassi che andrebbero invece assolutamente evitati da tutti ed ancora di più in età avanzata.

“Chi pensa che l’utilizzo dell’olio EVO, possa creare problemi dal punto di vista tecnico in una ricetta, si sbaglia. L’olio extra vergine di oliva può essere facilmente impiegato in qualunque ricetta, sostituendo gli olii vegetali, e garantisce tra l’altro un miglior apporto nutrizionale e, più nello specifico, l’assunzione di elementi indispensabili per la salute, quali omega3 ed acidi grassi mono insaturi, che svolgono un’importante funzione di ‘spazzini’ nelle arterie, spesso intasate dal colesterolo” – evidenzia il gastronomo Valerio Giuseppe Mandile, facendo chiarezza sui non trascurabili aspetti tecnici.

“A questo punto la domanda è lecita: ‘perché allora non viene utilizzato solo olio EVO?’. La risposta è semplice: ‘risparmio!’ Il prezzo degli oli di semi, così come del pericolosissimo olio di palma che sta causando danni ingenti all’ambiente ed alla salute, è nettamente inferiore a quello dell’olio EVO, per tale motivo le grandi industrie lucrano utilizzando materie prime scadenti per ottenere prodotti a costi contenuti, a discapito della salute dei consumatori – continua Mandile – Grandi chef si impegnano, assieme al gruppo Relais e Châteaux per promuovere una cucina a base di prodotti tipici della regione, preferendo i piccoli produttori in modo da sostenere la biodiversità del territorio e combattere gli sprechi alimentari.”

“Ma la dedizione di questi chef non basta da sola. L’aumento dell’obesità infantile, delle intolleranze alimentari e delle malattie direttamente collegate ad una cattiva alimentazione, è un chiaro segno, difficilmente recepito, che si sono persi di vista i principi fondamentali di una dieta equilibrata e c’è sicuramente da nominare quella mediterranea, simbolo chiave del nostro territorio nonché patrimonio mondiale riconosciuto dall’UNESCO e dalle più grandi università di ricerca sulla salute nel mondo – incalza il giovane gastronomo, che ha alle spalle già un’esperienza di molti anni nel top del settore alimentare – È necessario che le generazioni future vengano educate ai principi di una corretta alimentazione, come è indispensabile promuovere la pratica di attività sportive che, assieme ad una dieta equilibrata contribuisca ad un stile di vita sano, ovvero quello che deve essere un punto chiave nello sviluppo sociale ed economico della popolazione mondiale per il futuro. È importante, inoltre, che le grandi industrie incomincino a responsabilizzarsi mettendo in primo piano la salute dei consumatori anziché i profitti”.

“Il nostro patrimonio, la nostra Dieta Mediterranea, celebre per le sue virtù salutari universalmente riconosciute, è un modello nutrizionale i cui ingredienti principali sono, non a caso, appunto olio d’oliva, frutta fresca e verdura, pesce e legumi. L’olio d’oliva, ricco di antiossidanti e di sostanze con proprietà antinfiammatorie, è un importante baluardo contro tumori, malattie cardiovascolari e del sistema nervoso, cute, ossa, intestino. La salute dell’adulto si gioca da piccoli, dunque l’alimentazione sana è cruciale sin dalle epoche più precoci della vita. Ogni genitore dovrebbe sempre ricordarlo quando fa la spesa” – ha evidenziato Carlo Alfaro, nel suo “no” deciso a merendine, biscotti e dolciumi vari confezionati. Alfaro ha altresì stigmatizzato l’assoluta necessità di verificare attentamente le etichette sui cibi precotti delle mense scolastiche e di esigere precise informazioni sugli ingredienti usati anche laddove viene distribuito cibo cucinato al momento, senza fidarsi per sentito dire o di grandi marchi pubblicizzati.

Il giovane allevatore irpino Francesco Savoia ha parlato invece – in tema di grassi alimentari benefici – delle proprietà salutari e dei probiotici contenuti nello yogurt naturale, e del formaggio innovativo lattica “tutti rigorosamente realizzati con latte aziendale ottenuto da mucche appartenenti alla pregiatissima razza di pezzata rossa italiana, ricco di caseine nobili del tipo A2A2”. Questo prezioso latte, ritenuto tale dagli specialisti in materia è consigliato dai medici specialisti in Alimentazione massimamente esperti, “proviene da vacche allevate con metodo naturale, alimentate con erba e foraggi secchi nonché con cereali biologici”.

La rassegna itinerante, come ha spiegato Teresa Lucianelli, “toccherà varie località della Campania per insegnare a tutelare il proprio benessere nel rispetto del gusto e per individuare i cibi a rischio grazie ad informazioni e consigli forniti da esperti e per promuovere genuinità, tipicità ed eccellenze della nostra regione, con attenzione al cibo quotidiano che può essere ”apportatore di salute ma anche causa di patologie”.
La serie di eventi è giunta a Vico Equense dopo l’applaudito esordio a La Marinella di Positano che ha riscosso un ampio successo di critica, oltre che di pubblico.

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