La via delle Bontà: in piazza la cipolla alifana, la canapa e le eccellenze del territorio campano


Grande successo ad Alife, in provincia di Caserta, per la prima edizione della “Via delle Bontà”. Ubicata nell’ampia valle del Volturno e conosciuta a livello nazionale come “Città della Cipolla“, Alife, lo scorso martedì è stata scenario di una manifestazione che non solo ha visto protagonista la cipolla alifana ma che è stata anche un’occasione  per chef, artisti, contadini e consumatori di incontrarsi per dare festa alle eccellenze del territorio campano.

Di origini antichissime e sottoposta alla dominazione romana, Alife è una città ricca di storia e di tradizioni, dove l’esportazione di questo ortaggio, per secoli, ha rappresentato la principale fonte di sostentamento dei suoi abitanti. Si narra proprio al  periodo della dominazione romana risalga la coltivazione della cipolla: secondo una leggenda i gladiatori erano soliti strofinarsi il corpo con le cipolle per rassodare i muscoli, usata per pagare gli affitti o portata in dono. Considerata un ottimo analgesico contro il mal di testa, era usata per curare i morsi dei serpenti e, addirittura, per contrastare la perdita di capelli.

“’La cipolla Alifana’ – come riportato sul sito della Regione Campania – presenta caratteristiche organolettiche particolarmente apprezzate soprattutto sui mercati della provincia di Caserta e del Basso Lazio; il colore è ramato intenso, la forma è sferoidale fortemente schiacciata ai poli; pezzatura media (peso medio 200 gr fino a 400 gr); ha sapore dolce, intenso, aromatico ma non acre; ottima consistenza, polpa croccante e soda, bianca con sfumature violacee; ha spiccata attitudine alla conservazione nelle caratteristiche “‘nzerte” (realizzate intrecciando le foglie essiccate di 12-13 fino a 20 cipolle secondo le dimensioni, che vengono quindi mantenute fino alla vendita). La cipolla alifana per le sue caratteristiche ha trovato impiego nella cucina tradizionale locale, per la preparazione di minestre assieme a fagioli, sedano, carota, olio extravergine di oliva, dette ‘cipollata’.”

Novità di spicco di questa prima edizione di “Via delle Bontà” sono stati i “Cooking Show” presentati da importanti Chef ed esperti del settore che hanno presentato le degustazioni di piatti innovativi e della tradizione culinaria con la direzione dello chef Narrante Emilio Pompeo e Nicola Migliaccio, agronomo e canapicoltore.

Tra gli chef presenti alla serata Angelo Fabozzo, Lello Cangianiello, Nino Cannavale, il giovane pizzaiolo Pasquale Serra che hanno dato prova delle loro abilità culinarie preparando piatti della tradizione: dai primi di genovese con cipolla alifana e pasta e fagioli con il tipico fagiolo cera alla pizza a portafoglio con impasti di canapa sativa, polpette di marchigiana, birra alla canapa, lupini mozzarella e pomodori e tra le novità la presentazione di due piatti innovativi presentati da due chef creativi il “Pesto alla Canapa con noci della Maddalena” di Nino Cannavale e la“croccante di rapa rossa e cipolla alifana caramellata sul sale e servita con salsa di alici di menaica e formaggio di capra” dello chef Angelo Fabozzo.

Ad impreziosire la kermesse,  accanto alla profumata cipolla alifana, anche il fagiolo di Controne con il produttore Domenico Tancredi, l’Olio Evo del Cilento della produttrice Mariapia Pagano, i pomodorini del Piennolo Vesuviano con Angelo Di Giacomo dell’azienda Giolì e il Pomodoro San Marzano rappresentato da Michele Amato, la  mozzarella di bufala e formaggi di capra del Cilento dell’Azienda Agricola Savoia ed in anteprima la Canapa Sativa di ITALCANAPA – Rete di Imprese. Quest’ultima, che vede tra i suoi promotori l’agronomo Nicola Migliaccio e il dottor Maurizio Salice, intende realizzare, attraverso l’impiego e la diffusione della coltivazione della pianta di Canapa Sativa Industriale, un modello di sviluppo economico ed  imprenditoriale mirato all’Innovazione nella tecnica di coltivazione e trasformazione  della canapa sativa ed alla commercializzazione nazionale ed internazionale dei prodotti derivati in ambito agro-alimentare e industriale.

Tra gli artisti presenti, Giuseppe Orefice, l’artista di strada il quale per l’occasione ha realizzato una opera d’arte figurativa sul tema con materiali poveri provenienti dalla terra e la Banda musicale di Pietra Melara, Tammoriate e Teatri del Gusto con lo chef Narrante Emilio Pompeo e Lello Cangianiello in una performance “il diavolo è acqua cheita” … navigando tra i sensi”: storie, tradizioni, profumi e quotidianità di una favola tutta da mangiare e gli chef Alessandro Tocchetti Pisapia, Luca Siciliano e Umberto Ventriglia.

Una serata all’insegna dell’allegria, del buon cibo e della musica resa possibile grazie al lavoro di collaborazione tra i produttori della zona, tra cui Alberto Sasso, promotore del rilancio della cipolla alifana e Mangiamed, progetto scolastico nato su iniziativa delle professoresse Patrizia Zinno e Patrizia Nicolais, docenti di Scienze e cultura dell’alimentazione, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti della Dieta Mediterranea e far conoscere le realtà produttive di qualità della regione Campania.

Anna Feroleto

 

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