CLAUDIO GIOVANNESI AI MASTERCLASS: “IL CINEMA ITALIANO NON È MORTO, MA NON SIA ELITARIO”


Incontro con i giurati Masterclass del Giffoni Film Festival 2016 per Claudio Giovannesi, regista di Fiore, film con protagonisti Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Laura Vasiliu, Aniello Arena, Gessica Giulianelli, Klea Marku, Francesca Riso e Valerio Mastandrea. La storia è ambientata in un carcere minorile, dove Daphne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine e il carcere non è più solo un luogo di privazione della libertà ma diventa anche mancanza d’amore.

“Il titolo del film è volutamente corto e semplice – ha detto il regista ai ragazzi – e rimanda a un’immagine innocente e femminile: non ci interessava dare un valore pedagogico al film: la trasformazione del personaggio avviene nella componente sentimentale e lì si esplica tutta l’innocenza. Nella reltà, la cura contro certe privazioni – dice Giovannesi – è creare nelle scuole un sistema di formazione come accade qui a Giffoni”.

Il regista ha spiegato che tanto gli è stato insegnato sul set di Fiore dai ragazzi protagonisti del film, che ha raccontato il mondo senza edulcorarlo, raccontando un mondo sublime e terribile nello stesso tempo, ma, nel bene e nel male, un’età unica ed irripetibile per ciascuno di noi. Più in generale, “il cinema – ha aggiunto Giovannesi – deve saper comunicare la realtà, senza impoverirla, ma non in maniera elitaria, essendo pop. Monicelli lo ha insegnato, se puoi comunicare a 10 è meglio che comunicare a 1″.

Interpellato sulla sua prima opera, La casa sulle nuvole, il regista spiega che è stata una storia di emigrazione al contrario, mentre era ancora iscritto al Centro Sperimentale: il film è nato da una ricerca sulla comunità italiana di Marrakech e racconta dei cinquantenni e sessantenni emigrati dal Nord al Sud del mondo (di qui la definizione di emigrazione al contrario).

La Masterclass del Giffoni 2016 si conclude con una panoramica sul cinema italiano: Giovannesi ritiene che “non sia moribondo, perché da quando lo si dice sarebbe già morto. Se riuscissimo a portare il cinema nelle scuole, sarebbe buono, ma non bisogna fare cinema per compiacere il pubblico, perché il pubblico non lo conosci”. Per quanto riguarda la sua esperienza personale, infine, il regista rivela che “abbiamo sempre dei budget contenuti per i film. Li convinco portando già delle immagini e non solo un racconto o un foglio”.

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