L’arte contemporanea a Palazzo Isimbardi


Palazzo Isimbardi di Milano dall’11 al 20 maggio 2016 ospita la mostra collettiva “A chi parla l’arte contemporanea?”, fulcro del 4° Premio cramum, ideato da Sabino Maria Frassà e Andi Kacziba per sostenere e far conoscere i migliori giovani artisti in Italia.

Diretta da Sabino Maria Frassà come le scorse edizioni, è incentrata sul tema della difficoltà per gli artisti di comunicare ed essere capiti da e in un mondo sempre più fluido e complesso, impresa quasi impossibile per l’Arte contemporanea ed è realizzata grazie alla collaborazione tra l’associazione cramum, la Fondazione Giorgio Pardi e Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Ludwig Muzeum di Budapest, Edicola Italiana, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Studio Museo Francesco Messina e Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.

Il Premio cramum cerca di dare voce ai migliori giovani artisti in Italia, a prescindere dalla loro provenienza. Anche quest’anno le opere di 10 giovani talentuosi artisti, finalisti del Premio Cramum,  come Gianluca Brando, Gianni Colangelo, Max Coppeta, Flora Deborah, Donatella De Rosa, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Fabrizio Milani, Giuliana Storino, Kwanghoo sono esposte a Palazzo Isimbardi insieme a quelle di 10 “maestri” dell’arte contemporanea come Ulla von Brandenburg, Szilárd Cseke, Emilio Isgrò, Andi Kacziba, Lin Ylin, Urs Luthi, Luigi Presicce, Laura de Santillana, Paolo Peroni, Francesca Piovesan. Durante l’inaugurazione che si terrà il 10 maggio, la Giuria del Premio voterà il vincitore che avrà due anni per preparare la sua “mostra personale” al Museo Francesco Messina di Milano.

DICONO DEL PREMIO CRAMUM E DELL’ARTE CONTEMPORANEA:

Sabino Maria Frassà, direttore del 4° Premio cramum e curatore della mostra:

<<Se l’arte contemporanea è filosofia, forma di conoscenza o coscienza critica, essa può contribuire a far evolvere, progredire e avanzare il sapere dell’uomo e della società stessa. L’arte perciò parla o dovrebbe parlare a tutti ed è doveroso interrogarsi anche sulla sua efficacia. […] Bisogna accettare che l’opera abbia più livelli di fruizione e comprensione: il problema non è che tutti comprendano ad esempio l’antroposofia riletta da Joseph Beuys, ma è far sì che tutti abbiano almeno la curiosità di conoscere le ragioni ad esempio del suo lavoro 7000 querce, di andare oltre la prima suggestione. Quell’andare oltre ha un profondo significato sociale, quello di combattere i pregiudizi, trasmettere la consapevolezza di non sapere e la voglia di sapere di più >> (da “A chi parla l’arte contemporanea?”, SKIRA, 2016)

Emilio Isgrò, artista in mostra e membro della Giuria 4° Premio cramum

“Purtroppo l’arte contemporanea non parla abbastanza. Recentemente stavo rileggendo i Promessi Sposi. Mi sono quasi commosso nel comprendere lo sforzo di Alessandro Manzoni per essere capito dalle masse: seppure aristocratico, cercò instancabilmente tutta la vita un linguaggio che gli permettesse di essere capito da tutti. L’arte non può parlare a tutti come non lo fa neppure il calcio, ma non deve tendere all’esclusione, all’elitario.”

Julia Fabenyi, Direttrice Ludwig Muzeum e membro della Giuria 4° Premio cramum

<<Probabilmente dobbiamo fornire un forte filo conduttore alle mostre. Questo aiuto al pubblico è fondamentale, perché oggi il pubblico è abituato a un’informazione sempre più veloce per cui ignora tutto ciò che non capisce subito.>> (da “A chi parla l’arte contemporanea?”, SKIRA, 2016)

Alba Solaro, giornalista e membro Comitato Scientifico e Giuria 4° Premio cramum

L’arte contemporanea al suo meglio è come la pizza: piace a tutti. Parla a tutti, che certo a volte è come dire che non parla a nessuno.  (da “A chi parla l’arte contemporanea?”, SKIRA, 2016)

Michela Palestra, Consigliera Città Metropolitana di Milano

<<Da quattro anni a Palazzo Isimbardi ospita il Premio cramum, dimostrando così un forte impegno alla cultura, alla meritocrazia e ai giovani che scelgono l’Italia per formarsi e poi lavorare. Dare spazio ai giovani significa creare le basi per costruire un futuro migliore per il nostro paese. Sono felice che la Città Metropolitana di Milano possa contribuire a tale percorso e dimostrare al contempo che il territorio milanese può crescere, attirando a sé nuove competenze e giovani da tutto il Mondo.>>

Filippo del Corno, Assessore Cultura Comune di Milano

<<L’arte contemporanea parla a chiunque abbia interesse al futuro della collettività di cui fa parte, ormai sempre più globale per ciascuno di noi – dichiara l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Spesso la novità dell’espressione artistica, in qualunque campo e in qualunque epoca, è stata percepita con incredulità, perché destruttura i paradigmi sui quali siamo abituati a giudicare e a valutare la realtà;  talvolta addirittura viene accolta con diffidenza, come manifestazione di eccentricità fine a se stessa. Tutto ciò che è già stato infatti rassicura, perché insegna e conforta, portandoci a percorrere sentieri già battuti; ma è solo la freschezza della creatività che dà segnali certi su ciò che siamo e che stiamo diventando, tracciando la strada di quel futuro che prima o poi si consolida e diventa passato, pacificandoci nuovamente. Basterebbe questa consapevolezza per osservare con maggiore attenzione e condividere con più partecipazione intellettuale ed emotiva tutte le espressioni che la contemporaneità offre, soprattutto in una città come Milano, che è storicamente un laboratorio culturale fertile di talenti, e dunque di avanguardie.>>

Alberto Fioravanti, Fondatore e Presidente di Digital Magics e Fondatore e CEO di Premium Store

“Siamo molto orgogliosi di essere per il secondo anno Partner di un’iniziativa come il Premio Cramum, che sostiene i giovani artisti italiani. Da sempre con il nostro incubatore Digital Magics, supportiamo i talenti e i creatori digitali che hanno idee innovative e originali in grado di rivoluzionare l’economia tradizionale. Una di queste è Premium Store, la neoimpresa digitale che con EDICOLA ITALIANA ha cambiato il modo di leggere quotidiani e periodici su pc, smartphone e tablet. Come avviene in tutti gli altri settori, anche nel mondo dell’arte e della cultura le startup stanno creando ‘disruption’ e innovazione e rappresentano uno strumento fondamentale per promuovere le bellezze e la storia del nostro Paese”.

Stefano Piantini, editore incaricato.

“Skira è lieta di pubblicare nuovamente il catalogo del Premio Cramum, cui collabora come partner editoriale dal 2013, e di contribuire alla diffusione delle opere d’arte di giovani artisti italiani”.

IL PREMIO CRAMUM

Cramum è una parola latina che significa “crema”, “la parte migliore del latte”. Il premio cramum è stato ideato nel 2012 da Andi Kacziba e Sabino Maria Frassà proprio per sostenere i migliori giovani in Italia a prescindere dalla provenienza.

Piaga dell’Italia è non solo la fuga di cervelli all’estero, ma anche la difficoltà di attrarre nuovi saperi (cervelli) dall’estero. La Fondazione Giorgio Pardi e l’associazione cramum hanno da subito appoggiato il progetto, comprendendone la rilevanza e apprezzando anche il secondo obiettivo, colmare il gap generazionale. Il premio è stato pensato dall’inizio per mettere in relazione diverse generazioni di artisti.

Gli artisti internazionali fuori concorso sono anche membri della Giuria che valuta i 10 giovani finalisti del Premio cramum. I giovani finalisti sono messi in relazione anche con noti curatori, giornalisti e direttori di Musei, che compongono la Giuria di ogni edizione del premio. Per la 4° edizione del Premio cramum sono stati selezionati come membri della giuria (oltre gli artisti fuori concorso): Leonardo Capano (IULM), Nushin Elahi (giornalista e curatrice dal Sud Africa), Julia Fabényi (direttrice Ludwig Múzeum di Budapest), Ingrid Gentile (curatrice indipendente), Rosa Ghezzi (giornalista), Katie Hill (Università di Oxford) Angela Madesani (IED e Brera), Michela Moro (Rai 5), Adriana Polveroni (giornalista), Iolanda Ratti (Museo del Novecento), Maria Fratelli (Studio Museo Francesco Messina), Renato Rizzo (giornalista), Alba Solaro (giornalista), Nicla Vassallo (Filosofa, Università di Genova), Sabino Maria Frassà (direttore e curatore del Premio) e Alberto Puricelli (socio fondatore Cramum).

Vincitori delle scorse edizioni sono stati: Daniele Salvalai, Paolo Peroni e Francesca Piovesan. Il vincitore del Premio si aggiudicherà un cubo realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano con il Marmo di Candoglia e ha facoltà, a due anni dalla sua vittoria, di allestire una mostra site-specific allo Studio Museo Francesco Messina di Via San Sisto 4a. L’11 maggio 2016 Paolo Peroni inaugurerà quindi la sua mostra personale “Orizzonti a parte” a cura di Sabino Maria Frassà allo Studio Museo Francesco Messina che terminerà il 29 maggio 2016).

A CHI PARLA L’ARTE CONTEMPORANEA? 4° premio cramum

Edizione curata da Sabino Maria Frassà e ideata con Andi Kacziba

Palazzo IsimbardiVia Vivaio 1 Milano

Dal 11 al 20 maggio 2016

Tutti i giorni dalle 10 alle 18

Inaugurazione 10 maggio dalle 17:30 alle 20

Sito www.cramum.it

La visita è gratuita

 

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