AL VIA IL FESTIVAL DEL VOLO. MILLE E UNA EMOZIONE…


Dall’1 al 25 aprile nella splendida cornice di Villa Mirabello nel Parco della Reggia di Monza va in scena il Festival del Volo. Una mostra storica che ricostruisce i momenti più significativi della storia del volo nel medesimo luogo dove nel lontano 1783 ci fu il primo esperimento di aerostatica in Italia nonché uno dei primissimi al mondo da parte di Marsilio Landriani. La kermesse ripercorre gli scenari incantevoli delle prime esplorazioni, dai racconti entusiasmanti di Jules Verne al primo favoloso volo organizzato dai fratelli Montgolfier, in un percorso inedito fatto di oggetti storici esposti per la prima volta in Italia.  Pezzi unici di un mosaico da favola, tutto da scoprire, esplorare, apprezzare da vicino in compagnia del suo curatore, Marco Majrani. Un tour che regala un’infinità di sorprese, dai filmati salienti alle numerosissime attività didattiche e ludiche per grandi e piccoli.

 Dal 23 al 25 aprile il Parco della Reggia di Monza sarà animato da splendide Mongolfiere e Palloni a gas impegnati in un contest suggestivo. Alcune mongolfiere (posti limitati), ancorate a terra da corde di sicurezza, saranno poi a disposizione del pubblico per ammirare un panorama suggestivo da 20/30 metri d’altezza, mentre il pilota racconta le innumerevoli curiosità “au ballon”. Un qualcosa di veramente mai visto…Un gran finale per una kermesse unica e intrigante, alla quale parteciperanno inoltre fantastiche automobili d’epoca, chiamate a rinverdire la tradizione del “Rally ballon” che, dal 1920 al 1940, premiava l’auto che per prima giungeva sul luogo dove i palloni atterravano. Festival del Volo, lo spettacolo ha inizio! (www.festivaldelvolo.it)

 Da prendere al volo…

Un aprile dedicato al volo e “tre giorni” di sottile adrenalina tra fascino, emozione e spettacolo.

Iniziativa organizzata dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e dal Club Aerostatico Italiano e ideata da Marco Majrani, fotografo professionista, giornalista scientifico, nonché curatore della nuova sezione di aerostatica presso il Museo di Volandia.

E’ già cominciato il countdown per la mostra sul volo, unica e intrigante, aperta a Villa Mirabello da sabato 2 a lunedì 25 aprile, per celebrare un percorso inedito sugli aerostati (“i più leggeri dell’aria”), con oggetti storici esposti per la prima volta in Italia.

Un viaggio meraviglioso che ripercorre gli scenari incantevoli delle prime esplorazioni, dai racconti entusiasmanti di Jules Verne al primo favoloso volo organizzato dai fratelli Montgolfier, fino ai giorni nostri. Dal 23 al 25 aprile, oltre alla mostra, eleganti palloni a gas e coloratissime mongolfiere ad aria calda sfilano e si sfidano per l’occasione dopo 46 anni in un emozionante contest di volo libero. Tra essi l’I-OECM di Aeronord Aerostati, unico italiano e alcuni provenienti da altri paesi europei.

Per prendere al volo l’emozione ascensioni frenate realizzate con il pallone a gas di Aetonord Aerostati, le mongolfiere messe a disposizione da Milano Mongolfiere e quella personalizzata RE/MAX.

Un evento “au ballon”, ricco di storia e tradizione con il patrocinio del Comune di Monza e del Parco regionale Valle del Lambro, in collaborazione con Regione Lombardia e Poste Italiane,  con il contributo di RE/MAX, Banco Desio, Sapio, Aviometal e Bubble Football Italia e degli sponsor tecnici Aeronord Aerostati, B&B Hotels, Creda, Leonardo3,  Librogiocando, Maart, Milano Mongolfiere, Pencil Test, Studio Zanoni, Volandia, Adsolutions e FreeLuna e, come  media partner, Il Cittadino di Monza.

(I-OECM, unico pallone a gas italiano, di Aeronord Aerostati)

Collezioni in Mostra…

La grande Mostra allestita nella Villa Durini-Mirabello nella Reggia del Parco di Monza e, in parte, per i pezzi di maggior valore, nella biblioteca della Villa Reale di Monza, vuole ricostruire i momenti più significativi della storia del volo degli aerostati, dalle origini ai giorni nostri.

“Si tratta di un’occasione più unica che rara per vedete una rassegna così organica ed esaustiva sull’argomento, composta anche da molti pezzi di proprietà privata, normalmente non visibili al pubblico.

Tra i documenti più importanti, un grande orologio da tavolo settecentesco, detto “Charles tra le nuvole”, prestito dalla collezione RE/MAX nel Museo di Volandia di Malpensa. La Coppa donata dalla Regina Margherita a Celestino Usuelli, per la sua epica trasvolata delle Alpi in pallone, l’11 novembre 1906, dono degli eredi Usuelli al Museo dell’Aeronautica di Vigna di Valle  di Roma. Una lettera autografa di Joseph Montgolfier che annuncia con 4 giorni di anticipo il primo volo umano, uno dei documenti della storia del volo più emozionanti  proveniente da una collezione privata milanese. Come preziose sono le 50 medaglie a tema, dal 1783 ai giorni nostri. Numerosissimi i documenti e gli oggetti esposti tra cui un orologio da tavolo di bronzo prestato dal Museo di Volandia, un magnifico ventaglio settecentesco. Ma anche stampe, libri e documenti di rara bellezza tra cui la grande locandina per un’esibizione di Cirillo Stephenson con il suo pallone “Forza e coraggio”. Piatti, vasi, oggettistica d’epoca ispirata alla moda “au ballon” che alla fine del Settecento furoreggiava in tutta Europa e soprattutto in Francia, racconti sapientemente dal curatore della mostra Marco Majrani. Autografi dei pionieri del volo, “Memorabilia” moderne sulle grandi imprese del volo aerostatico come le trasvolate oceaniche e il giro del mondo in pallone. Ma anche tante fotografie scattate durante i grandi raduni mondiali. La maggioranza degli oggetti in esposizione proviene da diverse raccolte, in parte custodite presso il Parco e Museo del Volo di Volandia a Malpensa, dalla collezione Caproni-RE/MAX, dal Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento, dal Museo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, dal Museo della Società per gli Studi Patri di Gallarate e il Museo privato Celestino Usuelli a Oleggio oltre ai collezionisti privati. Pezzi unici di un mosaico da favola, che va scoperto, esplorato, apprezzato da vicino in un tour che regalerà mille sorprese,  video emozionanti e numerose attività didattiche e ludiche per grandi e piccini.

Non manca l’“emozione del volo”, l’area che, grazie a video e gigantografie, fa entrare in visitatore in un mondo adrenalinico fatto di incredibili panorami e mongolfiere in volo mentre si può approfondire la “scienza aerostatica” con una serie di immagini di aerostati e strumenti in dimensione reali o modellini.

Grande attesa per la postazione multimediale dedicata al Codice del Volo di Leonardo da Vinci che consente al pubblico di sfogliare il manoscritto del genio toscano in alta definizione e capire il funzionamento delle macchine volanti progettate grazie ad accurate ricostruzioni 3D. Lo studio del codice e lo sviluppo del software sono infatti stati curati dal centro studi Leonardo3, organizzatore della grande mostra Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo allestita fino al 31 dicembre 2016 in Piazza della Scala con ingresso Galleria Vittorio Emanuele a Milano.

Per gli appassionati di filatelia tante le iniziative…

Poste Italiane realizza una specifica cartolina dedicata all’evento e, per il 23 aprile ha predisposto un servizio filatelico con annullo speciale.

E  anche una serie di  francobolli ispirati a mongolfiere e palloni a gas e una collezione privata che commemora le imprese di Umberto Nobile dopo 90° anni dalla spedizione del dirigibile Norge che raggiunse per primo il Polo Nord il 12 maggio 1926. La rivista “L’informatore filatelico” presenta infine una “tessera filatelica speciale”.

Sabato, domenica e  il 25 aprile è possibile prenotare una visita guidata per gruppi di adulti precostituiti sul sito www.maart.mi.it e [email protected] mentre il curatore della mostra, Marco Majrani, alle 11 alle 16 incuriosisce piccoli gruppi senza prenotazione sulla storia dell’aerostatica, dai primi pionieri alle ultime imprese e tecniche di volo.

Il Festival del Volo vuole essere indimenticabile per i grandi ma anche per i piccini. Non  mancano infatti i laboratori organizzati per loro dagli animatori di Creda  che sabato, domenica e il 25 aprile, dalle 11 alle 17,  intrattengono bambini e ragazzi sui temi “au ballon”. Non sarà più un segreto come è fatto un pallone e come vola e, addirittura, come  costruire una mongolfiera!

Dal lunedì al venerdì si possono invece prenotare sul sito www.creda.it visite guidate e laboratori per le scolaresche a un prezzo democratico di 5 €.

Al Bookshop, oltre a trovare numerosi libri e giochi a tema, Librogiocando intrattiene i bambini a partire dai 4 anni con i loro “disegni in decollo”, un simpatico laboratorio grafico pittorico,  “macchine volanti”, un laboratori di costruzione, o “teste tra le nuvole”, laboratorio di collage.

Il primato storico della Lombardia…

Il “Festival del Volo” ha lo scopo di valorizzare e far conoscere al grande pubblico uno degli aspetti storici meno noti della Lombardia: il primato scientifico nel campo dell’aerostatica che raggiunse il suo massimo fulgore alla fine del Settecento, quando la città di Milano divenne uno dei maggiori centri culturali dell’epoca illuministica.

Lo splendore della città si consolidò poi nell’Ottocento, raggiungendo l’apice con i primi decenni del Novecento, quando ospitò l’Esposizione Internazionale e altri eventi di enorme risonanza, imponendosi come polo di attrattiva a livello mondiale, in competizione con Londra e Parigi, le grandi metropoli dell’epoca.

Nel 1906, l’Esposizione Internazionale di Milano pose un accento particolare sul tema dei trasporti terrestri, marini ed aerei. Non a caso, la rassegna fu istituita per celebrare la realizzazione del traforo ferroviario del Sempione. Per l’occasione venne realizzata anche una breve, ma avveniristica linea ferrata sopraelevata che collegava il Castello Sforzesco e il suo Parco con l’area dell’ex Fiera Campionaria, oggi quartiere Citylife.

In particolare, durante l’Esposizione che si svolse nella città 109 anni prima di Expo 2015, furono effettuate le prime gare aeronautiche della storia, culminanti con la prima trasvolata delle Alpi dall’Italia alla Francia, ad opera dell’aeronauta milanese Celestino Usuelli.

A quell’epoca, gli unici mezzi volanti erano i palloni aerostatici. Gli aeroplani muovevano i primi passi e anche i dirigibili erano agli albori. L’aerostatica era l’unico strumento tecnico che consentiva all’uomo di librarsi nell’atmosfera.

Nei sei mesi dell’Esposizione Internazionale si tennero ben 16 competizioni riservate agli aerostati e ai primi dirigibili, venne indetto il primo congresso meteorologico mondiale e fu istituita una rete internazionale di rilevamento meteorologico mediante palloni sonda sotto la direzione dell’illustre astronomo Prof. Giovanni Celoria.

Epica fu la citata impresa del milanese Celestino Usuelli che per primo superò in volo le Alpi da est a ovest l’11 novembre 1906, vincendo la splendida coppa messa in palio dalla Regina Margherita.

Alle origini del volo…

La prima notizia storica dell’effettuazione di un volo da parte dell’uomo risale al 21 novembre 1783, quando a Parigi un pallone gonfiato con aria calda, realizzato dai mastri cartai Fratelli Montgolfier, si innalzò portando a bordo due uomini: il fisico Pilâtre de Rozier e il marchese Laurent d’Arlandes. Il volo, al quale assistettero mezzo milione di persone, durò meno di mezz’ora e gli aeronauti toccarono terra sani e salvi. Pochi giorni dopo, il 1° dicembre, sempre a Parigi, un pallone gonfiato con gas idrogeno decollò recando a bordo il fisico Charles, che lo aveva ideato e fabbricato.

La scelta di Villa Mirabello per il Festival del Volo…

Il primo volo al di fuori della Francia avvenne a Milano, ad opera del conte Paolo Andreani, il 25 febbraio 1784. La Villa Mirabello, fu teatro di uno dei primi eventi di aerostatica a livello mondiale. La sera del 15 novembre 1783, sei giorni anteriormente al primo volo umano a Parigi, il nobile milanese marchese Marsilio Landriani, illustre uomo di scienza dell’epoca, lanciò due palloncini ai quali furono appesi dei lumi per renderne visibile il volo. I piccoli aerostati, tra lo stupore del nobile pubblico presente, volarono a lungo, fino a diventare quasi invisibili all’occhio umano, per poi tornare dolcemente a terra.

Milano, la Lombardia, l’Aviazione…

Milano e la Lombardia vantano un’importantissima tradizione storica nel campo dell’aerostatica e dell’aeronautica in generale. Non va infatti dimenticato che, dopo i primi voli storici in Francia, fu il milanese Paolo Andreani il 25 febbraio 1784 e il successivo 13 marzo il primo a volare al di fuori di quel Paese. A Milano fu stampato il “Giornale Aerostatico” da gennaio a marzo 1784, primo periodico aeronautico mondiale. Sempre a Milano fu promulgata quella che si ritiene essere la prima bozza di legislazione aeronautica della storia. In esposizione ci sono le copie di questo rarissimo libretto e un originale dell’editto aeronautico. Alle imprese di Paolo Andreani seguirono vari eventi in città, tra cui il tentativo di Vincenzo Lunardi nel 1792, le esibizioni di Jacques Garnerin nella località oggi chiamata Corso Sempione (1805), in occasione dei festeggiamenti per l’incoronazione di Napoleone, un’ascensione di Pasquale Andreoli dall’Arena (1807), un’altra ascensione di Madame Blanchard da Porta Venezia (1811), un lancio con paracadute di Madame Elisa Garnerin sull’Arena (1824) e voli di Francisque Arban (1845), Carlo Rossi (1847), Eduard Spelterini(1889), Louis Godard (1890), solo per citare alcuni episodi. Durantele Cinque Giornate, nel 1848, venne effettuato il primo trasporto postale aereo della storia, in quanto i milanesi, sotto la direzione dell’Abate Antonio Stoppani, utilizzarono piccoli palloni ad aria calda per inviare messaggi all’esterno della città assediata. I palloni venivano lanciati in prevalenza dal cortile del Seminario Maggiore, in Corso Venezia. Tra gli aeronauti che ebbero i natali nella città di Milano, oltre ad Andreani, vanno ricordati Cirillo Steffanini, in arte Cirillo Stephenson, che compì centinaia di ascensioni con il suo pallone “Forza e coraggio” dal 1891 in poi, fin quasi alla morte, avvenuta nel 1946; Celestino Usuelli, primo trasvolatore delle Alpi da Milano ad Aix en Provence in occasione dell’Esposizione del 1906; Arturo Mercanti, Carlo Crespi, Gino Modigliani, Erminio Donner Flori e il grandissimo costruttore di dirigibili Enrico Forlanini, al cui nome è legato il city-airport di Linate e un parco cittadino. Forlanini fu anche il primo a far volare una macchina “più pesante dell’aria” nel lontano 1877, quasi trent’anni prima dell’aeroplano dei fratelli Wright: si trattava di un rudimentale elicottero con motore a vapore, che salì fino a una quindicina di metri di altezza nei Giardini Pubblici di Corso Venezia. In tempi più recenti, vanno ricordati alcuni eventi aerostatici in città, tutti organizzati dal Club Aerostatico Italiano e dalla Società Aeronord del Comandante Enzo Cisaro, organizzatore del “Festival del Volo”: la Prima Coppa Aerostatica Città di Milano dalla Fiera di Milano – anno 1969 – palloni a gas (con la presenza del Generale Nobile); la Seconda Coppa aerostatica Città di Milano dall’Arena – anno 1970 – con i palloni a gas; il volo per il Cinquantenario della Fiera di Milano (1972) con pallone a gas “Eduard Spelterini” – con decollo dai Giardini di Porta Venezia – sede della prima edizione della Fiera – con sorvolo del grattacielo Pirelli e poi di tutto il centro di Milano; il Volo dalla Darsena per la Festa dei Navigli con sorvolo del Duomo e atterraggio presso l’aeroporto di Linate – Parco Forlanini (1984) con il pallone a gas I-CAIT – ora conservato nel museo di Volandia.

Nella  mostra storica… le aeronaute a Milano

L’aerostatica tornò vittoriosamente a Milano, 31 anni dopo il primissimo volo del conte Paolo Andreani, solo grazie alle esibizioni di famosi aeronauti professionisti francesi, André Jacques (1769-1823) ed Elisa Garnerin (1793-1853) e Marie Madeleine Armant, meglio nota come Madame Sophie Blanchard (1778-1816), moglie di Jean-Pierre Blanchard, il primo trasvolatore della Manica.

Madame Blanchard decollò il 15 agosto 1811 partendo dal Lazzaretto di Porta Venezia. Il volo commemorava il 42° anniversario della nascita di Napoleone.

Sophie Blanchard prese il volo a bordo del suo pallone gonfiato con gas idrogeno verso sera e volò molto a lungo, andando ad atterrare in piena notte in un bosco presso il paese di Montebruno, nell’entroterra genovese. La donna, che indossava solo un leggero vestito di seta (era Ferragosto!) patì molto freddo durante il volo, trascorse la notte nel bosco e la mattina seguente fu rifocillata da alcuni contadini della zona. Un poeta vernacolare scrisse in suo onore una composizione che ci è pervenuta grazie alla pubblicazione da parte della Tipografia Tamburini e Valdoni in Contrada San Raffaele di due rari libretti “Genuina descrizion de la discesa del ballon staa innalzaa la sira del 15 agost de Madam Blanchart – Stroff milanes” e “L’è una noeuva Composizion Sulla volada di Ballon”.

All’impresa della Blanchard  in quegli anni seguì ancora un’ascensione di André Jacques Garnerin il 10 settembre 1820 dalla Piazza d’Armi. In quell’occasione, l’aeronauta, che già nel 1797 aveva sperimentato personalmente per primo e con molto coraggio la propria invenzione del paracadute, lanciò dal pallone un animale, pare un cane, che giunse incolume al suolo grazie al suo dispositivo. Nella sua carriera Garnerin si lanciò nel vuoto dal pallone numerose volte. Lo seguì la moglie Jeanne Labrosse, sua allieva e prima donna a utilizzare un paracadute nel 1799, e la nipote Elisa (o Elisabeth), che effettuò felicemente ben 39 lanci con il paracadute.  Il 5 marzo 1824 Elisa Garnerin si esibì dall’Arena di Milano, effettuando il suo 22° lancio con paracadute. In quella occasione ottenne la collaborazione di una sua allieva locale, Eufrasia Bernardi. Una bella stampa ricorda l’evento, che l’intrepida aeronauta ripeté il 18 aprile 1827, sempre con decollo dall’Arena. In onore di Elisa Garnerin fu pubblicato a Milano nel 1824 un romanzo satirico intitolato “Microselene, curioso viaggio etereo di Madamigella Garnerin”, nel quale la stessa aeronauta narra le proprie avventure in un mondo alieno (la Luna, dal nome “selene”?) sul quale sarebbe atterrata senza accorgersene.
Nella Mostra a Villa Mirabello saranno esposti diversi documenti riguardanti queste due grandi aeronaute, tra i quali le stampe e i manifesti dell’epoca a loro dedicati.

INFO

Orari:

Mostra dal 1 al 25 aprile 2016 dal lunedì al venerdì ingresso e laboratorio di due ore riservato alle scuole previa prenotazione  sul sito www.creda.it

Sabato, domenica e 25 aprile ingresso dalle 10 alle 18. Entrata ultima visita alle 17,30.

Visite per gruppi adulti previa prenotazione su www.maart.mi.it (prezzo su richiesta).

Visita guidata orari fissi, ore 11 e ore 16 con il curatore Marco Majrani 2 € + prezzo biglietto

Biglietti:

Biglietti: adulti:  15 – 64 anni  6€ ridotti: bambini  3-14 anni 4 €, over 65  4 €, disabili (con tessera)  4 €,  bambini 0-2   gratuito, famiglia:  2 adulti + 2 bambini 3-14 anni 16 €. Biglietto scuole in settimana, su prenotazione: 5 €. Acquisto online: www.liveticket.it/festivaldelvolo  Convenzioni con Leonardo3 e Volandia.

Il clou del “Festival del Volo”… 23,24,25 aprile dalle 9 alle 20

Il gran finale del “Festival del Volo” è dal 23 al 25 aprile 2016 ma il programma definitivo sarà deciso all’ultimo momento, in base alle condizioni meteorologiche. Sono previsti diversi spettacolari eventi primo fra tutti un “Contest tra palloni a gas”, per ricordare le prime gare mondiali che si svolsero in occasione dell’Esposizione Internazionale di Milano 1906 (ben 16 eventi distinti, tra cui la prima trasvolata delle Alpi) con aerostati provenienti da diversi paesi d’Europa, con decollo dal Parco della Villa Reale di Monza. La gara riporta i palloni a gas a Milano dopo 46 anni (l’ultima volta fu nel 1970 in occasione della Coppa Henkel con decollo dall’Arena, stadio che già nei primi decenni dell’Ottocento vide importanti esibizioni aerostatiche). Le modalità della gara sono comunicate all’ultimo istante dal direttore della competizione, in base alla direzione dei venti. La gara è intitolata a Celestino Usuelli, che 110 anni fa attraversò le Alpi in pallone dall’Italia alla Francia, aggiudicandosi la speciale coppa messa in palio dalla Regina Margherita. Il vincitore della gara riceverà la “Coppa Celestino Usuelli”.

Ascensioni frenate con Mongolfiere ad aria calda…

Per ammirare lo spettacolare Parco della Reggia di Monza da 20 o 30 metri d’altezza si può salire  gruppi di 3 o 4 persone con gli scenografici palloni ad aria calda frenati da corde in tutta sicurezza mentre il pilota racconta  in tante curiosità su questi mezzi. Gli orari saranno indicati sul sito www.festivaldelvolo.it  Questa è una attività gratuita e senza prenotazione adatta a tutte le età, i posti sono limitati e il numero di ascensioni è legato alle condizioni metereologiche.

Le auto d’epoca…

Negli anni tra le due guerre, era molto in voga in Europa il “rally ballon”. Si trattava di abbinare i palloni aerostatici con le automobili, che  inseguivano i palloni via terra e tentando di arrivare per prime nel punto di decollo dei palloni stessi. Per questo motivo Al Festival del Volo sono abbinati  nobili e antichi mezzi volanti alle auto d’epoca. Molti i club di “veterane” entusiasti dell’’iniziativa in perfetto spirito “au ballon”.

E’ possibile partecipare ad altri intrattenimenti tra cui degustazioni e ristorazione.

Per non farsi trovare impreparati…

I palloni ad aria calda o mongolfiere sfruttano il ben noto principio di Archimede, per il quale l’aria surriscaldata, essendo più leggera dell’aria, genera una forza di sollevamento che consente di vincere la gravità e, in altre parole, di volare. Inventati dai fratelli Montgolfier, sono chiamati …“mongolfiere”.

I palloni a gas, invece, pur sfruttando anch’essi il principio di Archimede, sono gonfiati con un gas più leggero dell’aria, idrogeno, elio o una miscela di vari gas, in tutto simili al comune gas per i fornelli. Palloni ad aria calda e palloni a gas sono chiamati in generale “aerostati”.

Mongolfiere e palloni a gas, anche detti “sferici” per la loro forma, volano passivamente nei flussi del vento, senza potersi opporre ad essi. I bravi piloti, tuttavia, spesso riescono a portare il proprio pallone nella direzione voluta, semplicemente variando il livello di volo e andando quindi a cercare i flussi atmosferici più convenienti.

I palloni a gas portano a bordo dei sacchetti di sabbia come “zavorra”: decollano a pieno carico e sganciano la sabbia quando vogliono salire più in alto. I moderni palloni ad aria calda, invece, non hanno a bordo zavorra, ma utilizzano potenti bruciatori per scaldare l’aria all’interno dell’involucro: più scaldano e più salgono di quota.

I palloni dirigibili, o aerostati dirigibili o, più comunemente detti “dirigibili” o “aeronavi” hanno forma allungata e sono dotati di motori in grado di farli volare anche in direzione opposta a quella del vento.

Villa Durini-Mirabello: la villa più antica del Parco della Reggia di Monza e legata alla storia aerostatica

La Villa Mirabello, mirabile esempio di architettura e dimora seicentesca, preesistente alla creazione del Parco, venne costruita verso la metà del XVII secolo dalla famiglia Durini, la quale aveva acquistato il feudo di Monza nel 1648.La sua struttura a U aperta verso il paesaggio fluviale, con corte d’onore, ha una grande rilevanza dal punto di vista strutturale, perché segna il passaggio dalla tipologia del castello/palazzo  chiuso fra mura, tipico del 1400 e 1500, al nuovo concetto di palazzo-villa di campagna aperta verso uno scenografico giardino o parco. La pianta del nucleo centrale comprende otto sale, con atrio, disposte intorno a un ampio salone che occupa tutta l’altezza dei due piani. Durante il periodo in cui fu abitata dal cardinale Angelo Maria Durini (1725-1796), la Villa, abbellita con affreschi e ristrutturata, divenne “luogo di delizie e cenacolo di letterati”. Furono suoi ospiti Giuseppe Parini (che dedicò al porporato un’ode, “La gratitudine”) e il Metastasio. Il salone centrale, un tempo utilizzato come salone da ballo, occupa l’altezza di due piani; al piano superiore una balconata è posta lungo tutto il perimetro e serviva sia come  luogo di passaggio per accedere alle camere sia come tribuna d’onore per  assistere al ballo; le pareti sono interamente affrescate; il soffitto a volta ha un medaglione centrale polilobato nel quale sono dipinti personaggi allegorici e scene mitologiche, attribuiti a Stefano Danesi, detto il Montalto.Nella facciata spiccano i tre archi di gusto vagamente neoclassico, sopra i quali vi sono tre porte-finestre che si affacciano sul balcone sormontato da un timpano.  Dopo la morte del cardinale, la Villa venne inizialmente  requisita dai soldati di Napoleone, nel 1805 fu acquisita da Carlo Vimercati Sanseverino, e infine, un anno dopo, venne venduta al Governo italico che la inglobò nel Real Parco di Monza.

Maggiori informazioni:  www.festivaldelvolo.it  www.reggiadimonza.it

o scrivere a: [email protected]

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