Università Federico II, presentati i risultati della ricerca Faro – Finanziamento per l’avvio di ricerche originali


Il Rettore Gaetano Manfredi insieme a Rosy Bindi e Raffaele Cantone hanno presentato qualche giorno fa, nell’Aula Pessina dell’Ateneo federiciano, i risultati della ricerca Faro – Finanziamento per l’avvio di ricerche originali, realizzata dal Laboratorio interdisciplinare su mafie e corruzione – Lirmac del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II, racchiusi nel volumeAffari di Camorra, famiglie, imprenditori e gruppi criminali’, a cura di Luciano Brancaccio e Carolina Castellano con contributi di Filippo Beatrice, Stefano Consiglio, Stefano D’Alfonso, Ernesto De Nito, Gabriella Gribaudi, Vittorio Martone, Giovanni Starace e Anna Maria Zaccaria.

Con questa ricerca, un team interdisciplinare di studiosi storici, sociologi, aziendalisti, giuristi, psicanalisti, si propone di allargare la prospettiva di lettura del fenomeno della camorra.

Gaetano Manfredi, Rettore Università Federico II: “Spesso alcuni comportamenti deviati derivano da una non conoscenza dei fenomeni, noi stiamo facendo un lavoro molto intenso alla Federico II per fare in modo che i nostri studenti siano a conoscenza di questi fenomeni così da essere i futuri professionisti in grado di garantire la legalità nel nostro territorio”

Rosy Bindi, Presidente della Commissione Nazionale Antimafia: “E’ un lavoro molto serio fatto dall’Università. Offre elementi di conoscenza dei fenomeni criminali e contribuisce a creare, attraverso la conoscenza, una cultura della legalità con la quale i cittadini più formati possono rispondere, con i principi della Costituzione, all’assalto dei poteri mafiosi. E’ un contributo alla città molto importante. Il primo grande passo è ammettere che le mafie ci sono, il secondo è conoscerle, il terzo combatterle. E? importante che le università approfondiscano e insegnino questo tema. Bisognerebbe istituzionalizzare questi corsi”.

Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione: “Questa ricerca è molto interessante perché si occupa di vedere il rapporto con i vari pezzi della società. Una parte, ad esempio, riguarda quello con il mondo delle professioni, dell’impresa, e del rapporto con zone diverse dalla Campania. Una lettura della camorra molto attuale, sarebbe stato difficile presentarla in un momento migliore di questo. Va dato atto all’Università di essere anche in grado di leggere i cambiamenti mentre avvengono e non sempre dopo”.

Carolina Castellano, docente della Federico II e curatrice del libro ‘Affari di camorra – famiglie, imprenditori e gruppi criminali’: “Abbiamo cercato di mettere insieme discipline diverse intorno a fonti comuni e un problema comune: quello dei confini tra l’universo sociale, i poteri economici, politici e il mondo della criminalità associata. Lo abbiamo fatto da prospettive differenti, quella degli economisti, storici, psicanalisti, e abbiamo utilizzato anche la consulenza degli organi dell’Antimafia, quindi la magistratura. Il tema è quello dell’emersione dei fenomeni della criminalità organizzata e la loro relazione con il contesto intorno”.

#FedericoII #università #antimafia lotta alla #criminalità organizzata

Della ricerca Faro ‘Affari di Camorra, famiglie, imprenditori e gruppi criminali’ parlano nel video:
Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II
Rosy Bindi, Presidente della Commissione Nazionale Antimafia
Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
Carolina Castellano, docente della Federico II e curatrice del libro ‘Affari di camorra – famiglie, imprenditori e gruppi criminali’

https://www.facebook.com/unina.it/videos/vb.213582355338244/1157520534277750/?type=2&theater

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