IMMIGRAZIONE, TRE VITE DISTRUTTE IN 3 GIORNI


“Se dicessimo che femminicidi e violenze prima mancavano, mentiremmo clamorosamente, eppure c’è da dire che la concezione dell’idea di dare fuoco ad una donna viva per punirla non circolava molto in Italia prima dell’arrivo di centinaia di migliaia di clandestini appartenenti ad una certa cultura così tanto distante dalla nostra e soprattutto così tanto restii a integrarsi sul territorio che li ospita e di cui, invece, rifiutano categoricamente regole, leggi, cultura.

L’unica consolazione è che contro tanta barbarie molto potranno fare, certamente, i corsi avanzati di integrazione che l’Onorevole Boldrini si appresterà senz’altro ad istituire magari tenendoli anche lei personalmente. Intanto continuiamo a combattere contro orrori e resistenze che, nonostante il punto di vista di certi benpensanti ipocriti e bugiardi, sono anche il frutto dell’inammissibile attaccamento a pratiche e comportamenti che in Italia, al di là di ogni valutazione religiosa o culturale, non sono ammessi per legge”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo un inizio settimana da film dell’orrore, che ha visto in soli tre giorni, da un capo all’altro dell’Italia, crimini selvaggi e crudeli commessi da immigrati.
A Maddaloni, in provincia di Caserta, due clandestini algerini, secondo quanto riportato dalla stampa, a causa di una lite per futili motivi hanno aggredito una donna, e dopo averle gettato addosso del liquido infiammabile le hanno dato fuoco restando a guardarla mentre briciava viva. A Gallarate, in provincia di Varese, poi, un muratore di nazionalità albanese di 42 anni ha ucciso sua moglie di 31 anni sgozzandola mentre dormiva, e mentre in casa erano presenti anche i due figli, di 3 e 11 anni. A Parma, infine, un tunisino è scappato ed è tuttora ricercato per aver ucciso la compagna massacrandola di botte.
Il Coisp torna a lamentare l’impostazione particolarmente violenta che contraddistingue molti immigrati e contesta la teoria sostenuta da più parti, in particolare fra gli altri dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, che parte delle conseguenze criminali legate all’immigrazione siano dovute a una mancata o scarsa integrazione per la quale il Paese non si impegnerebbe abbastanza.
“Lo sdegno di fronte a tutto questo è immenso – conclude Maccari – e ci spiace proprio citare ogni volta l’Onorevole Boldrini per affermare quanto assurda ed inaccettabile sia l’idea che si possa in parte addebitare al comportamento degli italiani la violenza cieca e bestiale che subiscono da molti clandestini.
Giustificare la violenza o l’illegalità con un atteggiamento non abbastanza accogliente degli italiani è da irresponsabili. Se io voglio integrarmi e vivere in pace seguendo le regole non cambio idea solo perché magari chi mi ospita secondo me non mi sorride abbastanza! Ripetiamo, invece, che l’integrazione non si raggiunge quando chi arriva in un Paese dove ha scelto volontariamente di approdare non è disposto ad acquisirne e farne proprie regole e cultura. E pensare poi che per aiutare il processo di integrazione siamo noi a dover indulgere a certe generali concezioni di vita significa non solo attentare alla nostra identità, ma ha addirittura un vaghissimo sapore di accondiscendenza rispetto a certi scempi come dar fuoco a una persona per punirla”.

Coisp

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