La castagna di Roccamonfina diventa dop


“La castagna di Roccamonfina diventa dop”. Lo annuncia il sindaco della cittadina Carlo Montefusco ai microfoni di Radio Club 91 nel programma Sapori di Sera con Roberto Esse. E Giovanni Marino presidente del Consorzio di Tutela del pomodorino del Piennolo del Vesuvio lancia l’allarme: “Attenzione alla provenienza. La dop dal 2010, coincide solo con i pomodori prodotti nei comuni del Parco Nazionale del Vesuvio e nel comune di Cercola e solo la Dop garantisce che dopo la raccolta il pomodoro non sia trattato con prodotti chimici ma si conservi per un anno dalla raccolta naturalmente”.  

Gli iscritti alla Dop sono attualmente circa 40 aziende. Ancora lungo il cammino: “La maggior parte dei produttori – denuncia Marino – ad oggi non è iscritta.  Il nostro sforzo è cercare di rappresentare il 51 per cento del prodotto. Dalla nascita abbiamo raddoppiato il numero delle aziende iscritte e la quantità di prodotto Dop circolante ma c’è ancora una sproporzione tra prodotto coltivato in quest’area e l’iscrizione al consorzio.  il disciplinare non ha fatto altro che codificare le tecniche tradizionali già in uso.

L’obiettivo del Consorzio è salvaguardare questa coltivazione. Siamo in un momento di crescita. Ci sono padri che vedono i figli interessarsi del loro lavoro. Ci sono imprenditori che investono in campagna. Stiamo favorendo un ricambio generazionale”.

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

4 + 18 =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente Sal De Riso sfida la Nutella
Successiva Allenatori di pallavolo della Campania sui banchi di scuola a Ponticelli

Articoli Suggeriti

Lo spettacolo Danza in Gioco approda a Napoli

Inaugurata oggi la X Florence Biennale

A Sant’Angelo in Vado torna la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco

MagicLand, per Halloween una notte infernale con Manuel Ribeca e i suoi performer

Ca’ Pesaro, in mostra LINO SELVATICO. UNA SECONDA BELLE ÉPOQUE

Sulla neve con tutta la famiglia o quasi