“N’gnazoù”, la mattanza siciliana di Vincenzo Pirrotta al Festival dei Vulcani


La storia tra mito e realtà dei tonnatori di Vincenzo Pirrotta approda ad Efestoval, il Festival dei Vulcani di Mimmo Borrelli, che martedì 15 settembre (20.30) prosegue gli appuntamenti con il teatro portando il mare siciliano ad incontrare il Lago Miseno per raccontare “N’gnanzou”, lo spettacolo nato da una ricerca che lo stesso Pirrotta ha svolto tra i ‘raisi’ di Favignana e di Trapani. Lo spettacolo, accompagnato dalle musiche dal vivo di Mario Spolidoro, avrà come scenografia uno dei luoghi più suggestivi e straordinari dei Campi Flegrei e sarà allestito su una piattaforma al centro del Lago Miseno, lacuna salmastra centro geografico simbolico di Bacoli, con il pubblico ad assistere sulle barche e sul bar galleggiante “Roof & sky”.
È la storia di un “Raisi”, (il capopesca della tonnara) che narra la Pirrotta-Ngnazoù-Efestovalsua vita al “muciariotu” (il tonnaroto che governa la “muciara”, ovvero l’imbarcazione del “raisi”, durante la preparazione della “mattanza”), mentre aspettano il passaggio dei tonni che dall’oceano entrano nel mediterraneo per la stagione degli amori e per deporre le uova.
E in quest’attesa, scandita dal faticoso lavoro – dalla preparazione delle camere, al tiro del “vasceddu di livanti”, dalla preparazione della “cammira di la morti”, all’isata du coppu” – che, come in un particolarissimo rosario, si sgranano i racconti, le paure, le gioie, la comicità prorompente, le storie del mare e dei suoi “sacerdoti” lavoranti che si proclamano figli stessi di questo padre immenso, inquietante, affascinante. Nel finale arrivano i tonni, non c’è più tempo per raccontare bisogna prendere l’arpione, alzare la camera della morte, comincia la mattanza.
“N’gnanzoù”, parola onomatopeica che in realtà è il suono prodotto dai pescatori siciliani nel momento del ritiro delle reti, diventa l’occasione di raccontare storie, vicende e personaggi di una comunità di pescatori.

“N’gnanzoù”, è il quarto spettacolo del Festival dei Vulcani che proseguirà fino al 26 settembre. Efestoval – Festival dei Vulcani è stato ideato nell’ambito del progetto Flamma Ventus: Giovani indigeni di una terra ardente presentato dalle tre associazioni Marina Commedia, IoCiSto e Luna Rossa, espressione di quel terzo settore attivo sul territorio che rappresenta il motore ed il nucleo centrale per promuovere processi di sviluppo e coesione sociale. Il progetto è finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è uno di quelli scelti tra le tante proposte pervenute in risposta all’Avviso pubblico “Giovani del no-profit per lo sviluppo del Mezzogiorno” e d è patrocinato dal Comune di Napoli e dal Comune di Bacoli.
Tutta l’organizzazione è affidata al lavoro di circa 50 giovani under 35 coinvolti, sin dallo scorso gennaio, nei diversi laboratori e nelle attività di accoglienza, biglietteria, marketing e management di eventi culturali.
Informazioni e approfondimenti su www.efestoval.it

VINCENZO PIRROTTA
Vincenzo Pirrotta è stato allievo del maestro Mimmo Cuticchio e si è diplomato alla scuola di teatro dell’ I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Ha lavorato dal 1990 al 1996 al ciclo di spettacoli classici che si svolgono al teatro Greco di Siracusa. Ha scritto la trilogia “I tesori della Zisa” che comprende i testi: “N’gnanzoù” (edizioni Plectica), “La fuga di Enea”, “La morte di Giufà”. Tra i tanti lavori ricordiamo: “Malaluna”, scritto a quattro mani con Peppe Lanzetta (premio E.T.I. olimpici del teatro 2004) che racconta le città di Palermo e Napoli, ospite di numerosi teatri stabili d’innovazione e che ha debuttato nel prestigioso progetto “Petrolio” di Mario Martone. Ha collaborato con la R.A.I. radiotelevisione italiana per la realizzazione della trasmissione il terzo anello ad alta voce (I malavoglia di Giovanni Verga). Ha diretto – per L’istituto nazionale del dramma antico – “U Ciclopu” di Euripide nella traduzione di Pirandello, e per questa regia gli è stato assegnato il premio dell’associazione nazionale critici di teatro quale miglior spettacolo del 2005. Ha diretto per il teatro di Roma “La sagra del signore della nave” di Pirandello rielaborando il testo innestando le arcaiche pratiche mediterranee che sono l’oggetto della sua ricerca, e per il quale ha ricevuto il premio Golden Graal come miglior regista della stagione 2005-2006, finalista ai premi E.T.I. come migliore spettacolo d’innovazione, e finalista ai premi U.B.U. 2006 come migliore regia. Nel 2006 ha fondato “Esperidio” sua compagnia teatrale di cui è direttore artistico e che ha prodotto i seguenti spettacoli: “La ballata delle Balate” scritto, diretto ed interpretato da Vincenzo Pirrotta che ha portato in tournèe in Europa; ha curato l’adattamento e la regia di “Lunaria” dall’omonimo romanzo di Vincenzo Consolo edito da Mondadori; ha curato l’adattamento e la regia de “L’ultimo giorno di un condannato a morte” da Victor Hugo in collaborazione con il Teatro Stabile di Palermo; “Sacre-Stie” scritto e diretto da Vincenzo Pirrotta. Ha diretto una sua rielaborazione del “Filottete” di Sofocle per il Teatro greco di Taormina per la rassegna “Taoarte”, spettacolo prodotto dal teatro Garibaldi di Palermo in collaborazione con i teatri d’Europa. Ha messo in scena per il teatro stabile di Palermo “L’ultimo giorno di un condannato a morte” da Victor Hugo. È stato protagonista di “Proprio come se nulla fosse avvenuto” per la regia di Roberto Andò prodotto dal Napoli Teatro Festival Italia. Da qualche anno ha iniziato una collaborazione con il Teatro Stabile di Catania realizzando un progetto sui romanzi di autori siciliani del ‘900 curando l’adattamento e la regia di: “Terra Matta” dall’autobiografia di Vincenzo Rabito – vincitrice del premio Pieve archivio dei diari ed edita da Einaudi; “Diceria dell’untore” dall’omonimo romanzo di Gesualdo Bufalino edito da Bompiani; quei ragazzi di Regalpetra dal romanzo di Gaetano Savatteri edito da Rizzoli. Ha curato la regia della “Carmen” di Bizet, opera inaugurale della stagione 2012 del Teatro Massimo Bellini di Catania direttore Will Humburg. I suoi spettacoli teatrali sono stati ospitati dai maggiori teatri e Festivals Europei. Per il grande schermo è stato tra i protagonisti del film “Prove per una tragedia siciliana” diretto da John Turturro e Roman Paska. Ha partecipato al film “Noi credevamo” per la regia di Mario Martone. Ha diretto il docu-film Ninnarò. Tra i libri pubblicati: N’Gnanzoù storie di mare e di pescatori per i tipi di Plectica; “Eumenidi” per i tipi di Bonanno editore; “Teatro” che include i seguenti testi: All’ombra della collina, Malaluna, La ballata delle ballate, La grazia dell’angelo, Sacre–Stie per i tipi di Editoria&Spettacolo.

N’gnanzoù
Martedì 15 settembre – ore 20.30
Lago Miseno

di e con Vincenzo Pirrotta
Musiche originali eseguite dal vivo da Mario Spolidoro

INFO e BIGLIETTERIA
[email protected]
+39 328 1725718 (attivo negli orari di biglietteria)
Intero: € 15,00
Ridotto under 25: € 10,00
Nei giorni degli spettacoli la biglietteria sarà attiva presso il luogo che ospita la rappresentazione a partire dalle 18.
Biglietteria Online: www.efestoval.it

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

2 − uno =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente Scavi di Pompei, chiusa via Mercurio
Successiva Grande successo per Occhio alla vista

Articoli Suggeriti

“A prescindere”: arriva la pizza che omaggia Totò

Galleria degli Uffizi: nuove opportunità di visite guidate gratuite

Teatro e Diritto – Marco Baliani porta in scena al Suor Orsola gli anni di piombo e il delitto Moro

Donne da sempre “in campana”: da Donna a Donna l’8tto per sempre

In arrivo la giornata della cittadinanza attiva in villa Bruno

Il genio artistico di Andy Warhol rivive a Napoli