A Roma Carabinieri aggrediti da durante l’arresto di due pusher


“Non si fa in tempo a struggersi per l’ennesimo dramma che si conclude con morti e feriti nelle nostre strade a causa di interventi delle Forze dell’Ordine che in fondo sono di pura routine, che già, nelle stesse ore, si verifica ancora una situazione che ben poteva sfociare in una nuova tragedia.
Mentre a Padova un uomo moriva e due Carabinieri finivano uno in ospedale e uno in un guaio senza fine, a Roma una nuova violenta reazione contro le Forze dell’Ordine stava ancora una volta per sfuggire al controllo rischiando di finire nel peggiore dei modi. E, intanto, intorno tutto tace.
Chi ha il dovere e l’autorità per intervenire e porre fine a questo scempio rimane con le mani in mano, aspettando con nonchalance il prossimo morto. E poi? Poi o saranno funerali di Stato per il prossimo ‘cretino’, o saranno sommari processi mediatici e lapidazioni senza pietà per il prossimo ‘cretino’.
Ma le Autorità competenti preferiscono soprassedere, e politica e soliti noti preferiscono concentrare il dibattito sull’introduzione di nuove misure che limitino ancor di più la possibilità per i Tutori
della sicurezza di difendere se stessi oltre che la collettività”.
Nuovo intervento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, che torna a denunciare la carenza di mezzi adeguati in dotazione alle Forze dell’Ordine troppo spesso costretti ad interventi la cui alta pericolosità ben potrebbe essere neutralizzata con strumenti minimi ed economici (come banali spray o taser), di cui tuttavia le Forze di Polizia italiane sono tuttora sprovviste, a fronte di quelle degli altri Paesi che le adottano ormai da anni.
E lo fa a seguito di quanto accaduto a Roma, dove nel quartiere romano del Pigneto una quarantina di extracomunitari, originari del Gambia, perlopiù già noti alle Forze dell’Ordine, tra cui alcuni
spacciatori, hanno accerchiato ed aggredito i Carabinieri che avevano bloccato due pusher.
Improvvisamente decine di connazionali, tra cui altri spacciatori, hanno accerchiato i militari e, forti della superiorità numerica, hanno dato vita ad una vera e propria rivolta finalizzata a liberare
i due arrestati: sono volate bottiglie di birra di vetro ed alcuni extracomunitari hanno affrontato fisicamente i militari impegnati nell’arresto.
“Episodi come questi – aggiunge Maccari -, che in verità si verificano da sempre ma che col passare del tempo si moltiplicano e diventano sempre più sfacciati, dimostrano quanto arrogante
stia diventando la reazione contro le Forze dell’Ordine da parte di una delinquenza diffusa che non ha remore ad opporsi ai garanti della sicurezza e della legalità, forte anche delle pesanti limitazioni continuamente imposte a chi deve intervenire in difesa dell’ordine pubblico, e del generale clima di delegittimazione e di criminalizzazione che soffoca gli Appartenenti alle Forze di Polizia”.
“Così si è completamente ribaltato l’ordine delle cose – conclude il Segretario Generale del Coisp -. Così lo Stato lascia i suoi Servitori più fedeli in balìa delle insidie di cui è fatto un lavoro non più gestibile a queste condizioni”.

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