Sicurezza sui treni, dopo le richieste di Trenitalia, convocata per oggi riunione urgente con i Sindacati di Polizia


“Siamo contrari ad ulteriori concessioni a Trenitalia che, grazie a un accordo capestro per i Poliziotti, ha ottenuto tempo fa una convenzione con il Corpo che gli ha permesso di risparmiare quasi 40 milioni di euro sulla spesa della vigilanza privata, salvo poi trattare gli Appartenenti della Polizia di Stato come sguatteri, gestendo il servizio delle scorte in maniera discutibile e contestando aspramente ad ogni occasione i colleghi, che in questi servizi svolgono turni massacranti a costo di sacrifici ovviamente non adeguatamente ricompensati. E tutto questo lo sosterremo con forza nel corso della riunione di domani al Ministero, dove siamo stati convocati d’urgenza dopo le nuove pretese della società, che ha fatto leva sull’impatto mediatico della gravissima aggressione ai danni del capotreno ferito a colpi di machete. A quest’ultimo va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, ma è appena il caso di ricordare che i Poliziotti subiscono cose del genere quotidianamente, eppure nessuna riunione urgente né il minimo di ascolto dovuto viene riservato alle Organizzazioni Sindacali che tentano disperatamente di ottenere gli strumenti minimi per garantire la necessaria tutela dei colleghi”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a seguito della convocazione ricevuta per oggi pomeriggio sul tema dei servizi di sicurezza sui convogli ferroviari, che a sua volta fa seguito alla richiesta giunta l’altro ieri al termine di un incontro tra il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e le Organizzazioni sindacali nazionali di categoria, convocata per arginare il fenomeno delle aggressioni al personale in servizio a bordo dei treni di Trenitalia, che hanno preteso a chiare lettere “subito una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui treni a rischio, oppure i convogli non partiranno”.

“La convenzione per avere le scorte sui treni a rischio esiste già – insiste Maccari -, forse bisognerebbe andare a vedere quanto il servizio venga utilizzato e per quali convogli, chiedendosi se gli interessi di TUTTI i cittadini vengono davvero prima della ricerca del risparmio e della cura degli aspetti ‘pubblicitari’. Forse bisognerebbe ricordarsi dell’importanza dei Poliziotti sbandierando la problematica della sicurezza dei cittadini sempre, e non solo quando c’è da pretendere qualcosa dagli “schiavetti in divisa”.

“Di certo, però, -conclude il Segretario del Coispciò che non si può fare è continuare a pensare che noi possiamo dare più di così alle condizioni in cui siamo costretti ad operare. In fondo non siamo stati noi a proporre la chiusura di molti uffici della Polfer, non siamo stati noi a produrre, di fatto, una sempre maggiore carenza negli organici delle Forze dell’Ordine. Non siamo stati noi a sbatacchiare i Poliziotti rimasti di qua e di là, divisi fra mille servizi che non si riescono più a coprire, mentendo agli italiani con la bufala che tutto è a posto e che vengono garantiti certi livelli di sicurezza. Noi questi siamo, per quel che facciamo neppure veniamo adeguatamente pagati né tutelati, se interveniamo per fermare uno con un machete magari ci mandano in galera perché gli abbiamo torto un capello… Noi i miracoli non li possiamo fare”.

Coisp

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