Nuovo Teatro Sancarluccio, in scena le Primtemps de poetes et des artistes


Mercoledì 6 maggio alle ore 21 Le Primtemps de poetes et des artistes, rassegna di teatro, musica e danza a cura di Giuseppe Mascolo, organizzazione e comunicazione Emma Di Lorenzo, apre il Maggio d’arte del Nuovo Teatro Sancarluccio. Tra i protagonisti: Annalisa Brignola, Erminia Sticchi, Mario Aterrano, Michele Maione, Carlo Vannini, Alessandra Aulicino, Maria Grazia Sarandrea, Alessandra Borgia, Davide Sacco e Orazio Cerino. 
La rassegna di Giuseppe Mascolo è stata presentata tra gli appuntamenti del Maggio dei Monumenti 2015 del Comune di Napoli.

Mercoledì 6 Maggio ore 21

Condannato a morte. The Punk Version da Victor Hugo, di Davide Sacco, con OrazioProtagonistidelMaggioD'Arte Cerino, scene di Luigi Sacco

Parigi, carcere di Bicêtre. Un uomo senza nome, un condannato a morte come tanti e i suoi ultimi giorni di vita scorrono davanti agli occhi del pubblico. Un classico senza tempo raccontato con la modernità che solo una grande opera merita. Lo spettacolo è patrocinato da Amnesty International.

 

Giovedì 7 Maggio ore 21

Il mio Viviani di e con Mario Aterrano

Mario Aterrano ripropone la tematica vivianea in modo autentico e originale, frutto dei tanti incontri artistici con la poetica de Maestro. L’amore, la guerra, il varietà e i mestieri di Raffaele Viviani in quattro quadri con attori.

 

 

Venerdì 8 Maggio ore 21

Un percorso dell’amore e dell’incanto in costiera Amalfitana testi di Giuseppe Mascolo, voce recitante Alessandra Aulicino

Lo spettacolo ripercorre il vissuto dell’autore nei luoghi più particolari della costiera amalfitana, vissuti come luoghi dell’anima e rilancia il percorso del Gran Tour con un’originalità poetica e di suggestione.

 

Martedì 19 maggio ore 21

Maria Grazia Sarandrea in Jazz Tribal Dance – La danza del pavone

Uno spaccato di danza contemporanea alla ricerca dell’autostima e del benessere con una fibrillante attualità.

 

Mercoledì 20 maggio ore 21

Michele Maione e Carlo Vannini in Cantastorie

Cantastorie è uno spettacolo musicale che, con originalità, si propone di rinnovare e innovare l’anima della tradizione popolare. Come dei saltimbanchi, Carlo (voce) e Michele (percussioni) si muovono sul palco, fondendo varie sonorità e creando musica…nuova!

 

Venerdì 22 e sabato 23 Maggio ore 21

Erminia Sticchi e la compagnia Skaramakay – Art Factory in Desaparecidos

Desaparecidos racconta, attraverso il corpo, in musica e parole, il dramma delle madri di Plaza de Mayo. Lo spettacolo ha suscitato interesse e stima presso l’Ambasciata Argentina di Roma

 

Domenica 24 Maggio ore 19

Mediterraneo regia e coreografia di Annalisa Brignola, voce di Rossella Vitiello, con Ivana Iodice, Martina D’Alessio e Raffele Flamia.

Il flamenco di Annalisa Brignola in un nuovo allestimento di cui è coreografa e regista.

 

Martedì 2 giugno ore 21

Alessandra Borgia legge Lorca, Neruda, Eduardo e Viviani

La versatilità di un’attrice poliedrica come Alessandra Borgia al servizio di grandi autori.

 

6 maggio – 2 giugno

Nuovo Teatro Sancarluccio Prenotazioni: 0814104467 /3394290222

 

CONDANNATO A MORTE. THE PUNK VERSION

 

Mercoledì 6 maggio alle ore 21, “Condannato a morte. The Punk Version” apre il Maggio d’arte del Nuovo Teatro Sancarluccio e la rassegna “Le primtemps des poetes et des artistes”, presente tra gli appuntamenti del Maggio dei Monumenti 2015 del Comune di Napoli.

 

Sinossi

Parigi, carcere di Bicêtre. Un uomo senza nome, un condannato a morte come tanti e i suoi ultimi giorni di vita scorrono davanti agli occhi del pubblico. Da “Ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo, il testo di Davide Sacco restituisce la modernità di una grande opera, datata 1829, decontestualizzandola nella struttura, senza mai tradire l’originale per l’intrinseca attualità che la caratterizza.

Note di regia

Affrontare un testo è sempre un’impresa molto complessa, ancor di più se rientra in quella biblioteca immaginaria rappresentata dai classici senza tempo. Con “Ultimo giorno di un condannato a morte” abbiamo deciso di fare un passo ancora più pericoloso: affrontare un mondo, affrontare Victor Hugo. E abbiamo scelto di affrontarlo con la stessa sfacciataggine e freschezza con cui Victor Hugo si sarebbe confrontato con se stesso, con lo stesso coraggio, con la stessa calviniana leggerezza e freschezza. Abbiamo altresì deciso di comprenderlo, profondamente, nella sua grandezza e nei suoi limiti e ci siamo lasciati stupire da questo cattivo ragazzo che animava le folle, che causava risse con la sua poetica, che veniva bandito, esiliato… Questo animo controverso, amato e gettato tra le folle che scriveva per le folle. Questo, come lo definiva Cocteau “Victor Hugo pazzo che credeva di essere Victor Hugo”. Ed è proprio una pazzia che tentiamo di portare in scena, far accettare l’animo punk che è insito nel linguaggio di Hugo, ma che, troppe volte e in maniera sbagliata, è stato confuso con pedanteria e vecchiaia. Abbiamo deciso di lavorare con Hugo sul testo, trasformandolo in un’unica partitura ritmica, un pentagramma sentimentale. Abbiamo scritto con lui, su di lui, per andare, infine, contro di lui.

Perché ci siamo arrogati il diritto di queste licenze? Perché l’abbiamo percepito come un dovere, quello di combattere le assurdità del mondo con la bellezza di giovani come noi che, nei secoli, hanno tentato di combattere le brutture del proprio tempo con la poesia. Non è uno spettacolo teatrale quello che portiamo in scena o, almeno, non è solo questo, ma molto di più: è un esperimento culturale, un movimento poetico che parte dallo spettatore per comprendere e cercare se stesso, perché è proprio nel pubblico che risiede il mistero dell’arte, non in chi la crea, ma in chi la riceve. Abbiamo deciso di stare dalla parte del pubblico, allearci con lui, preferendolo a convenzioni teatrali ormai superate, rappresentando un teatro che è molto più del teatro stesso, è un manifesto poetico nato in scena e, infine, quello che con sostanza e fin da giovanissimo ha sempre fatto Hugo. La penna è divenuta dunque l’unica arma lecita contro le barbarie autorizzate rappresentate dal tema focale di questo testo (pre- battaglia dell’Ernani): la pena di morte. Questa piaga dell’omicidio di Stato che l’uomo, ancora oggi, non è riuscito a debellare, l’assassinio della ragione e della libertà, perpetrate ogni qual volta uno Stato ammazza, a sangue freddo e senza giustificazione alcuna, un cittadino, spesso proprio in nome della libertà. È con questi presupposti che finalmente portiamo in scena Hugo come lo avrebbe messo in scena lui stesso…in versione Punk, conoscendo tutto quello che è stato prima e andandovi contro.

(Davide Sacco)

Lo spettacolo è andato in scena, il 2 maggio scorso, in anteprima sotto forma di studio al Festival di Torre del Greco (NA) Le stanze dell’Arte e, in PRIMA NAZIONALE, il 3 Settembre al Festival FontanonEstate (Roma).

In questa seconda data, un’introduzione condotta da Massimo Persotti, del coordinamento pena di morte di Amnesty International, ha preceduto lo spettacolo.

“Condannato a morte. The Punk Version” è patrocinato da Amnesty International e dal Giffoni Film Festival.

 

“Condannato a morte. The punk version”

Di Davide Sacco

Da “Ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo

Regia: Davide Sacco

Interprete: Orazio Cerino

Scenografia: Luigi Sacco

Costumi: Clelia Bove

Luci: Francesco Barbera

 

Mercoledì 6 maggio ore 21 Nuovo Teatro Sancarluccio

Prenotazioni: 0814104467 /3394290222

 

“Le Primtemps de poetes et des artistes” è una rassegna di teatro, musica e danza a cura di Giuseppe Mascolo

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