Lorenzo Giannino apre le porte ai migranti


Da domenica scorsa Lorenzo Giannino, bruscianese da oltre 15 anni in Toscana, ha messo a disposizione di Harrison, Erik, Frank e Marvellous, provenienti dalla Sicilia, un monolocale dell’Hosteria Eremo al Malandrone di cui è titolare.

La struttura ricettiva lungo la via Emilia a Castellina Marittima a 5 km da Cecina in provincia di Pisa, comprende un albergo e un ristorante e non è dunque un centro di accoglienza come ha precisato Lorenzo Giannino il quale ha sottolineato il suo gesto come «un voler tendere la mano a questi ragazzi in stato di bisogno e così rispondere all’appello fatto dal Governatore della Toscana, Enrico Rossi, ai privati e alla Prefettura di Pisa. Innanzitutto assicuriamo loro colazione, pranzo, cena e alloggio indipendente, poi dovrebbero arrivare dei rimborsi, ma è un fatto secondario. Mentre per l’eventuale inserimento lavorativo, non è di mia competenza, ma ci potrebbe pensare qualche cooperativa o associazione. Durante l’ultimo incontro con imprenditori ed artigiani, ci ha fatto molto piacere -ha concluso Lorenzo Giannino- ricevere la visita ed il ringraziamento del nostro Presidente della Regione, Enrico Rossi, e del nostro Sindaco, Federico Lucchesi, mentre restiamo in costante contatto con la Prefettura in particolare il Vice Prefetto Dott. Edoardo Lombardi ».

Secondo la Giunta della Regione Toscana «Il nostro modello di accoglienza può funzionare a fronte di numeri che non superino ragionevoli limiti. Ma questo è un tema della politica nazionale, del ruolo che può e deve svolgere l’Europa, delle iniziative internazionali che devono essere assunte per colpire gli assassini e i mercanti del traffico umano ovunque essi si trovino e bene ha fatto il governo italiano a chiedere la convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio Europeo».

I quattro profughi giunti a Castelina Marittima, tre nigeriani ed un camerunense di 19, 22, 26 e 30 di anni di età, una volta arrivati in Libia sono stati bloccati per molto tempo, oltre un anno per qualcuno di loro, e poi sono stati imbarcati per l’attraversamento del Mediterraneo con approdo in Sicilia dove sono stati ospitati nei campi profughi, per arrivare infine alla inaspettata residenza presso il Malandrone.

«I ragazzi sono arrivati alle 7 del mattino del 18 aprile scorso -ha spiegato Lorenzo Giannino- ed erano molto provati, spaventati e infreddoliti e qualcuno aveva anche la febbre. Abbiamo subito dato loro un letto caldo e la colazione. Il giorno dopo abbiamo dati loro migliori indumenti, maglioni, pantaloni, scarpe e un cellulare per chiamare le famiglie. Il giorno 22 l’Assistenza Pubblica di Castellina Marittima ha messo a disposizione un’ambulanza e ci siamo recati in ospedale per i necessari controlli medici presso l’ospedale di Cecina. Adesso sono in attesa di poter seguire un corso per imparare l’italiano, intanto comunicano tramite me che parlo inglese».

Il sociologo Antonio Castaldo non si meraviglia dell’azione di Lorenzo Giannino, con il quale ha condiviso in passato numerose iniziative di impegno civile, sociale e culturale per lo sviluppo locale a Brusciano e nell’Agro Pomoglianese- Nolano e di scambi interregionali territoriali «come nel 2008 per l’indimenticabile “Marcia dalla Torre al Giglio. In corsa per la Solidarietà” per promuovere la donazione degli organi in collaborazione con la Podistica Ospedalieri Cisanello e l’Associazione “Per Donare la Vita” di Pisa . Una manifestazione iniziata a Pisa, con i professori Filipponi, Boggia e Mosca della Trapiantologia degli Ospedali Riuniti Cisanello e S. Chiara, con il Vicesindaco di Brusciano dott. Vincenzo Cerciello, il Presidente Festa dei Gigli, Nicola Di Maio ed il cooperante Pasquale Vaia. Tale iniziativa si concludeva a Brusciano, all’ombra dei Gigli, sabato 23 agosto 2008, con il patrocinio dei Comuni di Pisa, Castellina Marittima e Brusciano. Ora, Lorenzo Giannino anche in questo caso resta fedele ai suoi valori che in questo caso sono al servizio del dialogo interculturale per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Un esempio anche di positiva pratica sociale, di un figlio del Meridione d’Italia nella orgogliosa appartenenza all’unità nazionale e nella riaffermazione dei valori fissati nella nostra Costituzione Repubblicana nel coincidente Settantesimo Anniversario della Liberazione. Grazie Lorenzo! ».

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