Strage al tribunale, a Napoli avvocati sfondano l’ingresso. Agenti feriti


“La notizia di quanto accaduto al Tribunale di Napoli, così come riportata dai media, non solo lascia basiti, ma scatena vera e profonda rabbia, e sconcerto perché certa gente a violenza risponde con violenza, al lavoro altrui risponde con le recriminazioni ed assoluta mancanza di rispetto, a qualsiasi cosa replica con l’aggressione alle Forze dell’Ordine. Quanto avvenuto è una vergogna intollerabile, e certe persone violente e stupide non possono che definirsi buoi inferociti. Ma come diavolo è possibile che ieri qualcuno si è azzardato ad insinuare il dubbio che le Forze dell’Ordine abbiano avuto una qualche responsabilità di quanto avvenuto al Palazzo di Giustizia di Milano per una presunta carenza di controlli, e oggi che i controlli sono stati aumentati si infierisce sugli Agenti perché i signori avvocati incravattati hanno fretta di entrare? Ma questa è pura follia”.

E’ inferocito Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la notizia che questa mattina a Napoli si sono vissuti forti momenti di tensione a Palazzo di Giustizia per i disagi provocati dalle nuove disposizioni in materia di sicurezza introdotte a seguito del grave fatto di sangue avvenuto a Milano il 9 aprile, che rallentano l’accesso al Tribunale. Un gruppo di avvocati – secondo quanto riportato dai media – ha prima bloccato via Grimaldi, dove vi è uno dei tre accessi al Palazzo di Giustizia, poi ha tentato di sfondare il varco d’ingresso protetto da una vetrata, che si è infranta ferendo quattro Agenti, due della Polizia di Stato e due della Penitenziaria, che hanno dovuto essere medicati in ospedale.

“Questa è l’Italia – afferma sempre più indignato Maccari -. L’Italia dell’ipocrisia, del menefreghismo, del pressappochismo, della strafottenza, del ‘lei non sa chi sono io’, del ‘quei cretini in divisa sbagliano in ogni caso’, della ricerca continua di qualcuno con cui prendersela, e quel qualcuno siamo sempre noi. Ma adesso basta. Così non si può andare avanti. Finchè non si smetterà di pensare che le regole servono ma si applicano solo agli altri, che tutto è discutibile, tutto è derogabile, che ognuno può fare come accidenti gli pare, e che noi che lavoriamo per garantire il rispetto delle norme siamo solo un fastidio da scacciare come si fa con le zanzare, o bestie da macellare come capri espiatori quando qualcosa va storto, tutti i nostri sacrifici saranno vanificati. Garantire la sicurezza così è impossibile, perché oltre che con la delinquenza ci scontriamo con una mentalità che rigetta completamente il senso stesso della nostra esistenza e dell’esistenza di regole e leggi. Una mentalità avallata da comportamenti irresponsabili e lascivi di governanti e politici, una mentalità che spadroneggia pericolosamente in ogni strato della società, a tutti i livelli”.

“Massima solidarietà ai colleghi feriti – conclude Maccari -. Vittime del vigliacco, schifoso e bovino modo di atteggiarsi di chi pensa di essere il solo e l’unico ad avere bisogni ed aspettative e pretese che devono essere soddisfatte sempre e ad ogni costo, anche se quel costo è mandare quattro Agenti in ospedale”.

Coisp

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