Reato di tortura, il Coisp: “Anche noi pretendiamo di essere tutelati dagli abusi che subiamo”


“E’ stato introdotto il reato di tortura? Previsione generiche e lacunose. Perché, ad esempio, nulla si dice sulle torture che le Forze dell’Ordine subiscono ogni giorno a causa del loro lavoro e rispetto alle quali non godono di alcuna seria tutela? Perché nulla si dice su ciò che dobbiamo essere costretti a subire a chi si rende meritevole del nostro intervento ed, anzi, parallelamente si depenalizzano tutti i reati che vengono commessi contro di noi e si offre l’ennesima sponda a chiunque per darci addosso quando siamo costretti a usare le maniere forti contro chi viola la legge e si ribella violentemente contro il nostro operato? E’ stato introdotto il reato di tortura? Bene. Ma anche noi pretendiamo regole chiare che ci tutelino: fino a che punto i Poliziotti possono essere oltraggiati, minacciati, la loro dignità calpestata, il loro fisico offeso? Fino a che punto dobbiamo essere costretti a sopportare botte, bastonate, lanci di pietre, bombe, vernice e quant’altro?”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, all’indomani dell’approvazione del Ddl che introduce il reato di tortura.

“Adesso – aggiunge Maccari -, come se non bastassero le continue criminalizzazioni e lapidazioni che già ci vengono riservate, saremo oggetto di continue e persecutorie azioni di chi certamente ha motivo di ritorsioni o vendette contro di noi (che già non mancano in grande quantità), e di chi spererà così di sottrarsi alle conseguenze dei suoi comportamenti illegali. Noi, intanto, vediamo affievolirsi ogni giorno che passa ogni garanzia e tutela che ci spetterebbe, ogni strumento che ci consentirebbe di svolgere il nostro lavoro serenamente limitando al massimo i gravi rischi cui andiamo continuamente incontro. A fare le spese di tutto questo saremo noi Operatori delle Forze dell’Ordine, e con noi la funzione che svolgiamo e la sicurezza dei cittadini.”

Coisp

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