“Rispetto alle problematiche legate all’immigrazione irregolare non facciamo che registrare episodi assolutamente incredibili che attestano quanto dilettantesca, approssimativa, inefficiente e totalmente inadeguata ne sia la gestione. L’Italia è letteralmente nel caos, noi Appartenenti alle Forze dell’Ordine ne facciamo le spese per primi assieme ai cittadini che in seconda battuta affrontano tutte le conseguenze legate ad un fenomeno fuori controllo, ma chi di dovere finge di non accorgersene, lasciando che tutto continui ad andare alla malora, e che sul territorio tutti i soggetti coinvolti si arrangino alla bene e meglio, e così sorvolando sui rischi seri che determinate situazioni portano con sé, specialmente in un momento in cui si farnetica di un presunto innalzamento delle contromisure atte a prevenire il terrorismo”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta così quanto avvenuto a Treviso, dove lunedì 35 immigrati giunti da Nigeria, Gambia, Burkina Faso sono stati mandati in città senza che ci fosse alcuna possibilità di ospitarli, tanto che sono rimasti un’intera notte a dormire dentro alla corriera parcheggiata davanti alla stazione ferroviaria. I migranti, dopo essere stati fotosegnalati ed aver ricevuto un pasto dalla Caritas, sono stati invitati a disperdersi, ma hanno invece deciso di rimanere a dormire all’addiaccio, e così è stato necessario addirittura chiarire che se fossero rimasti ulteriormente nel mezzo, si sarebbe passati alla maniere forti pur di farli scendere.
“Come è mai possibile che sia accaduta una cosa del genere, si chiederà qualcuno. Semplice – aggiunge Maccari -, questo è lo specchio di una realtà che in molti tentano di ‘indorare’, di minimizzare, di far apparire sotto controllo. Ma ci pare proprio che quando interi gruppi di migranti vengono spediti a casaccio in luoghi che neppure sono più in grado di fronteggiare ulteriori arrivi, la verità è sotto gli occhi di tutti. Una verità che noi purtroppo conosciamo già bene, perché quotidianamente tocchiamo con mano le disfunzioni e la disorganizzazione che regnano sovrane in questo campo, nel quale gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine pagano un prezzo altissimo in termini di sacrifici dovuti alle carenze di uomini e mezzi a disposizione, e di rischi per la salute e l’incolumità personale oltre che per la sicurezza pubblica”.
Coisp
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