Immigrazione, il Coisp replica alle dichiarazioni dei Ministri di Francia e Germania


“Proprio chi invoca la disposizione che prevede l’onere che spetta al primo Stato di arrivo di registrare le centinaia di migliaia di immigrati irregolari provenienti dal sud del mondo non può fingere di ignorare che se uno Stato rappresenta la ‘porta’ del continente in cui tutte quelle persone sono dirette, allora la sua situazione non può essere considerata al pari degli altri Stati. Si coglie una contraddizione sospetta ed alquanto inaccettabile nel messaggio dei Ministri degli Interni di Francia e Germania, i quali ammettono che la maggior parte dei migranti che giungono in Europa sono diretti a nord, ma insistono nel pretendere che l’Italia si faccia carico da sola degli oneri connessi al loro ingresso e della gestione di ogni conseguente faccenda perché il nostro suolo è il primo su cui tutti mettono piede. Beh, se è davvero così (e dunque dando per scontato che siano finte tutte le notizie sugli odiosi metodi per ‘scaricare’ agli italiani anche i migranti giunti prima altrove), allora per l’Italia devono valere disposizioni ad hoc, perché sul nostro Paese grava un peso insostenibile dell’arrivo della moltitudine di immigrati, folle oceaniche dirette ovunque, oppure la legge deve prevedere l’obbligo di registrazione a carico del Paese di destinazione dei profughi”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a commento di quanto riportato dalle agenzie di stampa che hanno riferito di un comunicato diffuso all’indomani di un incontro fra i ministri degli Interni di Francia e Germania, dal quale si evince che Parigi e Berlino chiedono all’Italia maggior rispetto delle regole nella gestione dell’immigrazione illegale.

“Molti dei rifugiati che sbarcano in Italia viaggiano poi verso altri Stati, in particolare del nord Europa”, si legge nella nota dei due Ministri che hanno chiesto il rispetto delle regole Ue, “tra cui l’obbligo di registrare i migranti nel primo Stato europeo di arrivo”. “Al di là di ogni inutile e opportunistica critica – aggiunge Maccari – l’occasione è utile per rimarcare, ancora una volta, che la situazione è divenuta ormai insostenibile per l’Italia, o meglio per gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine italiane, che da soli tentano di tamponare un’emergenza straripante che li sta travolgendo costringendoli a subire conseguenze gravissime sulla salute propria e dei propri cari (come ormai registriamo quotidianamente grazie a testimonianze reali ben diverse dai finti proclami delle autorità), che oltre tutto devono fronteggiare a spese proprie, senza garanzie e senza tutele. Senza contare che tutto questo si abbatte come una scure spietata sull’economia disastrosa di un Paese che non riesce a mantenere neppure gli impegni verso i propri Servitori, cui si continua a ‘rapinare’ persino parte dello stipendio più che meritato”.

“Ed in questo stato di cose – conclude Maccari – i ‘rimbrotti’ dei Ministri di altri Paesi o di chiunque altro hanno l’effetto dell’acido muriatico su ferite già abbastanza dolorose, e quanto meno richiederebbero una risposta a tono da parte delle nostre Istituzioni che se non ci tutelano in casa potrebbero almeno fingere di difenderci fuori, pretendendo ben altri interventi da parte di chi resta a guardare mentre gli altri sprofondano nell’abisso”.

Coisp

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