GALLERIA DEGLI UFFIZI: RIAPRE LA SALA UNO


Dopo un periodo di chiusura per lavori, riapre oggi al pubblico la Sala 1 della Galleria degli Uffizi. Questa è posta all’inizio del Primo Corridoio (a destra dopo l’ingresso in Galleria) e ospita nove pitture che oscillano tra la seconda metà del XII secolo e la fine del XIII secolo, provenienti dalla Sala 2 (detta anche “delle tre Maestà”), che potranno essere ammirate in un ambiente completamente rinnovato e dotato di nuovi impianti tecnologici.

Oggetto di restauro e adeguamento funzionale nell’ambito del complessivo intervento dei “Nuovi Uffizi”, l’ambiente non fa parte della storica fabbrica vasariana, ma è frutto di un ampliamento realizzato agli inizi degli anni ’20 del Novecento allo scopo di esporvi i rilievi dell’Ara Pacis insieme ad altri marmi antichi presenti agli Uffizi; il nuovo volume fu ottenuto mediante il rialzamento di parte della copertura e delle pareti perimetrali dell’aula centrale dell’antica chiesa di San Piero in Scheraggio ,insieme all’inserimento di un nuovo solaio di calpestio a livello della Galleria.

L’intervento – che ha visto nuovamente collaborare la Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino e quella per i Beni Architettonici, e a cui si è aggiunto il contributo degli Amici degli Uffizi – si è reso necessario sia per l’esigenza di dotare tale ambiente di un proprio impianto di climatizzazione, prima assente, sia in funzione del nuovo allestimento museale che ha determinato la sostituzione delle sculture antiche con i dipinti su tavola risalenti al XII e XIII secolo.

Le opere di restauro architettonico e strutturale sono state accompagnate dagli interventi di adeguamento impiantistico, tra cui il nuovo sistema di illuminazione costituito da apparecchi posti nel sottotetto che diffondono la luce attraverso il lucernario, lampade wallwasher a soffitto e proiettori per l’illuminazione d’accento,

Alla presentazione ai media hanno presenziato Dario Nardella (Sindaco di Firenze), Isabella Lapi (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana), Cristina Acidini (Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze), Alessandra Marino (Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di

Firenze, Pistoia e Prato), Antonio Natali (Direttore della Galleria degli Uffizi), Marinella Del Buono (Direttore dei lavori dei Nuovi Uffizi) e Maria Vittoria Rimbotti (Presidente degli Amici degli Uffizi).

“Se gli Uffizi dessero luogo a un’impresa editoriale in più volumi, e spesso me lo auguro – scrive il Soprintendente Cristina Acidini – la Sala 1 riprogettata ex novo sarebbe il prologo del libro dedicato alla pittura italiana. Ora che il patrimonio lapideo di origine archeologica ha trovato e continua a trovare in Galleria spazi d’eccellenza, anche grazie al progetto “Nuovi Uffizi”, la primissima sala, che non s’incontra automaticamente, ma che va cercata e trovata a destra dell’ingresso nel primo corridoio (e già questo è pegno d’interesse e dedizione da parte dei visitatori), ospita riuniti i nove dipinti che rappresentano la più precoce testimonianza artistica fiorentina e toscana nella raccolta degli Uffizi”.

Da parte sua Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, aggiunge una riflessione museologica: “è stata determinante – scrive – la consapevolezza che il nuovo locale – da oggi riservato all’arte fiorentina degli esordi – avrebbe dovuto risultare pertinente alle sale che i tre architetti Gardella, Michelucci e Scarpa avevano, sulla metà del Novecento, concepito per i primitivi degli Uffizi. L’ambiente attuale doveva cioè uniformarsi alla tipologia architettonica da loro studiata, divenendone anche formalmente l’incipit: pareti bianche, impiantiti di cotto, ferro lasciato al vivo. Segni che vorremmo distintivi di tutti gli spazi cui s’accede dal primo corridoio del museo fino al verde Stanzino delle Matematiche e alla fervida Tribuna, d’accesa cromia, e poi al breve corteo delle salette affrescate nei soffitti”.

Maria Vittoria Rimbotti, Presidente dell’associazione Amici degli Uffizi che ha contribuito ai lavori per il nuovo allestimento della Sala 1 e finanziato la stampa pieghevole dedicato alla nuova sala e realizzato da Centro Di, afferma: “La Sala 1 è un luogo speciale all’interno di un museo altrettanto speciale per noi dell’Associazione e per i milioni di visitatori che ogni anno ne affollano le stanze. La Sala 1 – prosegue Maria Vittoria Rimbotti – ospiterà anche i tre dipinti su tavola tra i più antichi della Galleria che sono stati oggetto di un recente restauro, interamente finanziato dalla nostra Associazione. Non potevamo, quindi, che assumerci il costo dei lavori di climatizzazione che garantirà la conservazione delle nuove opere che vi verranno allestite, nell’ottica di quel mecenatismo collettivo che è alla base del nostro statuto e che garantisce un costante supporto a uno dei più importanti e conosciuti musei del mondo”.

I LAVORI

I lavori che si sono svolti negli ambienti relativi alla Sala 1 sono stati ad ampio spettro. Come scrivono il Soprintendente Alessandra Marino, Responsabile Unico del Procedimento per i “Nuovi Uffizi”, e l’architetto Marinella Del Buono, Direttore dei lavori, “la tipologia strutturale e le caratteristiche costruttive dell’involucro edilizio, insieme alla vetustà dei materiali ed al mediocre stato di conservazione di alcune parti, hanno imposto di estendere l’intervento a tutti gli elementi senza tralasciare alcun aspetto: dal consolidamento delle strutture ai vari livelli, alla realizzazione del nuovo locale tecnico nel vano di sottotetto, all’inserimento degli impianti tecnologici, al rinnovo del sistema di illuminazione, alla dotazione di nuovi presidi di sicurezza in copertura. A tale intervento complessivo di restauro, eseguito nell’ambito del cantiere dei “Nuovi Uffizi”, hanno fatto seguito alcune opere di finitura e di allestimento museale, appaltate e curate direttamente dal Polo Museale”.

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