CONFERENZA STAMPA E CONVEGNO “PROMUOVERE LA CULTURA: STRATEGIE DI INTERVENTO PER LA TERRA DELL’ISOLA DEI GIRASOLI”


Venerdì 23 maggio alle ore 10.00 nella Sala Consiliare del Comune di San Giuseppe Vesuviano (Na) si svolgerà la conferenza – convegno: “Promuovere la cultura: Strategie d’intervento per la terra dell’Isola dei girasoli” un momento di riflessione sullo “stato di salute” del territorio di San Giuseppe Vesuviano (specchio della Campania) e dei suoi cittadini e sulle iniziative di sensibilizzazione messe in atto dall’associazione L’Isola dei Girasoli, fondata dal musicista Leonardo di Lorenzo, che promuove un capillare lavoro di rete a livello territoriale.

Una conferenza stampa che si propone anche come una giornata di riflessione per fare il punto sull’attuale situazione in una terra difficile e per conoscere le iniziative attualmente in atto e la loro valenza anche da un punto di vista scientifico.

In quest’occasione verrà presentata l’associazione e la sua mission ed anche il concorso “Una favola per l’Isola dei girasoli”, i cui termini di scadenza per la consegna degli elaborati sono stati prorogati fino al 15 giugno.

Il concorso, inizialmente rivolto solo agli studenti delle scuole elementari e medie di San Giuseppe Vesuviano, in seguito all’entusiasmo con il quale è stato accolto, è stato esteso, come possibilità di partecipazione, agli studenti delle scuole medie, inferiori e superiori, a livello nazionale (il bando completo è scaricabile dal sito: www.comune.sangiuseppevesuviano.na.it).

Ad ideare il concorso, quale atto di amore per una terra e per i suoi abitanti e come strumento pratico di azione sociale è L’Isola dei girasoli.

Infatti, l’associazione L’Isola dei girasoli nasce da tanti atti piccoli e grandi atti d’amore.

Verso una terra martoriata, verso i suoi abitanti e verso chi possiede talento ma non sempre ha la possibilità di esprimerlo, valorizzarlo e nutrirlo.

L’associazione si muove lungo queste tre direttrici e dall’unione di queste tre anime è nato il progetto “Una favola per l’isola dei girasoli”, un concorso rivolto agli studenti delle scuole elementari e medie inferiori del territorio di San Giuseppe Vesuviano.

Affinchè si sia liberi di esprimere le proprie idee sin dalla più tenera età.

Gli studenti sono chiamati a scrivere una favola e ad illustrarla. Protagonista principale è la forza dei legami, e quindi dell’amore, che riesce a sconfiggere la sofferenza ed a far spazio alla speranza.

Le sei favole vincitrici confluiranno in un audiolibro, le cui musiche saranno liberamente ispirate alle favole stesse, che verrà donato ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici e venduto ad una quota sociale per finanziare un ulteriore obiettivo denominato “Musica in corsia”, una serie si concerti che si intende svolgere presso gli ospedali infantili di tutto il territorio nazionale, per donare un sorriso ai piccoli degenti ed alle loro famiglie.

Infatti, rifacendosi ad alcuni importanti risultati, tra gli altri, di ricerche condotte dal team della North Western University di Chicago, gli addetti ai lavori nostrani spiegano come “La musica rappresenti fonte di vita, libertà, passione, unione, gioia, e veicolo di espressione della propria peculiare sensibilità. E’ un mezzo per avvicinarsi alla propria anima, ma è anche un ottimo strumento educativo, come la scienza e la psicologia hanno dimostrato attraverso studi, ricerche ed esperimenti sul campo”.

Secondo quanto ribadiscono gli addetti al settore, è ormai un dato di fatto che una buona educazione musicale aiuti i bambini, anche i più piccoli, a crescere meglio e a sviluppare precocemente le risorse della loro mente.

L’ascolto di un brano musicale, infatti, stimola sia l’emisfero sinistro del cervello, ossia la sua componente “razionale”, che coglie il ritmo e l’altezza delle note, sia quello destro, cioè la parte “creativa”, che percepisce il timbro e la melodia. Ascoltare musica, cantare, e perfino destreggiarsi con un semplice strumento, come una pianola o un flauto dolce, favorisce, nei bambini di tutte le età, anche un aumento della concentrazione e delle capacità cognitive, e un miglioramento nel linguaggio e nella comunicazione.

Naturalmente l’effetto positivo della musica sui più piccoli non si può limitare solo a obiettivi di miglioramenti della loro sfera fisiologica, neurologica e comportamentale: la musica, infatti, è una compagna fondamentale nella crescita di un bambino anche per accrescere la sua sensibilità e la sua capacità di stabilire relazioni con gli altri.

La musica, tanto più in momenti di difficoltà fisica ed emotiva e di sofferenza, è un linguaggio universale, che riesce a creare legami tra le persone più diverse. Si dimostra capace di azzerare qualsiasi distanza, annulla qualsiasi differenza, elimina ogni pregiudizio.

Tutto diventa superfluo di fronte alla bellezza di una canzone e al piacere di cantare e suonare insieme. Tutti i bambini dovrebbero convivere con la musica sin da piccoli, imparare ad amarla come un’amica fedele, a difenderla e a diffonderla, e capire che, grazie a essa, diventeranno degli adulti migliori, che formeranno, insieme, un mondo migliore”

LA SITUAZIONE DI UN TERRITORIO, LA SALUTE DEI CITTADINI: L’AUMENTO DEI TUMORI IN CAMPANIA

In Campania i tassi di mortalità per tumori sono più elevati della media nazionale. A dirlo sono diversi studi scientifici esteri ma anche nostrani, come quello di Antonio Marfella, oncologo della Fondazione Pascale di Napoli e autore di uno studio sul collegamento tra rifiuti industriali, sversamenti illegali ed elevata incidenza di patologie tumorali nelle province di Napoli e Caserta.

Un trend, quello che vede un aumento anomalo delle neoplasie, che fustiga il capoluogo partenopeo e la Campania tutta, che si è accresciuto nel corso di un ventennio.

Un problema che, come sottolineano gli esperti, non è però solo campano ma che coinvolge tutto il Belpaese in un intreccio imprescindibile di responsabilità e di conseguenze. Ad essere capolista, il tumore al polmone, la terza forma di tumore più frequente nel Belpaese. Al centro degli studi del Pascale diversi tipi di tumore: da quello al fegato a quello ai polmoni, passando per quello alla mammella, con una valutazione incrociata, stratificata per differenza di genere tra uomo e donna, dell’incidenza tumorale generica. Cause nevralgiche: lo stile di vita e l’esposizione a sostanze tossiche del malato.

Nell’ultimo decennio in Campania, dal 2000 al 2010, si è registrato un aumento del 9,3% circa di casi di tumore , con un’impennata che ha visto un aumento di circa 280 casi, da 3.007 a 3.286 . Ad essere più colpiti sono ancora gli uomini, nel complesso, ma l’aumento più significativo si registra tra le donne, con un + 40% ( i casi sono passati da 457 a 640).

La Giuria del concorso Una favola per l’Isola dei girasoli

Vincenzo Catapano, Sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Dolores Leone, Assessore alla cultura, Tommaso Andreoli, Assessore alle politiche giovanili, Leonardo De Lorenzo (presidente), musicista, Giuseppina Scardone, docente, Luigi Franzese, artista, Marilisa Bifulco, responsabile del gruppo scout di S.Giuseppe vesuviano-docente, Marco Sannino, docente, Domenico Catapano, pubblicitario -esperto in arti visive, Ettore Zanca, giornalista, Fedele Valente, musicista, Luciano Ceriello, cantautore, scrittore.

LA SITUAZIONE DI UN TERRITORIO, LA SALUTE DEI CITTADINI: L’AUMENTO DEI TUMORI IN CAMPANIA

La conoscenza circa la situazione ambientale e sociale del proprio contesto di appartenenza e con essa la consapevolezza che tutelare l’ambiente sia necessario per difendere anche la salute propria ed altrui deve nascere ed essere alimentata sin dalla più tenera età.

Ecco perché un concorso, che permetta ai giovanissimi di esprimere, in parallelo, il loro peculiare punto di vista, che nasce da un’analisi critica sulla situazione attuale e da uno sguardo su un futuro possibile, appare nevralgico.

Ecco un’istantanea della situazione attuale. In Campania i tassi di mortalità per tumori sono più elevati della media nazionale.

A dirlo sono diversi studi scientifici esteri ma anche nostrani, come quello di Antonio Marfella, oncologo della Fondazione Pascale di Napoli e autore di uno studio sul collegamento tra rifiuti industriali, sversamenti illegali ed elevata incidenza di patologie tumorali nelle province di Napoli e Caserta. Un trend, quello che vede un aumento anomalo delle neoplasie, che fustiga il capoluogo partenopeo e la Campania tutta, che si è accresciuto nel corso di un ventennio.

Un problema che, come sottolineano gli esperti, non è però solo campano ma che coinvolge tutto il Belpaese in un intreccio imprescindibile di responsabilità e di conseguenze. Ad essere capolista, il tumore al polmone, la terza forma di tumore più frequente nel Belpaese. Al centro di numerosi studi del Pascale diversi tipi di tumore: da quello al fegato a quello ai polmoni, passando per quello alla mammella, con una valutazione incrociata, stratificata per differenza di genere tra uomo e donna, dell’incidenza tumorale generica. Cause nevralgiche: lo stile di vita e l’esposizione a sostanze tossiche del malato.

Nell’ultimo decennio in Campania, dal 2000 al 2010, si è registrato un aumento del 9,3% circa di casi di tumore , con un’impennata che ha visto un aumento di circa 280 casi, da 3.007 a 3.286 . Ad essere più colpiti sono ancora gli uomini, nel complesso, ma l’aumento più significativo si registra tra le donne, con un + 40% ( i casi sono passati da 457 a 640).

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