Spray urticanti in dotazione alla polizia in Europa. In Italia solo la pistola


“Quando le operazioni della Polizia vanno a buon fine, il merito è di tutta l’Amministrazione. Quando vengono arrestati criminali, quando le manifestazioni di piazza si svolgono senza incidenti, il merito è di tutti, dai vertici della Polizia al Ministro dell’Interno. Quando qualcosa va storto, la colpa è sempre e soltanto del poliziotto”.

E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, che prosegue: “Dopo ogni protesta di piazza si cerca il modo di accusare i poliziotti di eccessi nell’uso della forza, ma non si considera che la forza fisica è l’unico modo che hanno per difendersi dalla violenza dei manifestanti. Capisco quanto sia allucinante, ma la realtà i poliziotti possono affrontare la guerriglia usando soltanto calci e pugni, come normali teppisti da strada. L’unica alternativa, naturalmente impensabile se non per le situazioni di estremo pericolo, è quella di mettere mano alle pistole di ordinanza. Il poliziotto è, in sostanza, completamente disarmato di fronte agli aggressori, siano essi criminali da strada, conducenti ubriachi, teppisti o black-block.

Il Poliziotto italiano non ha a disposizione alcuna via di mezzo tra le pistole e le mani nude. Con le mani nude, rischia la propria incolumità. Usando la pistola, mette a rischio la vita propria e quella dell’aggressore. Il Poliziotto è costretto ad affrontare i violenti rimanendo attento più a dosare la forza ed a non oltrepassare il labile filo dell’eccesso colposo, che a difendersi dai pugni, dalle pietre, dai bastoni e dalle bombe. Perché in fondo è meglio passare qualche giorno in ospedale a guarire da ferite e fratture, che trascorrere anni in tribunale a difendersi per aver svolto il proprio lavoro e per aver cercato di tornare a casa sano e salvo. Tutte le Polizie europee, ad eccezione di quella italiana, hanno a disposizione una vasta gamma di strumenti non letali, che rappresentano quella responsabile via di mezzo tra la forza fisica e le armi da fuoco. Perché non si dota anche la Polizia italiana di strumenti efficaci come i bastoni estensibili, gli spray urticanti, i taser? Mezzi che servono a scoraggiare l’aggressore, ma soprattutto aiutano gli Agenti ad affrontare meglio le situazioni di pericolo, gestendo più efficacemente l’intervento ed evitando errori come un eccessivo uso della forza o l’impiego della pistola dove non necessario. La stessa Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo chiarisce che l’uso della forza da parte della Polizia deve sempre essere considerato una misura eccezionale e non deve essere usato in misura maggiore a quanto sia strettamente necessario. Una norma che evidentemente tutela anche gli agenti, che durante una colluttazione a mani nude o peggio tirando fuori l’arma di ordinanza, rischiano la propria incolumità. L’uso di strumenti non letali, come spray OC e Taser, riduce invece drasticamente le situazioni in cui è necessario l’uso della forza fisica da parte dei poliziotti. Purtroppo i poliziotti italiani, di fronte ad un’aggressione, hanno una sola alternativa: o calci e pugni, o la pistola. A quel punto la disgrazia è dietro l’angolo ed a pagare è sempre e comunque il poliziotto: in ospedale, o in tribunale”.

Coisp

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

3 × tre =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente Brusciano, il consiglio comunale sospende il puc
Successiva Roma, poliziotti massacrati dai manifestanti

Articoli Suggeriti

Grande successo per la settima edizone del “Party del Sorriso“

Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli – Napoli presenta “Afghan West-Voci dai Villaggi”

Fiera Mondiale della bellezza: grande successo per Arianna Greco e Baro’

A Villa Domi il charity degli Chef per le cure ai bambini oncologici

UNA CASA PER… mercatino di beneficenza al Vomero

UNITI PER LA PIZZA su RAI 1 a “La Vita in Diretta”