Una strabiliante visita nel sottosuolo di Napoli grazie all’Associazione culturale “Borbonica Sotterranea”


Sono tre anni che l’Associazione Culturale “Borbonica Sotterranea” ha ingranato la giusta marcia lungo le autostrade del turismo che congiungono all’Italia ed al mondo intero lo speciale patrimonio geologico, storico e culturale di Napoli. Un risultato raggiunto in “assoluto autofinanziamento” come sottolinea il geologo Gianluca Minin, presidente della meritevole associazione che registra in organico Enzo De Luzio, vicepresidente; Marco Minin e Marco Ruocco, docenti ed animatori di lezioni ed incontri preparatori delle successive visite sul luogo; Paolo Sola, esperto di auto e moto antiche; Teresa Massa, responsabile amministrativa.

Una concessione demaniale ha permesso a questa associazione, dopo 6 anni di lavori, debitamente autorizzati, di scavo e smaltimento di materiali, i più diversi, fra cui tanti rifiuti sempre nella corretta differenziazione, la riconquista della fruibilità ed apertura agli attuali visitatori di quella che in origine era un percorso militare. Voluto dal re Ferdinando II di Borbone, su progetto inconcluso di Enrico Alvino nel 1853, per una più efficace difesa del Palazzo Reale e per una protetta e rapida via di fuga verso il mare, nel tratto Largo di Palazzo-Monte Echia, adiacente all’acquedotto del ‘600.

Quest’altra porzione delle cavità partenopee, diventata rifugio antiaereo nella Seconda Guerra Mondiale, dove un giovane Giorgio Napolitano, ora Presidente della Repubblica, trovava ricovero dai bombardamenti, è stata ripulita passo dopo passo con pale e picconi e l’andare e tornare di scariolanti, animati da spirito di volontariato e cittadinanza attiva.

Ma la “Galleria Borbonica” è frutto soprattutto dell’alta professionalità dei tecnici e strumentazioni innovative messe al servizio della realizzazione di tutto il progetto di recupero, grazie al patrimonio di esperienze accumulato con esplorazioni e sopralluoghi in 7-800 cavità, solo nella città di Napoli, della “Società INGEO s.r.l” di cui Gianluca Manin è direttore tecnico.

Con regolare autorizzazione, rilasciata dall’Agenzia del Demanio dello Stato-Direzione Regionale Campania, per realizzare le visite guidate, questo luogo magico è fruibile dal venerdì alla domenica dalle ore 10,00 alle 17,30 con possibilità di scegliere anche fra i percorsi “Speleo” e quello “Avventura”. Inoltre sono programmati grandi eventi a cadenza semestrale, l’ultimo dei quali è stato offerto venerdì 11 aprile con la quinta edizione di “Arte e Moda prendono forma” che ha dato la possibilità di godere di un articolato percorso artistico del mondo creativo di Napoli. E dunque vi erano le presentazioni delle collezioni di moda Lardini, Lubiam, Thana; la collettiva di pittura, scultura e fotografia di Alfieri, Aprea, Belmonte, Di Franco, Hölderlin, La Mattina, Luongo, Meo, Minin, Petix, Savarese, Sullo e Zeus40; la performance “OfficinArte” di Brunella D’Auria in arte Bruia; il teatro dell’Associazione “NarteA” con “Cafè Burlesque”; le coreografie di Anna Malinconico con il corpo di ballo “Lunacy”; la intrigante commistione musicale del quartetto “Ondanueve”. Fra i numerosi visitatori vi erano gli ex Presidenti dei rispettivi Consigli Comunali, Ing. Catello Gargiulo a Castellammare di Stabia ed Antonio Di Palma a Brusciano, dove attualmente è Consigliere, lo scultore Luigi Minichino ed il Sociologo Antonio Castaldo accompagnati dalla cortese ospitalità dell’Avvocato Luca Monsurrò.

L’intensa e divertita partecipazione di pubblico si misurava dalle trepidanti file di attese che hanno suggellato il successo dell’iniziativa ed il meritato plauso all’’Associazione Culturale “Borbonica Sotterranea” un nuovo gioiello socioculturale della città Napoli, la parte che produce fatti e non parole.

 

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