Scontri a Roma, numerosi feriti fra le Forze dell’Ordine


“Nell’esprimere la più solidale vicinanza ai numerosi colleghi rimasti feriti negli scontri di ieri a Roma, possiamo solo sperare che i consueti complimenti manifestati dalle Autorità portino, ancora di più ed una volta di più, a non dimenticare cosa significhi svolgere i compiti che onoriamo in ogni sede per il Paese ed i cittadini quando è il momento di assumere decisioni che incidono sulla nostra vita lavorativa. Non possiamo che essere contenti delle parole spese dal Ministro Alfano che, ad onor del vero, non perde occasione per rimarcare con grande chiarezza, senza se e senza ma, la distinzione fra giusto e sbagliato nell’ottica del rispetto delle leggi e delle Istituzioni del Paese, con ciò schierandosi con decisione e convinzione dalla parte dei Servitori in divisa di uno Stato che però non deve e non può limitarsi alle parole. Ecco perché siamo certi che giornate di ‘ordinaria follia’ come quella di ieri, debbano rappresentare una sorta di monito a chi pensa di poter prendere sotto gamba o, peggio ancora, scherzare con argomenti quali la sicurezza, lo stato delle Forze dell’Ordine, le condizioni operative del Comparto”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, all’indomani dei violenti scontri avvenuti ieri a Roma, in occasione della manifestazione per “il diritto alla casa”, che alla fine ha fatto contare, oltre ai numerosi danni alla città, anche e soprattutto 14 feriti tra le Forze dell’Ordine. Nel corso del pomeriggio, infatti, alcuni manifestanti, staccatisi dal resto del corteo, si sono diretti verso il ministero del Lavoro in via Veneto ed hanno iniziato un fitto lancio di ortaggi, bottiglie ed arance verso l’edificio. Quando i manifestanti, con casacche azzurre e caschi neri, molti dei quali armati di bastoni, hanno tentato di sfondare il cordone della Polizia, con un fitto lancio di petardi e fumogeni, le Forze dell’Ordine hanno risposto con alcune cariche di alleggerimento che hanno permesso di far rientrare i facinorosi nel resto del corteo. In serata, poi, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, si è congratulato con il Capo della Polizia, il Prefetto ed il Questore di Roma per l’eccellente lavoro svolto da tutte le Forze dell’Ordine impegnate.

“Quel che ci preme di più evidenziare – continua Maccari – è che secondo quanto reso pubblico dalla stessa Questura, prima dell’inizio della manifestazione, nel corso dei servizi preventivi, la Polizia aveva fermato un gruppo di persone trovate in possesso di manici di piccone, caschi, parastinchi, passamontagna, mascherine antismog, ricetrasmittenti, bombe carta, fumogeni e petardi completi di mortaio artigianale per il lancio a distanza. Forse ai non addetti ai lavori non è chiaro che questo significa preterintenzione, progettazione bella e buona di aggressioni, ed a chi se non alle Forze di Polizia? Sono cose alle quali la gente si è forse assuefatta perché ne sente parlare un giorno sì e l’altro pure, ma ciò non toglie la loro assoluta gravità. E’ un modo di fare e di pensare che trasforma la guerriglia che si vede in occasione di ogni pubblica manifestazione in una guerra stabile e cruenta contro lo Stato ed i simboli che lo rappresentano, in ultima analisi contro le Forze dell’Ordine, le uniche che vengono realmente in contatto con la violenza dei contestatori e dei delinquenti di ogni risma”.

“Nessuno dimentichi che questa ‘guerra’, che la si voglia chiamare così o in qualunque altro modo, la dobbiamo condurre noi, schierati in prima fila per la tutela di tutti gli altri – conclude il Segretario del Coisp –. Ci pensi chi fa politica, ci pensi chi governa, ci pensi chi amministra a qualunque livello. Ci pensi chiunque vada a mettere mano a qualunque provvedimento, scelta, decisone che ci riguardi, ci pensi non una ma tante volte prima di avallare qualsiasi cosa possa ulteriormente indebolire quel ‘Corpo’ Che contiene e preserva il cuore e l’anima dello Stato”.

Coisp

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