Samantha Silvestri ospite al circolo culturale Yourban


Il circolo culturale Yourban è lieto di ospitare Samantha Silvestri e il suo monologo “Finché morte non ci separi” tratto dall’omonimo testo di Francesco Olivieri. E’ la storia di due donne che vengono ammazzate dai loro rispettivi compagni. È una denuncia contro il femminicidio scritta da un uomo che si è messo nei panni delle vittime. Due donne all’apparenza molte diverse, una che rispecchia tutti i luoghi comuni della donna maltrattata e spesso uccisa, l’altra che elude ogni luogo comune e che nonostante viva una vita agiata e ripiena di affetto finisce come l’altra.

Con ironia e allo stesso tempo con toni tragici entrambe narrano da morte la loro condizione fino al momento dell’uccisione. Il messaggio che vuole dare l’autore è: cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Un invito alla riflessione e al porsi delle domande serie su come affrontare questo dramma che sempre più spesso si manifesta sul territorio nazionale. Lo spettacolo di Samantha Silvestri è stato parte, lo scorso 14 febbraio 2014 di un progetto che ha coinvolto numerose attrici che contemporaneamente si sono esibite nella stessa giornata, creando una rete di denuncia amplificata a livello nazionale. L’iniziativa di inserisce all’interno di un weekend dedicato al teatro, nelle sue varie forme. Nella giornata di sabato e domenica, infatti, lo Yourban sarà sede di un workshop di improvvisazione teatrale. (https://www.facebook.com/events/230329013825300/?notif_t=plan_user_invited)

■ SABATO 12 APRILE ore 21 ■ Spettacolo Teatrale “Finché morte non ci separi” di Samantha Silvestri Location: Circolo Yourban . Via 51° Stormo 3 – Thiene VI INGRESSO EURO 5,00 Info e Prenotazioni : +39 392 9789722 [email protected] Iniziativa riservata ai Soci ARCI. ■ SAMANTHA SILVESTRI ■ 26 anni, di Treviso. Recita per vendetta da quando all’asilo non gli è stata assegnata la parte di Maria perché era “grassottella”. Poi al DAMS di Padova, cui è riuscita a conquistare una sofferta laurea, ha scoperto che il teatro “toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte” (L. De Berardinis) assieme ai detenuti-attori del carcere Due Palazzi della suddetta città. Poi ha frequentato l’Accademia Teatrale Veneta, a Venezia, realizzando che è proprio una “bell’idea fare l’attrice, perché ti prendi la storia che vuoi, i personaggi che vuoi, qualche volta fai finire la tua storia come vuoi. Ti fai amare, ti puoi far baciare e lasciare, puoi nascere e morire mille volte, ridere e piangere e poi torni a casa. ” (Monica Vitti): E adesso ci prova, veramente. A lavorare.

Link: https://francescoolivieri.allyou.net/1697088/finche-morte-non-ci-separi https://www.facebook.com/finchemortenoncisepari?fref=ts

 

 

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