PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO CHIEDE PIU’ SICUREZZA


“Più uomini per Taranto, più uomini per Napoli e Caserta, giusto e sensato anche se un po’ troppo tardivo l’intervento del Ministro dell’Interno che, sfortunatamente, sembra attendere i puntuali cadaveri carbonizzati per decidersi finalmente a rispondere in una qualche maniera alle assillanti necessità denunciate da troppo tempo, anche e soprattutto da noi, con tutto il fiato possibile. E oltre tutto, anzi nonostante tutto, i nostri Governanti si incaponiscono a ignorare le continue richieste di intervento e di maggiore protezione che provengono non sempre e non solo da zone di frontiera, ma praticamente da tutto il Paese, da chi il territorio lo vive davvero, da chi ne conosce problematiche e necessità. Ultimo in ordine di tempo l’allarme rosso del Presidente della Regione Veneto, che si è fatto portatore del sentimento della cittadinanza, qualcosa che non si può fingere di non capire né si può minimizzare: la paura”.

E’ il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo le dichiarazioni di ieri di Luca Zaia, Governatore del Veneto, che ha parlato di “una preoccupante escalation della criminalità e della violenza alla quale bisogna dare una risposta dura, impietosa”, lanciando allarme criminalità a Padova. “Le Forze dell’Ordine – ha detto Zaia – combattono eroicamente la loro battaglia quotidiana, ma sono sempre meno e sempre più povere di dotazioni e mezzi. La gente ha paura e non c’è nulla di peggio che sentirsi indifesi dalle Istituzioni in una società che invece dovrebbe fare della legalità una priorità assoluta. Questo andazzo deve finire e per stroncarlo servono più Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri, con più mezzi e senza il problema del pieno di benzina alle volanti. Chiedo con forza a chi ne ha la facoltà di procedere con urgenza al rafforzamento della lotta alla criminalità, altro che spending review! Invece che colpire gli sprechi veri si sta tagliando sulle cose che più interessano alla gente, come la sicurezza…”.

“Ogni zona d’Italia – aggiunge Maccari – ha i suoi specifici problemi e precise difficoltà con cui i cittadini, e quindi noi Appartenenti alle Forze dell’Ordine, dobbiamo fare i conti. Problemi e difficoltà che rappresentano sfide sempre più impegnative col passare del tempo e con l’intensificarsi di determinati fenomeni sociali, che sono tutti estremamente complessi e diversificati, ma che richiedono tutti le stesse cose: uomini e mezzi sufficienti per fronteggiarli. Lo abbiamo sempre detto e ripetuto al fianco dei nostri colleghi impegnati in Sicilia, in Calabria, in Campania, ma anche in zone ugualmente impegnative sia pur per altri versi come sono alcune regioni del Nord. Eppure ci siamo sempre scontrati con un muro di gomma, e con i puntuali e insistenti tagli, che nel corso degli anni non hanno fatto altro che fiaccare sempre di più la nostra capacità di intervento e di risposta. Poi, il giorno che l’ennesimo morto ammazzato nel più brutale dei modi riempie i titoli di cronaca, ecco che spuntano 50 uomini da mandare di qua, 100 uomini da mandare di là… ma allora, se la risposta è questa, avevamo ragione a chiedere più risorse… anche se sarebbero servite prima!”.

“La verità – conclude il Segretario Generale del Coisp – è che queste manovre repentine servono al Ministro dell’Interno solo per avere qualcosa di rassicurante da dire in conferenza stampa, senza che però egli abbia il coraggio di spiegare agli italiani che davvero questi nuovi tagli che si profilano all’orizzonte incideranno sul sistema Sicurezza, e che pur se l’efficienza e il taglio degli sprechi sono importanti e devono essere perseguiti (attraverso il giusto confronto con i tecnici, aggiungiamo noi), ciò non dovrebbe assolutamente passare, anche per il solo rischio di indebolire il vero pilastro della democrazia e della libertà dei cittadini: le Forze di Polizia”.

Coisp

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