LE ELEZIONI EUROPEE E I SOSPETTI DIKTAT DI BRUXELLES: LA CIDA SOSTIENE GOVERNO RENZI


Alla luce della sconcertante tempistica dei richiami formulati al nostro Paese dal Commissario agli Affari Economici, Olli Rehn, il Presidente della CIDA – MAPI, Silvestre Bertolini, esprime il massimo sostegno dei dirigenti e delle alte professionalità italiane al piano di riforme e di rilancio economico del Governo Renzi.

Il Presidente Bertolini invita, inoltre, il Presidente del Consiglio a “ procedere spedito sul cammino delineato con il Ministro Padoan ” e lo sprona a far uscire con coraggio il nostro Paese dalla soggezione in cui negli ultimi anni si è collocato nei confronti dell’ establishment europeo, responsabile, in parte, degli stessi mali che ora imputa all’Italia. “Appare incredibile che l’Italia venga messa sotto i riflettori, fra l’altro, per un eccessivo livello del rapporto debito/PIL ” afferma Bertolini “quando le stesse discutibili misure imposte dal Bruxelles ( austerity measures ) sono all’origine della più drammatica fase recessiva che questo Paese ha dovuto attraversare nel secondo dopoguerra e, in ultima analisi, dell’aumento di tale rapporto ” .

Per il Presidente CIDA “La tempistica dell’intervento del Commissario Rehn, giunta mentre lo spread con i titoli tedeschi toccava il suo minimo dal 2005, appare quantomeno sospetta se la si inserisce nel contesto della imminente campagna elettorale europea. L’Italia ha bisogno di riforme e di crescita ma i tempi dei “compiti a casa” e dei “maestrini” sono finiti. Varrebbe la pena di ricordare nei consessi europei che lo stesso “maestrino” più severo, la Germania, nel 2003 bloccò l’applicazione delle sanzioni del Patto di Stabilità e Crescita contro se stesso e, due anni dopo, lo fece addirittura ammorbidire ” .

“La CIDA” conclude Bertolini “crede fermamente nell’Europa e nella necessità di un processo di integrazione che, laddove condotto in un’ottica “veramente” unitaria e incentrato sui bisogni dei cittadini e delle imprese, è foriero di benefici per tutti. La Confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità non vede però ulteriori spazi per tentennamenti o ripensamenti. L’Italia ha bisogno di un rilancio per sé e per l’Europa, perché l’Europa senza l’Italia non esiste ”.

Cida

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