CINEMA, ARRIVA NELLE SALE “LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI.. FORSE”


Dal 27 febbraio in tutta Italia arriva al cinema il nuovo film di Ciro Ceruti e Ciro Villano: “La legge è uguale per tutti… forse” Molti li conoscono come i protagonisti di “Fuoricorso”, sit-com trasmessa da Canale 9, emittente locale partenopea. Anche perché da diverso tempo traspongono i loro personaggi del piccolo schermo, Damiano e Cosimo, anche sui palcoscenici teatrali. Fatto sta che Ciro Ceruti e Ciro Villano si confermano, tra i personaggi più interessanti della nuova leva drammaturgica e attoriale (per quanto riguarda questo genere) napoletana.

Dalla loro penna nascono intrecci divertenti e in grado di mantenere vive l’attenzione e la curiosità del pubblico, leggeri, ma intelligenti, esilaranti, ma mai volgari. Dal punto di vista recitativo la coppia è ormai collaudatissima, ha quei ritmi serrati che sono fondamentali quando si tratta di dover far ridere, in un’alternanza continua del ruolo della spalla in cui nessuno dei due primeggia sull’altro. Con il debutto al cinema nel film Fallo per papa’ distribuito in 67 copie a partire da Maggio 2012 una commedia che trattava del tema della “famiglia”: dell’astio di due fratelli che si rivedono dopo otto anni, che attraverso mille stratagemmi il loro papà cerca di far riappacificare, alla comparsa di una presunta figlia, al dramma di una donna, in continua attesa di una maternità che non arriva mai, fino al “risbocciare” di un amore mai sopito! Il tutto condito dalla comicità dei protagonisti, che hanno raccontano questa storia in maniera romantica e leggera.

Insomma questa ennesima coppia di attori ha avviato una carriera basata sulla solidità professionale e sulla loro eccellente bravura. IL film è candidato nella sezione Regia, Sceneggiatura, Attore e attrice protagonista ai David di Donatello 2013. Sinossi del film: Due cognati si trovano a doversi confrontare col mondo della Giustizia da due punti di vista completamente differenti. Il primo è un ambizioso avvocato che, grazie ad un cavillo legale, riesce a fare uscire di galera un ragazzo con disturbi psichici accusato di avere ucciso i suoceri e che, dopo qualche anno, si ritrova in casa come fidanzato della figlia, mentre il secondo, un simpatico cialtrone, viene accusato addirittura di un omicidio che non ha commesso. Il destino vuole che entrambi gli accadimenti siano accomunati da un terribile comune denominatore. In un ingarbugliato, intrigante e divertente thriller i due protagonisti dovranno destreggiarsi tra i guai della propria vita privata e le vicissitudini giudiziarie, cercando di districarsi a colpi di gags e di battute.

Scheda tecnica del Film REGIA: Ciro Ceruti e Ciro Villano SOGGETTO: Ceruti/Villano SCENEGGIATURA: Ceruti/Villano DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA Dario germani AUTORE DEL COMMENTO MUSICALE Nino D’Angelo, Paolo Maccaro, Clementino PRODUZIONE: LI.EM.LU srl, PDR srl, Football Management & cinestar srl, Sommo Indipendent Movie srl DISTRIBUZIONE: Tonino Abballe & Giancarlo Lombardi INIZIO LAVORAZIONE Maggio 2013 LOCATION COMUNE CITTA MERCATO SAN SEVERINO, ROCCAPIEMONTE (CAMPANIA) PRE PRODUZIONE 4 Settimane PRODUZIONE: 4 Settimane POST PRODUZIONE 6 Mesi LINGUA: Italiano SUPPORTO: Digitale DURATA: 100 min. circa GENERE: Commedia AMBIENTAZIONE: contemporanea.

Sinossi

Due cognati si trovano a doversi confrontare col mondo della Giustizia da due punti di vista completamente differenti. Il primo è un ambizioso avvocato che, grazie ad un cavillo legale, riesce a fare uscire di galera un ragazzo con disturbi psichici accusato di avere ucciso i suoceri e che, dopo qualche anno,si ritrova in casa come fidanzato della figlia, mentre il secondo, un simpatico cialtrone, viene accusatoaddirittura di un omicidio che non ha commesso. Il destino vuole che entrambi gli accadimenti siano accomunati da un terribile comune denominatore. In un ingarbugliato, intrigante e divertente thriller i due protagonisti dovranno destreggiarsi tra i guai della propria vita privata e le vicissitudini giudiziarie, cercando di districarsi a colpi di gags e di battute.

 

Soggetto

Cosimo e Damiano sono due cognati. Il primo vive di espedienti, imbrogli ed è specializzato in truffe religiose a danno dei turisti. Damiano è un avvocato penalista dalle scarse capacità professionali, infatti l’unica causa vinta è la causa Raul Koss, un giovane accusato di aver ucciso i genitori dell’ex fidanzata.

A distanza di qualche annodall’unica causa vinta da Damiano, nella stessa, tranquilla cittadina di provincia, è stato commesso un altro efferato delitto: le vittime sono l’ex giudice di corte d’appello, Anastasio Palermo e sua moglie Carolina. Unica testimone del delitto, perpetrato non a scopo di rapina visto che non è stato portato via nulla dalla casa dei Palermo, è la governante dei coniugi che, prima di entrare in coma, riesce a trascrivere il numero di targa dell’auto dell’assassino in fuga.

Ed ecco che il giallo ha inizio. Ma per essere un giallo in piena regola servono ancora alcuni elementi di cui non si può fare a meno, prima di tutto l’indiziato. Il primo indiziato o meglio l’unico è Cosimo per una serie di sfortunose coincidenze. E se queste due figure si rendono protagoniste di una serie di avvenimenti paradossali e buffi per risolvere il caso, ecco che il nostro giallo si trasforma in qualcosa di più: in un thriller comico.

L’omicidio è avvenuto a due passi da casa dell’avvocato Damiano De Santi, in cui il principe del foro vive con la sua figlia ribelle, Giada, e sembra che nessuno abbia visto niente, tranne la governate dei Palermo che ha avuto la lucidità di trascrivere il numero di targa dell’auto di un uomo che ha visto fuggire con l’auto. Ma l’auto in questione non è dell’assassino, ma è di Cosimo, un simpatico quanto innocuo cialtrone, esperto in truffe sacre, che si trovava là per avere accompagnato suo cognato, l’avvocato Damiano, appunto, a casa sua. Cosimo, che quella notte ha visto scappare un giovane che si scoprirà essere il fidanzato di Giada, Raul Koss, il mostro difeso anni prima dallo stesso Damiano, diventa l’indiziato numero 1 e non importa se non c’è un movente forte: Cosimo non ha alibi e la giustizia e l’opinione pubblica hanno bisogno di un colpevole, magari con un passato non proprio chiaro alle spalle e Cosimo è l’uomo giusto.

Cosimo, stressato anche da una moglie iper possessiva, Bella, e da un’amante, Veronica, a cui ha promesso di dedicare il resto della sua vita separandosi dalla moglie, è costretto a scappare e a chiedere protezione all’avvocato convinto che l’assassino sia il fidanzato della figlia e mettendo il penalista di fronte ad una scelta: accusare il cognato a cui è legato da profonda amicizia, accusare il fidanzato di Giada mettendosi contro la figlia con cui non ha un buon rapporto da anni e mettendo in gioco la sua reputazione. Ammettere che Koss possa essere un omicidio significherebbe ammettere di avere liberato un mostro, diventando egli stesso un mostro. L’unica strada da seguire è la ricerca della verità senza pregiudizio perchè entrambi hanno ottimi motivi per cercare la verità, Cosimo per evitare lagalera e il marchio infamante di mostro, Damiano per capire chi realmente è il fidanzato della figlia e per proteggerla. Ma la Giustizia è spesso più paradossale di un thriller comico e quando si arriverà al processo solo un colpo di scena potrà cambiare il triste destino dei nostri personaggi.

 

 

 

 

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