In mostra a Palazzo Venezia le opere vincitrici del concorso fotografico “Canti di donne… Poesie in immagini e versi”


Fino a martedì 3 dicembre sono in mostra a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce, 19 Napoli) le opere vincitrici del concorso fotografico “Canti di donne… Poesie in immagini e versi”, iniziativa a cura dell’associazione collettivo LunAzione. La mostra, patrocinata dalla Seconda Municipalità del Comune di Napoli, è a ingresso gratuito e raccoglie le foto premiate in conclusione della giornata-evento “Canti di donne”, organizzata dall’associazione per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Numerosi operatori sociali e artisti hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo evento in ricordo di tutte le vittime di violenza. L’associazione ‘O PataPata ‘e ll’Arte, ha presentato il lavoro svolto con i bambini delle scuole elementari aderenti al progetto “Futurone”, invitati riflettere sull’esperienza dell’attivista Malala Yousafzai. Ha collaborato all’iniziativa anche Telefono Rosa Napoli che ha presentato nel dettaglio l’attività che lo sportello offre sul territorio e ha spiegato che «un’ampia percentuale di donne vittime di violenza vanta un titolo di studio medio-alto. Nell’intimità del legame affettivo, anche queste persone esitano a denunciare, dobbiamo quindi comprendere quanto il problema sia diffuso e quanto sia importante educare alla consapevolezza dei propri diritti le donne, fin dall’infanzia.»

Sono intervenute, a omaggiare le donne, l’attrice Imma Villa con un reading, e le musiciste Caterina Bianco e Martina Mollo. Il collettivo LunAzione ha successivamente presentato il proprio spettacolo contro il femminicidio “Canti di donne”, in questi giorni in scena presso varie scuole medie superiori di Napoli.

Si sono detti molto soddisfatto delle adesioni e del riscontro di pubblico i ragazzi del collettivo LunAzione: «questo evento rispecchia le finalità dell’associazione, che vedono nel teatro un mezzo di espressione ad alta funzione sociale che, attraverso l’elaborazione artistica, può stimolare la riflessione critica degli spettatori e ridefinire la portata comunicativa dell’atto teatrale.»

Le foto sono di Fiorella Passante

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