Legge di stabilità 2014 – capitolo tagli alle spese fiscali


In merito alle dichiarazioni fatte su Radio 24 dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, dove si anticipava l’intenzione del Governo di riordinare il quadro delle agevolazioni rispetto al regime fiscale vigente per coprire la seconda rata dell’Imu, l’associazione Fer.Vi.Cr.eDo. – Feriti e Vittime della Criminalità e del Dovere, lancia un grido di allarme e replica con forza.

Questo è un Paese caratterizzato da una memoria labile, viziata da dimenticanze impressionanti e naturalmente predisposto a sopportare compromessi inaccettabili, spacciati per soluzioni necessarie. In Italia succede che per risanare i conti pubblici si può anche pensare di tassare le pensioni di guerra. L’iniziativa a cui ci riferiamo risale allo scorso anno ad opera di un Governo tecnico disposto a tutto pur di far quadrare i conti, ma fortunatamente, grazie all’azione riparatrice di un fronte politico parlamentare bipartisan, di cui il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ha fatto parte, il provvedimento è stato responsabilmente cancellato in dirittura d’arrivo. Ipotizzare una soluzione, che va nel senso di colpire gli emolumenti che non hanno natura né reddituale né assistenziale, ma bensì risarcitoria, prima di questo deprecabile episodio, manca di precedenti nella storia del nostro Paese, e rappresenta una grave offesa alla memoria di chi ha servito l’Italia. Confidiamo in questo Governo, affinché regoli i futuri tagli della spesa, attraverso una sistematica ricognizione delle spese fiscali, in misura di uno schema organico di razionalizzazione che garantisca la salvaguardia di quelle categorie di cittadini verso la quale il Paese ha un debito di riconoscenza che deve continuare ad essere onorato. Gli scostamenti previsti dalla normativa rispetto al principio generale dell’imposizione fiscale di cui beneficiano le vittime del Dovere, del Terrorismo, della Mafia ed i reduci di Guerra sono importanti misure a rilevanza sociale, che non dovranno mai più essere accumunate a dei volgari sprechi, perché rappresentano un doveroso riconoscimento anche di solidarietà, da parte dello Stato nei confronti di coloro che hanno generosamente sacrificato la propria vita per il bene comune.

Il Presidente Mirko Schio

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