Celebrato il funerale della villa comunale di Napoli


“Il degrado e lo stato di incuria in cui versa la Villa Comunale di Napoli, hanno raggiunto livelli mai visti”. Così sono intervenuti a margine della manifestazione di questa sera nella Villa Comunale di Napoli, il Portavoce dei Circoli Nuova Italia Napoli, Rosario Lopa ed il Responsabile Organizzativo dei Circoli, Alfredo Catapano. Adesso puoi fare quello che ti pare, perché nessuno te ne verrà a chiedere conto. Gruppi di ragazzi giocano a calcio sulle aiuole e i cani, randagi e non, scorrazzano indisturbati privi di museruola. Irriconoscibili. Gli spazi a sedere sono stati portati via, mentre le luci sono state sradicate in più punti e pendono dall’alto come piccoli scheletri coperti di ragnatele, e gli attrezzi per far giocare i bambini spesso sono stati portati via. Per non parlare dell’ odore nauseante, un misto tra spazzatura, urina e acqua sporca. È l’unico vero polmone verde della città e andrebbe custodito nel modo migliore. Uno dei pochi spazi verdi ubicato al centro della città che oltre ad essere uno spazio di relax e ludico dovrebbe fungere anche da biglietto da visita per coloro i quali decidono di soggiornare e/o visitare Napoli, senza trascurare la imponente presenza dei pendolari che stazionano nella adiacente via Caracciolo. Prima di tutto andrebbe salvaguardato, anche con la buona educazione dei cittadini, giovani o anziani, e poi anche da una vigilanza più costante, serrata e accorta, per scongiurare danni di ogni genere, anche gravi e costosi da riparare. Non vorremmo sentir dire che mancano le risorse finanziarie perché per realizzare gli interventi di gestione, non occorrono cifre a sei zeri, basterebbero meno parole e più fatti. Quel che lamentano gli utenti è la scarsa manutenzione ordinaria e straordinaria: le statue imbrattate, le fontanine che funzionano a singhiozzo, le aiuole sporche, la pavimentazione è sconnessa e numerose panchine e arredi danneggiati. C’è bisogno di un nuovo impianto di irrigazione al restyling della pavimentazione, fino all’impianto microeolico per l’illuminazione interna e ad un impianto internet wi-fi gratuito e l’istituzione di un ufficio del parco, con sede in Villa Comunale, che possa sovrintendere a tutte le attività da svolgere. E poi servirebbe prevedere anche lì una parte della rete di videosorveglianza. Ma purtroppo il polmone verde della città è devastato dall’abbandono delle istituzioni e dal cantiere del metrò. La Villa nata nel Settecento sta per diventare l’ennesimo scempio della giunta di Luigi De Magistris…Si potrebbe utilizzare, hanno concluso Lopa e Catapano, come già successo nell’immediato dopo guerra, con l’aiuto delle associazioni competenti, un grande orto urbano della città di Napoli.

 

 

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