Alla Milano Art Gallery Amanda Lear in mostra


C’è già trepidante attesa alla “Milano Art Gallery Spazio Culturale” in via Alessi 11 a Milano per la mostra d’arte “Visioni” di Amanda Lear, che si terrà dal 31 luglio al 24 agosto 2013, organizzata dal manager Salvo Nugnes Direttore di Promoter Arte, con vernissage inaugurale in data mercoledì 31 luglio, che vedrà la partecipazione di esponenti di spicco del panorama contemporaneo e note personalità istituzionali, tutti radunati per celebrare il talento artistico di questa poliedrica donna, conosciuta e apprezzata nel mondo per l’innato fascino, la grande intraprendenza e la prorompente vitalità.

La Lear, che ha sempre incuriosito l’opinione pubblica per le molteplici esperienze private e professionali, in cui si è messa in gioco caparbia e coraggiosa, rivela “vivo attualmente in Francia insieme a dieci gatti che adoro e non soffro la solitudine, anzi sono autonoma, indipendente e appagata da questo stile di vita. Sono favorevole al concetto di società poli sessuale, di amore universale, ma sono contraria a tutti i matrimoni in assoluto e non mi risposerò mai più per nessun motivo, tantomeno con un italiano”.

E dichiara “gli italiani sono bei ragazzi, grandi casanova, esperti corteggiatori e seduttori, ma vanno bene per una serata di gradevole e piacevole compagnia”.

La Lear è impegnata in Francia a teatro con lo spettacolo “Lady Oscar” che la vede protagonista indiscussa del palcoscenico e che sta portando in giro con una turné di trionfale successo. Sull’esperienza teatrale dice “per me il teatro è stata una vera scoperta, come un colpo di fulmine, un amore immenso. Ho creato un rapporto meraviglioso con il pubblico, un legame diretto e ravvicinato che mi trasmette intenso calore umano. È un’esperienza unica, davvero stimolante che mi regala tranquillità e serenità psicologica. Il teatro mi ha cambiato la prospettiva di vita e mi ha aiutato a superare un periodo negativo di forte depressione, che ho attraversato”.

Sugli importanti legami sentimentali con il maestro Salvador Dalì e il cantante David Bowie spiega “Dalì è stato il mio mentore dell’arte e ha avuto anche un ruolo quasi paterno, avendo trent’anni più di me, però la sua energia vitale e il suo dinamismo erano contagiosi e insieme a lui non c’è mai stata noia e monotonia. Con Bowie ho vissuto una bella storia, mi ha mandato a prendere lezioni di canto e ha prodotto il mio primo disco singolo”.

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

2 × 4 =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente Donatella Rettore al Musicasoria Festival
Successiva Mariglianella: Grande successo della “Partita del Cuore”

Articoli Suggeriti

Le pizze fritte di Ciro Salvo in degustazione a La Gloriette per Wine&Thecity

“DODICI REPLICHE” PRIMO CIAK DEL FILM DI GIANFRANCO GALLO

La Campania prima regione italiana nell’élite della ricerca europea per la salute

POLIZIOTTI AGGREDITI A LINATE

TICO annuncia i vincitori del concorso “ATTACCA, SCATTA E VINCI”

La Certosa di San Martino e i Sotterranei gotici: un giorno a Neapolis con locus iste