Scontri a Napoli, il Coisp insorge


“Oggi come ieri e come domani. Oggi, che a Napoli c’è chi lancia bombe carta contro di noi, non cambia nulla nelle notizie che ci riguardano. Oggi, proprio come ieri ed esattamente come domani i Poliziotti italiani sono costretti ad usare la forza per intervenire dove c’è bisogno della loro presenza contro chi usa la violenza, per qualsivoglia motivo, in qualsivoglia circostanza, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Oggi, come ieri e come domani, i Poliziotti italiani non hanno i mezzi più adatti e più sicuri per quegli interventi, ed ogni giorno, in Italia, si avviano a possibili tragiche conseguenze, alla fine della vita loro o di altri o, più semplicemente, alla fine della loro onorabilità e della loro reputazione… per aver fatto ciò che gli è imposto di fare. Oggi, proprio come ieri e – a quanto stiamo rilevando come mai in queste settimane – proprio come probabilmente avverrà domani, la Politica continua con un indegno atteggiamento da struzzo: la testa bene infilata sotto la sabbia, da tirare fuori solo a tragedie ormai avvenute per esibirsi nel peggior pietismo, inutile e ipocrita, a favore di microfoni e telecamere. E anche la prossima sceneggiata, ovviamente, avrà i suoi servitori da immolare alla causa, da crocifiggere in pubblica piazza come simboli perfetti di quell’infedeltà che invece resta dimostrata solo nel comportamento di chi sfugge alle proprie responsabilità e non interviene opportunamente e per tempo a fare quel che gli compete per consentirci di svolgere adeguatamente il nostro lavoro”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene durissimo a poche ore dai violenti scontri avvenuti a Napoli dove, nel corso di una manifestazione contro la Ztl, alcune persone hanno scatenato gravi incidenti, lanciando fra l’altro bombe carta davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Comune, all’indirizzo della Polizia impegnata per riportare l’ordine.

“Quand’è che si ammetterà che questa è musica di ogni santissimo giorno – insiste Maccari -, e che se non è il manifestante impazzito, sarà il malvivente che fugge, o il tossicodipendente fuori di sè, o l’ubriaco inferocito, o l’extracomunitario irregolare che deve scappare ad ogni costo, o l’ultrà che stringe in pugno una catena, o il malato di mente che impugna un coltello, e così via, secondo una lista molto, ma molto lunga, che ancora ha certamente delle sorprese per noialtri… Quand’è che si ammetterà che le dotazioni e la stessa formazione su cui possiamo contare non sono adeguate. Quand’è che si adopereranno le prime, più urgenti, semplici ed economiche contromisure per evitarci il rischio di cadere nel baratro ad ogni intervento? Quand’è che la Politica darà risposte ad istanze che rappresentiamo da tempo immemore? Si aspetta con le mani in mano il prossimo morto… preferibilmente tra le fila delle Forze dell’ordine”.

Coisp

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