Il 27 marzo 2013 il COISP era in piazza Savonarola a Ferrara per manifestare contro l’applicazione errata del decreto svuota carceri nei confronti dei nostri colleghi Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, condannati per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi a 3 anni (condonati) e 6 mesi di reclusione, nonché, conseguentemente, per manifestare solidarietà nei loro confronti.
La nostra tranquilla, pacifica e corretta manifestazione è stata strumentalizzata vergognosamente. Qualcuno ha voluto far credere che stessimo manifestando sotto la finestra dell’ufficio della signora Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, e quindi contro di lei. Perché è stata fatta tale FALSA affermazione? Per quale fine?
Mentre era in corso il nostro sit-in, sulla pagina facebook della citata signora veniva postato dalla stessa quanto segue: Ecco il gruppo Coisp che manifesta sotto il mio ufficio la solidarietà a Pontani, Forlani, Segatto, Pollastri responsabili dell’omicidio di mio figlio. Sono poliziotti. Sono come quei 4? Patrizia Moretti, quindi, avrebbe senz’altro delle risposte agli interrogativi sopra esposti! Nondimeno a fornire risposte agli stessi potrebbe essere anche il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani il quale, nel corso del nostro sit-in, probabilmente non sapendo di essere filmato, ha FALSAMENTE affermato ad alcuni giornalisti che il COISP stava manifestando sotto la finestra dell’ufficio dove lavora la signora Aldrovandi, quando invece l’ufficio della signora MORETTI non si affaccia per niente su piazza Savonarola dove era il COISP, ma è da tutt’altra parte …. come affermato il giorno successivo, in conferenza stampa, dal Questore di Ferrara (presente, accanto a lui, lo stesso Sindaco)!!!
Qualcuno dei predetti chiarirà il perché delle loro bugie?? Diranno perché hanno provocato (intenzionalmente?) una ingiusta condanna della nostra attività?? Noi abbiamo manifestato affinchè la legge sia davvero uguale per tutti, anche per i poliziotti! Non abbiamo manifestato contro la signora Aldrovandi, né contro la sentenza di condanna dei nostri 4 colleghi. E non siamo noi a dirlo, ma lo provano i fatti!!!! Ci riprenderemo la nostra onorabilità, siatene certi tutti quanti!!
Coisp
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