Roma caput mundi: Una città tra dominio e integrazione


mostra Roma Caput Mundi

Si conclude domenica 10 marzo la mostra Roma Caput Mundi. Una città tra dominio e  integrazione, promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma,  e con essa il programma che ha coinvolto le comunità straniere presenti nella  capitale in occasione dell’esposizione.

Alle ore 17.00 saranno presentati alla stampa  e a rappresentanze di comunità straniere i risultati della ricerca condotta tra coloro  che hanno aderito al progetto culturale ideato da Coopculture per Electa nell’ambito  della mostra. Il progetto, rivolto alle comunità straniere presenti a Roma, ha  costituito un primo esempio dell’importante contributo che l’avvicinamento al patrimonio culturale può dare all’integrazione culturale e sociale.
Alle ore 18.00 musica, danze e sapori dal mondo, con esibizione finale di Moni
Ovadia e l’orchestra di Rom e Gagé concluderanno la presentazione.
Ingresso solo su invito.
ore 17.00
presentazione dei risultati della ricerca sull’arena del Colosseo.
Saluto della soprintendente Mariarosaria Barbera. Interverranno Massimiliano Fiorucci dell’Università degli Studi RomaTRE; Massimo Vedovelli dell’Università per stranieri di Siena; Franco
Pittau del centro ricerche IDOS e Augusto Venanzetti dell’associazione Scuolemigranti.

Da novembre a febbraio il Colosseo non è stata solo sede centrale della mostra (le altre sedi erano il Tempio di Romolo e la Curia nel Foro Romano) ma anche luogo di incontro e di approfondimento per tutte le classi di immigrati cui l’Associazione Scuolemigranti offre volontariamente l’insegnamento della lingua italiana. 800 stranieri provenienti da 20 paesi d’Africa, Asia, Est Europa e America latina hanno potuto visitare i luoghi più significativi di Roma antica e, nel contempo, scoprire la trama di antiche relazioni tra il mondo romano e le tante popolazioni che vennero in contatto con esso, così come narrato dalla mostra Roma caput mundi, dall’asilo romuleo come primo esempio di centro di accoglienza di genti diverse, fino ad arrivare alla Constitutio Antoniniana, fondamentale atto con cui Caracalla concesse la cittadinanza a tutti gli abitanti dell’impero.

Dell’attuale rapporto con il mondo romano e italiano hanno invece parlato artisti e scrittori stranieri, del calibro di Amara Lakhous, Igiaba Scego, Pap Khouma e Ribka Sibhatu che hanno animato gli incontri e che, negli stessi mesi, si sono alternati al programma di visite, così da riportare la memoria di radici comuni al senso odierno di una comunità globale. Le visite sono state progettate con le Università in modo da rispondere ad efficaci ed innovativi standard linguistici e didattici. A tutti i partecipanti è stato somministrato un questionario compilato con il supporto dei mediatori culturali e degli operatori didattici. Sono stati acquisiti dati sul gradimento della visita alla mostra e sulla composizione del campione: anagrafici, provenienza, scolarizzazione per poter mettere in luce le necessità e i bisogni dei cittadini stranieri legati all’accessibilità dei luoghi della cultura.

Sono questi risultati ad essere presentati in questa occasione. ore 18.00 Il finissage della mostra verrà salutato con musica, danze e sapori di ogni parte del mondo. Gli ambienti della mostra verranno animati da perfomance di vari artisti. Per l’Africa Pap Kanoute e Virginia Vignera accompagneranno alla kora, antico strumento della cultura mandinga, la poetessa eritrea Ribka Sibhatu. Igiaba Sciego, autrice di antologie per ragazzi, leggerà alcune delle sue pagine ricche di saggezza e di una bellezza dirompente che tanto fa sentire vicina l’Africa e i suoi colori, la sua natura, la sua gente, la sua storia. La sezione dedicata al periodo di Traiano sarà animata dai suoni dell’antica Roma dal gruppo Ludi Scaenici.

I culti dell’impero romano saranno commentati da Antonio Vignera con le antiche melodie greche e gregoriane accompagnate dall’arpa di Virginia Vignera. Infine, l’arena dell’Anfiteatro flavio si aprirà ai ritmi mediterranei e mediorientali con l’esibizione di Moni Ovadia e l’orchestra di Rom e Gagé.

Per informazioni tel. 0639967301 www.beniculturali.it www.coopculture.it

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