8 marzo, Coldiretti: si fasteggia con più donne in Parlamento


mimosa
La giornata della donna in Italia si festeggia quest’anno con un aumento del 47 per cento della presenza femminile in Parlamento, dove quasi un neo eletto su tre è donna (31 per cento). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in occasione dell’8 marzo, dalla quale si evidenzia che nella legislatura che si è conclusa le donne erano pari ad appena il 21 per cento alla Camera e il 19 per cento al Senato mentre nel nuovo Parlamento saranno il 32 per cento alla Camera e il 30 per cento al Senato.
Si tratta di un profondo cambiamento che – sottolinea la Coldiretti – avvicina l’Italia ai migliori standard europei e mondiali con una presenza “rosa” superiore a quella dello stesso Parlamento Europeo (25 per cento) ma anche  alla Francia, anch’essa ferma al 25 per cento, alla Gran Bretagna con il 22 per cento, e agli Stati Uniti (18 per cento). Valori superiori – precisa la Coldiretti – si registrano solo tra le elette alla Camera in Spagna dove sono il 38 per cento ed in Germania, con addirittura il 32 per cento. Tra i partiti maggiori – continua la Coldiretti – il più alto numero di donne arrivate in Parlamento si trova nelle liste del Pd, con il 41 per cento, che precede Movimento Cinque Stelle al 38 per cento, Pdl e Lista Monti-Udc-Fli entrambi al 22 per cento, Sel al 20 per cento e Lega Nord al 14 per cento.
La presenza delle donne è rilevante nel mondo economico dove nonostante la crisi nel 2012 sono nate ben 103.391 imprese rosa che hanno fatto salire il loro numero complessivo in Italia a 1.424.743 nei diversi settori produttivi, secondo una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che  quasi una impresa su quattro è condotta da donne (23,5 per cento). La maggioranza delle imprese femminili – stima la Coldiretti – opera nel commercio (circa il 30 per cento), ma una forte presenza si registra con oltre il 16 per cento in agricoltura, nei servizi di alloggio e ristorazione (quasi il 10 per cento e nel manifatturiero (8 per cento)Se le ultime elezioni hanno reso il Parlamento un po’ più “rosa”, la  presenza delle donne – sottolinea Coldiretti – resta comunque bassa a livello istituzionale. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Barometro, ai vertici della giustizia italiana la rappresentanza femminile è ancora scarsa: appena il 14 per cento  tra Corte Costituzionale,  procuratori della Corte dei Conti,  membri del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) e Consiglio direttivo della Corte di Cassazione.

Bassa – continua Coldiretti – anche la presenza di donne nelle Authority dove nessuno dei presidenti appartiene al “gentil sesso”. Ma anche il mondo dell’istruzione e della ricerca non sembra essersi ancora aperto alla presenza femminile, almeno ai suoi vertici. Su 79 rettori di Università le donne sono appena il 5 per cento del totale. Persino lo sport dove le atlete azzurre hanno regalato grandi soddisfazioni resta ancora impermeabile alle quote rosa, tanto che – conclude Coldiretti – tra i 45 presidenti delle Federazioni sportive affiliate al Coni c’è solo una donna.

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