Fitofarmaci, concesso l’uso d’emergenza dell’1,3d per tabacco e fragola


La Commissione Consultiva dei prodotti fitosanitari istituita presso il Ministero della salute ha accolto l’istanza presentata da Coldiretti a nome dei tabacchicoltori italiani, di poter beneficiare dell’uso d’emergenza del fumigante 1,3D per il tabacco, per la stagione 2013 per il periodo 1° marzo – 1° luglio. Al momento non esistono, infatti, prodotti fitosanitari alternativi all’uso dell’1,3D per tale coltura, di pari efficacia. Quelli esistenti, non hanno effetto nematocida come l’1,3D, ma nematostatico.

La differenza consiste nel fatto che i nematocidi sono decisamente più efficaci in quanto hanno attività su forme libere, larve, adulti e uova. In particolare possono avere anche attività su ovisacchi (Meloidogyne) o cisti. L’effetto nematocida è presente durante tutto il ciclo colturale ed anche durante il ciclo biologico della coltura in successione. Tale effetto è molto utile soprattutto per le colture, caratterizzate dallo svolgimento di ristoppi .

I nematostatici, invece, causano l’immobilità delle forme libere senza ucciderle inducendo solo un effetto narcotico temporaneo che paralizza il nematode bloccando la sua capacità di nutrirsi,  muoversi, svilupparsi e di svolgere tutte le normali attività vitali e riducendo solo temporaneamente la capacità parassitaria. L’effetto narcotico si raggiunge solo se vi sono adeguate concentrazioni del prodotto nel suolo e soprattutto alla profondità di maggiore sviluppo dell’apparato radicale che è la parte della pianta più suscettibile all’attacco dei nematodi. Successivamente alla applicazione, le irrigazioni e la pioggia possono diluire la concentrazione e far sì che i nematodi riprendano la loro normale attività.

Quindi, se si vuole ottenere un controllo continuo anche la concentrazione del prodotto deve essere mantenuta ai livelli che consentono di garantire l’effetto narcotico; perciò devono essere eseguite applicazioni continue, ripetute ad intervalli regolari. Quanto sopra esposto è confermato dall’esperienza maturata in campo nelle zone maggiormente vulnerabili negli ultimi tre anni nei quali l’efficacia dei prodotti alternativi (nematostatici) utilizzati si è dimostrato estremamente deludente. Anche i costi ambientali giustificano ampiamente l’uso dell’ 1,3D vista l’efficacia e la non totale sterilizzazione del terreno che consente un ritorno alla normalità della microflora e fauna del terreno già al momento dei trapianti.

Coldiretti esprime, quindi, un vivo apprezzamento per le Amministrazioni competenti e, cioè, il Ministero della salute, il Ministero delle Politiche Agricole ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela delle Risorse e del Mare che hanno compreso come tale sostanza attiva sia  determinante per la coltivazione del tabacco ed, in alcune zone, addirittura indispensabile, pena l’abbandono della coltura, evitando così, un aggravio dei costi di produzione, che vista la crisi del settore, metterebbe fuori mercato le aziende tabacchicole che in alcune regioni sostengono una filiera di rilevante valore economico in termini di reddito ed occupazione.

Secondo i dati del 15° Rapporto Nomisma “La filiera del Tabacco in Italia”, pubblicato ad aprile 2012, l’Italia è il primo produttore europeo di tabacco ed è il decimo nel mondo (il Paese leader è la Cina, con il 38% dell’intera produzione mondiale). Le coltivazioni italiane di tabacco coprono 28.000 ettari e le esportazioni di tabacco greggio dall’Italia si assestano sui 218 milioni di euro annui. Le sigarette prodotte in Italia sono 6.000 miliardi all’anno, e gli addetti nell’intera filiera sono 204.000 (53.000 nella tabacchicoltura, 5.500 nella prima trasformazione, 740 nella manifattura, 2.700 nella distribuzione dei prodotti da fumo e 140.200 nelle rivendite di tabacchi). Il valore totale della filiera è stimato in 18,4 miliardi di euro.

L’uso d’emergenza è stato concesso anche per la fragola che aveva già beneficiato di tale provvedimento anche lo scorso anno, non esistendo sul mercato prodotti in grado di poter garantire, con pari efficacia,  l’effetto nematocida dell’1,3D su tale coltura.

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