La sicurezza stradale “va” a scuola con il progetto DAVID


Un progetto importante, frutto del lavoro di squadra di soggetti diversi accumunati dall’obiettivo: educare i ragazzi al rispetto delle regole della strada e in genere educare alla legalità.
Si tratta di “Insieme per la sicurezza”, un programma di incontri nelle scuole superiori cittadine organizzato dal Comune di Firenze (capofila del progetto il Quartiere 2) con la Polizia Municipale in collaborazione con le associazioni “Lorenzo Guarnieri” e “Gabriele Borgogni”, Polizia Stradale, 118 Firenze Soccorso, SNA Sindacato Nazionale Agenti Assicurativi e CRRCR (Centro regionale sulle criticità relazionali) Psicologi di Careggi. Oggi la presentazione a Palazzo Vecchio con la comandante della Polizia Municipale Antonella Manzione, il presidente del Quartiere 2, il presidente della commissione politiche giovanili del Quartiere 2 e i rappresentanti degli enti e delle associazioni partner del progetto.
L’iniziativa, iniziata a gennaio, è rivolta ai giovani studenti del secondo e terzo anno di studio. Obiettivo del progetto sensibilizzare i ragazzi alla sicurezza stradale e in generale alla legalità intesa come rispetto delle regole, come ha sottolineato la comandante della Polizia Municipale Manzione. Spetta agli adulti, e in questo caso all’istituzione pubblica, avvicinarsi ai giovani per ricordare loro che l’attenzione, la buona guida e l’osservazione delle regole stradali è la base per una guida sicura, rispettosa per se e per gli altri.
Le scuole coinvolte si trovano per la maggior parte nel Quartiere 2, capofila del progetto. L’idea di promuovere l’iniziativa è infatti del presidente della commissione politiche giovanili, idea fatta propria dalla Polizia Municipale e dall’Amministrazione comunale che l’hanno inserita all’interno del progetto DAVID e quindi allargata anche agli istituti superiori di altre zone della città. “Complessivamente i ragazzi coinvolti saranno un migliaio – ha sottolineato la comandante Manzione – che significa coinvolgere anche le loro famiglie, i loro amici. Si tratta quindi di una formidabile occasione per veicolare e diffondere un messaggio forte, ovvero imparare il rispetto delle regole è il primo tassello per imparare a volersi bene e a voler bene alla vita. E il messaggio diventa ancora più forte grazie al coinvolgimento diretto di ragazzi che saranno presenti agli incontri nelle scuole, rendendo più facile e immediato il contatto con i loro coetanei”.
Dal punto di vista operativo, il progetto ha preso il via a gennaio e andrà avanti fino al termine delle lezioni. Gli incontri, rivolti a gruppi di circa 50 studenti per ciascuna scuola (preferibilmente delle classi seconde e terze), sono articolati in tre moduli di due ore ciascuno e vengono svolti da soggetti diversi, individuati in base alle specifiche competenze: il tema della “Consapevolezza” viene trattato dalle associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni); quello della “Competenza” è invece affidato a Polizia Municipale, Polizia Stradale e 118; infine il tema dell’“Azione” approfondito dallo SNA-Sindacato Nazionale Agenti Assicurativi e dal CRRCR Psicologi Careggi.
Gli incontri sono stati preceduti da una formazione specifica dedicata agli operatori che si relazionano con i giovani studenti e prevedono una parte introduttiva, visione e commenti video sui comportamenti di guida, spiegazioni sull’importanza del casco di protezione e degli strumenti di salvaguardia fisica. Tra gli argomenti trattati il concetto di responsabilità, la valutazione dei postumi degli incidenti, il valore della vita. Inoltre vengono proposte azioni creative come momento di comunicazione elaborati dai giovani rivolti ad altri giovani. Ogni incontro è coordinato da alcuni facilitatori e sono presenti rappresentanti dei vari enti e associazioni. Duranti gli incontri viene distribuito materiale informativo sulla sicurezza stradale da diffondere nella scuola e in famiglia.
Per coinvolgere maggiormente le scuole, sarà lanciato un concorso per un elaborato scritto, un video o una immagine fotografica, sul tema “la vita e la sicurezza stradale”. Saranno premiati i migliori elaborati per ogni scuola partecipante. L’iniziativa si concluderà con una festa finale, dedicata all’attenzione alla guida stradale e ai pericoli dell’alcool, al termine dell’anno scolastico. L’obiettivo è di allargare il progetto pilota alle altre scuole cittadine. Si tratta infatti di un modello nuovo di incontri, caratterizzato dall’attenzione alla formazione degli operatori che vanno nelle scuole e dalla forte sinergia tra i vari soggetti che operano sul campo.
Ecco la lista delle scuole coinvolte nel progetto pilota: Liceo scientifico “Gramsci” (via del Mezzetta), Istituto alberghiero “Saffi” (via Andrea del Sarto), Istituto “Peano” (via Andrea del Sarto), Istituto alberghiero “Buontalenti” (via dei Bruni), Liceo statale “Pascoli” (viale Don Minzoni), Istituto tecnico “Elsa Morante” – succursale “Ginori Conti” (via del Ghirlandaio), Liceo Machiavelli (via Santo Spirito), Istituto professionale “Sassetti – Peruzzi” (via San Donato), Liceo Scientifico “Rodolico” (via Baldovinetti”, Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” (via San Bartolo a Cintoia), CFP “Centro Formazione Professionale” (via Pisana).
Nell’occasione la comandante Manzione ha sottolineato come, anche grazie alle azioni ed altri interventi definiti dal progetto DAVID, si iniziano a vedere i primi frutti a livello di incidentalità. “Le tendenze degli ultimi anni sono confortanti. L’infortunistica stradale è infatti in calo anche se ovviamente c’è ancora da lavorare” ha spiegato la comandante. Dal canto suo Stefano Guarnieri, vicepresidente dell’Associazione “Lorenzo Guarnieri” ha ricordato la riduzione dell’incidentalità sia una tematica di lungo periodo. E infatti il progetto DAVID è un piano strategico per la sicurezza stradale che ha l’obiettivo di salvare 58 vite umane e di ridurre di 1.000 unità i feriti gravi nell’arco di dieci anni.
Tornando ai dati, gli incidenti dal 2007 al 2012 sono in netta diminuzione: da 5.450 a 3.497 (unico dato in controtendenza il 2011 con 3.902 a fronte di 3.741 del 2010). I sinistri mortali nello stesso periodo sono passati da 21 a 16 (nel 2011 furono 14, nel 2010 invece 23). Particolarmente interessati e utili anche ai fini dell’elaborazione di interventi mirati sono i dati relativi alle cosiddette utenze deboli, ovvero pedoni e utenti delle due ruote (biciclette, ciclomotori e motocicli). Gli incidenti che hanno visto coinvolti pedoni sono passati dai 528 del 2007 ai 407 del 2012 (nel 2011 furono 442, nel 2010 invece 449). In calo anche i sinistri che hanno interessato complessivamente gli utenti delle ruote: nel 2007 furono 3.905 (di cui 346 con bici, 1.310 con ciclomotore, 2.249 invece quelli che hanno coinvolto motociclisti con o senza passeggero); nel 2012 invece 2.241 (di cui 309 con bici, 572 con ciclomotore e 1.360 con motociclisti). Anche in questo caso il 2011 appare in controtendenza con 2.692 incidenti complessivi per le due ruote (rispetto ai 1.520 del 2010) di cui 337 con bici (nel 2010 furono 272), 737 con ciclomotore (nel 2010 furono 760) e 1.683 con motociclisti (nel 2010 furono 1.661). (mf)

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