Mirco Marchelli “Scena muta per nuvole basse” a Palazzo Fortuny


A Palazzo Fortuny la mostra Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia, con cui la Fondazione Musei Civici di Venezia ha inteso rendere omaggio al grande compositore tedesco nell’anno del bicentenario della nascita, dando conto anche dell’influenza che la sua musica e la sua arte hanno significato per gli artisti, primo fra tutti Mariano Fortuny, si arricchisce del contributo dell’artista italiano contemporaneo Mirco Marchelli.

palazzo FortunyScena muta per nuvole basse è il titolo dell’installazione musicale e di una serie di dipinti e sculture che egli presenta per l’occasione, fino all’8 aprile. La mostra, a cura di Paolo Bolpagni e Elena Povellato e promossa in collaborazione con Galleria Traghetto, Venezia, Marco Rossi Artecontemporanea, Milano e Cardelli&Fontana Artecontemporanea, Sarzana, si sviluppa principalmente al terzo piano, in quella che generalmente è conosciuta come la “soffitta” della casa-atelier di Mariano Fortuny a Palazzo Pesaro degli Orfei.

È questo il luogo in cui, tradizionalmente, così come in una qualsiasi altra casa, si raccoglie la “memoria” di chi vi ha vissuto. Ed è in questo spazio luminoso e suggestivo, in cui aleggia il genius loci di Mariano, che Marchelli sceglie di comporre le sue opere: fogli strappati con scritture sbiadite, stoffe polverose, cartoni e fotografie, rimodellati e ricomposti con un ordine di musicale equilibrio in nuove forme.

Qui l’artista propone anche la sua installazione musicale inedita Nuvole basse palazzo Fortunyin omaggio a Wagner e Fortuny, in cui un ampio cilindro dalle pareti nere diventa “cassa di risonanza” per dodici tromboni e dodici flauti che dialogano contrapponendosi, mentre, alle pareti, grandi dipinti policromi e panchetti paiono in “muto” colloquio con libri, cartoni e tele immerse nella cera, rimodellate come inediti fagotti: sagome incerate di forme che, rivivendo il passato, lo trasformano.

Lungo il percorso che conduce all’ultimo piano, accanto alle opere di Mariano, ai suoi velluti, ai cartoni del Ciclo Wagneriano e alle altre opere della mostra Fortuny e Wagner, si affacciano qua e là, “timidamente”, altri suoi piccoli manufatti in tela e cera, sgabelli con misteriosi pacchi legati con lo spago e sottili ceramiche dalle luminose trasparenze.

L’esposizione rappresenta un capitolo che va a completare l’indagine già avviata con la mostra sulle influenze del wagnerismo e si sviluppa ispirandosi al concetto, già caro a Wagner e Fortuny, attraverso cui tutte le forme artistiche, musica in primis, concorrono allo stesso obiettivo: “l’opera d’arte totale”.

Palazzo Fortuny, Venezia

9 febbraio / 8 aprile 2013

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