Corteo anarchico a Trento, ferito un Agente


“Ci risiamo, ancora un collega ferito. E ci risiamo, ancora una pantomima attorno all’ultima giostra della politica, mentre l’ennesimo Governo naufraga, e nessuno ad occuparsi dei problemi più seri. Certe cose non cambiano mai. Ma la sorte dei colleghi impegnati ormai quotidianamente a fronteggiare la guerriglia che minaccia le città di tutta Italia deve cambiare, perché non siamo più disposti a tollerare che si passi sopra con tanta leggerezza e menefreghismo ai pericoli che i Tutori dell’Ordine corrono di continuo, anche quando potrebbero facilmente essere tutelati in maniera efficace. La manifestazione di ieri è solo l’ultima conferma della pericolosità di certi gruppi, e temiamo purtroppo che sia stata solo un’avvisaglia di disordini che non tarderanno ad arrivare, e che saranno pericolosissimi, soprattutto per il particolare momento storico che attraversiamo e per lo spirito di emulazione che sempre caratterizza gli invasati di un certo livello”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene dopo che ieri pomeriggio, a Trento, si sono registrati nuovi incidenti nel corso della manifestazione di un corteo anarchico in solidarietà al leader del gruppo di Rovereto, Massimo Passamani, per cui è prevista il 18 dicembre una prima udienza di un processo che coinvolge anche altri esponenti locali del movimento. Una cinquantina di manifestanti sono partiti da piazza Dante, davanti alla stazione ferroviaria, con il cartello “Solidarietà agli anarchici e a tutti gli indagati per associazione sovversiva”, subito dopo un altro striscione “Dal Tav all’Ilva terrorista è chi devasta l’ambiente”.

Nel corteo anche bandiere No Tav e Kein Bbt (No tunnel di base del Brennero). Un Poliziotto è rimasto ferito a seguito di un’esplosione probabilmente di un grosso petardo, lanciato contro un mezzo della Polizia parcheggiato lungo il percorso del corteo anarchico. Dopo la forte esplosione il corteo si è fermato per pochi minuti, per proseguire poi verso il palazzo di giustizia, dove martedì avrà inizio il processo a Passamani e agli altri imputati del gruppo anarchico trentino.

“E’ necessario – aggiunge Maccari – prepararsi adeguatamente ai prossimi scontri con questi manifestanti, che nasconderanno subdoli pericoli. Ma ci pare quasi ridicolo sottolinearlo. E a chi lo stiamo dicendo poi? Sono mesi che i colleghi restano feriti da Nord a Sud ad ogni minima occasione di protesta. Sono anni che ci battiamo contro l’illogica scelta di non fornire i Poliziotti degli spray antiaggressione che ci consentirebbero di evitare al massimo il contatto con aggressori di vario genere.

Abbiamo perso il conto di quanti Governi abbiamo sollecitato in ogni modo per ottenere maggiore appoggio alle Forze dell’Ordine. Ma niente. Siamo nauseati dal fatto che tanti feriti non bastino a dare la sveglia a chi amministra la Cosa Pubblica infischiandosene in realtà del bene comune. Temiamo a giusta ragione – conclude il Segretario del Coisp – che prima o poi ci scappi il morto, ma abbiamo anche la tragica consapevolezza che anche quello non basterà”.

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