Libri, letture conviviali con l’autore di “E per dolce mangia il cuore”


Giuseppe Pompameo

Nell’accogliente saletta di letture conviviali della libreria “Nutrimenti” di Portici (Na), l’autore Giuseppe Pompameo ha incontrato i lettori del suo ultimo libro “E per dolce mangia il cuore”.

Il libro arriva dopo un anno e mezzo da “Le strane abitudini del caso” ed è una raccolta di racconti pubblicata per lo stesso editore “Scrittura e Scritture”.

Cinque i capitoli: “La giostra davanti al mare” “Barrìo notte” “E per dolce mangia un cuore” “Il rumore bianco dell’inverno” “Al Cafè Atlantico”.

Con molta attenzione i presenti hanno ascoltato le parole di Alessandra Costa che hanno preceduto le letture dei brani facendone una sua deliziosa e personale interpretazione coinvolgendo ora l’autore, ora il pubblico.

Ha letto alcuni brani del libro Costantino Punzo, regista ed attore teatrale.

Cinque racconti, legati tutti da un fil rouge: il destino. I personaggi sono esseri randagi che guardano nel mondo , si specchiano e non si riconoscono… I temi noir toccano le fragilità e le crisi esistenziali della vita quotidiana. I personaggi si aggirano tra la folla, che rimane indifferente, che non li riconosce come tali. Esseri umani che trascinano la loro ombra, consapevoli del loro destino sfortunato e rassegnati ad esso, in balia della sorte e dei rimorsi.

L’autore ha così spiegato:  “Il lettore leggendo riflette sull’attualità, sul lato oscuro dell’anima umana, intuita ora sotto forma di metafora… ora palesemente, i personaggi sono intrisi nell’ indifferenza più assoluta”.

Tra le domande dgli intervenuti:

I titoli sono molto originali, come si fa ad arrivare al titolo giusto?:

“Io mi considero un collezionista di titoli, di solito arrivo ad un titolo leggendo poesie… il verso in sé contiene parole che sono molto particolari, incisive, intense e possono dare stimoli, di solito ho una illuminazione che mi fa poi arrivare al titolo perfetto che quasi sempre è approvato dalle mie editrici, “come si dice … buona la prima” .

L’elemento acqua ritorna anche nel suo secondo racconto, cosa rappresenta per lei?

“Infatti l’acqua nei miei racconti è sempre presente. La considero un elemento “salvifico” che pulisce laddove c’è un residuo di dolore e di sofferenza: il mare, i fiumi, la pioggia che cade dal cielo e spazza via tutto …”

All’incalzare delle domande l’autore fa caso ad un elemento del quale è piacevolmente sorpreso:

“I lettori vedono al di la dell’autore … il libro porta avanti l’immaginazione personale del lettore … ho lanciato delle bottiglie con un messaggio nel mio mare… chi le trova legge tra le righe qualcosa al quale io stesso non avevo pensato…”

Termina l’incontro così dicendo:

“Tutti noi abbiamo dentro una zona oscura … ti senti un disallineato. C’è chi non ha l’occasione di metterla a fuoco e chi e invece è costretto suo malgrado a farlo… I personaggi del libro hanno la sorte segnata fin dalla prima riga… per quanto si sforzino di uscire vi precipitano loro malgrado… Il viaggio  dei personaggi per riscattare il loro destino è segnato dall’ ineluttabilità dello stesso,  cercano di sovvertirlo in mille modi ma purtroppo la partita si chiude sempre con la sconfitta ….”

L’autore ha lasciato la sala con una citazione di Pier Vittorio Tondelli:

Dentro le persone esistono luoghi che nessuno può immaginarsi di raggiungere. Non sai se siano di disperazione o di vita. Forse sono la stessa cosa sovrapposta.” Dinner Party

“E per dolce mangia il cuore”

Note sull’autore:

Giuseppe Pompameo vive a Napoli dove svolge attività di editor e di consulente editoriale. Scrive per il teatro, dirige ed insegna in un laboratorio di scrittura creativa che si chiama Alfabeti.
Suoi testi saggistici e narrativi sono apparsi sulle riviste letterarie “Quarto Potere” e “L’Isola”. Collabora con la Fondazione Premio Napoli. Nel 2010 la sua raccolta di racconti “Il rumore bianco dell’inverno” è stata segnalata dal Comitato di Lettura della XXIII edizione del Premio letterario “Italo Calvino”.

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