Pharmexpo, come cambia la farmacia


Il futuro delle farmacie italiane? Molto probabilmente, commentano i rappresentanti di categoria riuniti in questi giorni a Napoli per Pharmexpo, è nella direzione del wellness. Ne è convinto il presidente di Federfarma Campania Michele Di Iorio, che intervenendo oggi al convegno sul futuro della professione previsto nel programma del salone, ha sottolineato come “bisogna prevedere un corretto mix: il professionista non cambia la sua attività e formazione nel campo della salute, che distribuirà però più che antidoti per la malattia farmaci per stare sempre meglio. Si passerà insomma dal negozio della malattia a quello della salute con un raddoppio del mercato e delle attività visto che le farmacie potranno erogare anche servizi di pubblica utilità”.

“Basta girare tra gli stand del Pharmexpo in questi giorni per rendersi conto di come sta cambiando la farmacia – ha ribadito il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli Vincenzo Santagadache è sempre più al servizio del cittadino, non solo per la cura di patologie già conclamate ma soprattutto per l’informazione. Vedo la farmacia come l’antenna della salute sul territorio e spero che il Governo ci aiuti a garantire al cittadino adeguate professionalità e know – how. Altrimenti saranno solo delle antenne senza le frequenze per trasmettere”.

Le farmacie del futuro, insomma, saranno sempre più un luogo in cui ottenere anche consigli di natura sanitaria fungendo da presidio di pronto soccorso in un momento di particolare crisi della sanità pubblica a livello nazionale, e spesso anche dei luoghi in cui sottoporsi a trattamenti.

Una svolta importante insomma anche dal punto di vista imprenditoriale, spiega infine il vicepresidente provinciale di Confcommercio Massimo Petrone secondo cui “il numero crescente di visitatori e di espositori che prendono parte a Pharmexpo e la sinergia tra tutte le sigle del settore, titolari e non titolari, dimostra la dinamicità e la capacità di interazione tra più ambiti della salute che gravitano intorno al mondo della farmacia. Ed è come evidente tutto il territorio ne possa trarre un beneficio economico considerevole attraverso l’indotto”.

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