La visita riguarda la chiesa trecentesca di San Giovanni a Carbonara, tra le più ricche di opere d’arte della città, ubicata nell’omonima strada del centro storico, così chiamata in quanto era destinata in epoca medievale a luogo di scarico dei rifiuti inceneriti. La fondazione del monastero e della chiesa va collocata tra gli anni 1339 e 1343 quando Gualtiero Galeotta dona agli Agostiniani un suolo fuori le mura urbane denominato ad carbonetum.
E’ solo nel 1399, con l’arrivo di re Ladislao di Durazzo a Napoli, che ha inizio un completo rifacimento che per quanto riguarda la chiesa, assume sostanzialmente l’aspetto attuale.
Per tutto il XVI e il XVII secolo la chiesa si arricchirà di sepolture e monumenti di notevole qualità plastica. All’ antica chiesa, trasformata ora in un vero museo, nel Settecento l’architetto Ferdinando Sanfelice, che lavorerà a lungo anche nell’annesso convento, aggiunge la cappella per Gaetano Argento nella quale costruirà anche il sepolcro. Per l’esterno la soluzione sanfeliciana prevedeva una scala a doppia rampa con la quale l’architetto risolse il problema dei dislivelli fra la strada e i diversi ingressi degli edifici, chiesa della Consolazione e cappella di Santa Monica, che formano la complessa struttura architettonica. La soppressione degli ordini religiosi, nel 1799, determinò una radicale trasformazione di molti ambienti.
La visita offrirà l’occasione per ripercorrere il tormentato amore della regina Giovanna II e del suo amante, morto per una pugnalata nel 1432 in Castel Capuano.
10,30 – Raduno partecipanti presso l’ingresso della chiesa in via San Giovanni a Carbonara, 5 – Napoli
– registrazione dei partecipanti e versamento quota agli operatori Siti Reali;
12,30 – Fine della visita guidata
contributo organizzativo adulti € 5,00
contributo organizzativo soci € 4,00
contributo organizzativo minori di 18 anni : gratuito
prenotazione entro il giorno prima della visita
info e prenotazioni: 081/6336763 – 392 2863436 – [email protected] – www.sirecoop.it
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