Violenza sulle donne: triste classifica quella per le donne italiane. Sono ben 98 le vittime accertate dall’inizio dell’anno nel nostro Paese e proprio oggi la 98esima si è aggiunta a questo funesto elenco. Si tratta di una trentenne uccisa a Padova dal proprio compagno. Come mostrano i dati forniti dal Telefono Rosa, è proprio in famiglia che l’escalation della violenza è inarrestabile. Notizia di oggi è anche il caso di una quindicenne pachistana picchiata e segregata in casa dal padre perchè ”troppo occidentale”. Fortunatamente la ragazza è ancora viva.
Le donne, da sempre, sono scese in piazza, soprattutto quando l’oggetto della protesta è proprio la violenza su quello che è considerato il sesso debole. Ma non sempre la protesta è recepita dall’interlocutore. A maggio, quando le donne sono scese in piazza Montecitorio per denunciare questa mattanza, le vittime erano 55, uccise per lo più da mariti, padri, compagni e il pensiero delle manifestanti correva alla prossima vittima. Purtroppo altre 43 hanno perso la vita in soli 5 mesi.
Lo scorso 20 settembre, proprio mentre si doveva discutere della violenza sulle donne, il Senato è rimasto privo del Presidente e la presenza degli stessi senatori si è ridotta ai minimi termini. Una vergogna se si pensa all’importanza dell’argomento! La stessa ONU ha bacchettato l’Italia per la poca convinzione nel combattere questa aberrante violenza.
Il Ministro Elsa Fornero è corsa ai ripari firmando la ratifica alla Convenzione di Istambul e riscattando in parte l’Italia da un ulteriore triste primato in quanto a figure meschine. Ma c’è ancora da fare…!
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