Valeria Schiano, insegnante di danza del ventre a Portici


La danza del ventre  è una danza orientale originaria del Medio-Oriente e dei paesi arabi, ed è forse una delle danze più antiche, eseguita soprattutto, ma non esclusivamente, dalle donne. Attualmente, tantissime donne, anche italiane, la praticano per diletto o ne fanno  una vera professione. E’ il caso di Valeria Schiano, una giovane e bella  insegnante di danza del ventre che a Portici (Napoli) ha trasformato questa disciplina nella sua grande passione di vita.

Valeria raccontaci in breve un po’ di te e di come hai conosciuto la danza orientale? 

“Mi chiamo Valeria Schiano, ho 25 anni e tutto quello che ho ottenuto fino ad ora dai piccoli successi personali a quelli scolastici o sportivi li devo alla mia grande passione e forza di volontà. Con la danza orientale è accaduto esattamente così, un giorno, alla fine del liceo, una mia cara amica, che già praticava questa meravigliosa arte, me ne parlò Più per curiosità che per convinzione andai a provarla. Ne rimasi affascinata al punto che oggi è divenuta una mia grande passione”.

Quando hai iniziato a ballare e quando hai iniziato ad insegnare e a esibirti?

“Se si parla di danzare, ho sempre danzato, amo lo sport in genere ed in particolare amo l’originalità, ciò che non è comune; la mia formazione inizia con la ginnastica artistica che ho praticato per 10 anni , ai tempi non era molto conosciuta e questo mi piaceva tantissimo. Lo stesso è capitato con la danza orientale. Dopo aver conseguito il Diploma di Insegnante Midas/Coni ho dato vita ad un’altra grande passione, quella dell’insegnamento, avere una vocazione in tal senso è per me meraviglioso: poter trasmettere, donare ad altri ciò che la danza è per me!”

Cosa significa per te, questa danza?

“Significa tanto, sprigiona il meglio di me in creatività, espressione e movimento. E’ ricca di storia , è un mondo magico, tanto affascinante che quando la pratichi riesci a staccare la spina da tutto il resto!”

Quali sono gli stili di danza orientale a cui ti ispiri?

“Come ti ho detto la mia formazione è ginnica ed il mio IO è particolarmente incline all’originalità non tralasciando mai la tradizione. Mi ispiro alle grandi danzatrici del passato che hanno reso memorabile questa danza ma seguo anche l’evoluzione che questa danza ha avuto negli USA ,in particolare le statunitensi hanno introdotto un tocco di occidente a questa arte coreutica piena di fascino”.

Secondo te, la danza del ventre si avvicina più alla sfera sacra o a quella erotica?

“E’ giusto che si faccia una precisazione, quest’arte nasce come danza tra donne e per le donne, i trascorsi storici hanno poi modificato l’originario scopo di questa disciplina. Storicamente si ritiene che veniva svolta in onore alla Dea Madre, in segno di prosperità e fertilità, ha dunque sicuramente un attinenza alla sfera sacra e nessuna con quella erotica, purtroppo gli occidentali hanno confuso spesso questi due aspetti dando, erroneamente, un maggior rilievo a quello erotico”.

La danza orientale è vista dalle donne italiane in modo ancora un po’ oscuro data la cattiva informazione, considerata una danza originaria di un paese molto diverso dal nostro. Cosa ti senti di dire a coloro che nutrono questo pregiudizio?

“Che l’aspetto religioso, culturale o politico esime da questa danza. Vale la pena provarla proprio per arricchire il proprio bagaglio culturale su stili, costumi e tradizioni a noi ignoti. Io credo che la migliore informazione sia quella che costruisce con le proprie conoscenze , provando direttamente e non lasciandosi condizionare da terzi. Questa danza è consigliata anche in gravidanza ed è una disciplina molto democratica aperta a tutti senza distinzione di età, sesso o quant’altro. Ricca di benefici psico-fisici che quasi nessuno conosce”.

Credi che la danza, nel corso del tempo, abbia contribuito ad arricchire il tuo bagaglio di femminilità e seduzione?

“Sicuramente. Ma non per come si può pensare, piuttosto per la sicurezza che può dare ad una donna quest’arte, migliorando la postura, addolcendo i movimenti , disegnando i fianchi. Riesce a dar forza a tutti i punti femminili più deboli”.

Cosa pensi di trasmettere alle tue allieve?

“In primis, la mia passione, la cultura, le storie, le tradizioni e la tecnica orientale. Ma la cosa che più mi preme donare è la concezione di condivisione, di aggregazione e di unione. Questa danza unisce, ed è questo, secondo me uno dei messaggi importanti da trasmettere”.

Hai qualche storia particolarmente interessante da raccontare riguardante la tua attività o le tue allieve?

“In questi anni di insegnamento sono state tante le cose che potrei raccontare ma quella che mi ha dato e mi da maggiore soddisfazione è stata la realizzazione di una sede dedicata alla disciplina che insegno. Una oriental-accademy che rappresenta la prima accademia di danze orientali a Portici. Impagabile!!!!”

Perché una donna dovrebbe imparare la danza del ventre?

“Per tutti i vantaggi che questa danza può dare: a livello fisico si verifica un miglioramento della circolazione sanguigna, del transito intestinale, dei dolori mestruali, dei dolori della colonna vertebrale, sia a livello lombare che cervicale. Restituisce tonicità al seno, alle spalle, alle braccia, al bacino. E alla pancia. A livello psicologico i vantaggi sono: il rilascio delle tensioni presenti nel corpo. Una maggiore consapevolezza del proprio corpo. La riscoperta della propria femminilità. Maggiore autostima. Miglioramento in lievi stati depressivi. Riconquista della solidarietà femminile grazie al gruppo di danza”.

Quali sono state le principali sfide e soddisfazioni della tua carriera?

“Vedere ragazze che erano venute per curiosità e poi sono rimaste e sono piene di passione per quest’arte, il clima che si respira durante i saggi, l’adrenalina dietro le quinte, le risate a lezione, storie di donne diverse che si intrecciano fino al punto che si entra come persone singole, ed escono come grandi amiche”.

Quali sono i tuoi progetti e desideri per il futuro della tua carriera?

“Diffondere, diffondere e ancora diffondere la vera danza medio-orientale, in tutti i suoi aspetti! Sradicarla dagli stereotipi in cui è ancora tanto imprigionata”.

Autore: Elena Simonetti

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