Napoli. Renzi in città,14 poliziotti feriti in scontri con manifestanti


La visita del Presidente del Consiglio Renzi in città per la formulazione di accordi nella zona di Bagnoli ha risvegliato gli animi di molti manifestanti che, in coincidenza con detto arrivo, hanno creato pesanti disordini e serie problematiche all’Ordine Pubblico cittadino provocando scontri nei quali 14 poliziotti hanno riportato contusioni e ferite guaribili in circa 10 giorni salvo complicazioni.
Questa parvenza di democrazia che si propone al popolo con la movimentazione del leader parlamentare ha il potere di creare dissidi in ogni dove al punto che, nonostante la previsione tattica delle Forze dell’Ordine le stesse, pur risultando più forti alla fine degli scontri, riportano danni e feriti da bagarre facilmente evitabili con una logistica funzionale certamente da migliorare.
“Se questa deve essere la conseguenza di ogni spostamento del Presidente del Consiglio – dichiara Giulio Catuogno, Segretario Generale Provinciale del sindacato indipendente di Polizia Co.I.S.P. – sarebbe raccomandabile che continuasse a star seduto nella sua comoda poltrona romana, evitandoci il gioco al massacro per la misera cifra di € 1500 al mese ed un contratto bloccato da ben sei anni”.
“Siamo solidali con i colleghi contusi e con le loro famiglie che – dice ancora Catuogno – ogni giorno salutano i propri cari coscienti di poter tornare a casa, quando si è fortunati, con teste fasciate e punti di sutura per un’attività che, per spirito di corpo e di giubba, si continua a svolgere con serietà e passione”.
“E’ davvero encomiabile – continua Giulio Catuogno – che esistano ancora poliziotti, professionalmente preparati che, per grande abnegazione personale, sono pronti alla difesa dello Stato, mentre quest’ultimo relega il Comparto Sicurezza nell’angolo delle problematiche da non dover risolvere”.
“Molte delle bagarre che si verificano nel quotidiano – prosegue Catuogno – potrebbero essere facilmente evitate con l’uso di mezzi di difesa certamente più idonei, come spray al peperoncino e taser ma, purtroppo, siamo così stanchi di doverli richiedere quasi come un’elemosina che, ci verrebbe quasi voglia di comprarli e consegnarli noi ad ogni collega che lavora in strada”.
Anche il Segretario Generale Regionale Giuseppe Raimondi si dichiara vicino ai colleghi feriti e auspica che “questi episodi non si abbiano più a verificare e che ben presto vi sia la piena accettazione che la popolazione mal accoglie le chiacchiere che dall’alto ci vengono a raccontare lasciando i fatti lontano un miglio dalla pratica e dal territorio stanco di subire”.

Coisp

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