Imma Paone, Veterinaria: “Da grande volevo fare il dottore degli animali”


IMMA PAONE

Mi sono recata, in un pomeriggio afoso di questo luglio che non vuole proprio decollare, per un’intervista, presso lo Studio Veterinario della Dott.ssa Imma Paone, un’avvenente quarantenne, bruna capelli corti, molto simpatica e disponibile.

La Dott.ssa Paone ha appena scritto un libro dal titolo “Da grande volevo fare il dottore degli animali” e la mia voglia di intervistarla nasce dal fatto che i proventi del suddetto libro andranno devoluti ad una associazione “A.B.E.T.A. Onlus”, della quale è Vice-Presidente, associazione questa nata per il benessere e la tutela degli animali.

Sono molto attenta agli amici a quattro zampe e la curiosità e la voglia di contribuire anch’io in qualche modo alla loro causa, mi ha spinto ad entrare in quel piccolo ed accogliente studio veterinario.

Dottoressa Paone, la mia prima domande è legata ai motivi della scelta di questa professione: quale è stata per lei la molla che l’ha spinta su questa strada? A scegliere proprio Medicina Veterinaria?

Fin da piccola ho sempre cercato di difendere i piccoli animaletti come lucertole, formiche, farfalle dai bambini “teppistelli” … Spesso rimanevo ore a guardare l’incantevole organizzazione di un formicaio. Il mio sogno era diventare un “dottore degli animali” ed ho sempre sognato di imparare a curarli. Diventata grande ho deciso di iscrivermi a Medicina veterinaria pur sapendo che il percorso sarebbe stato lungo e difficile, considerando che ai miei tempi era un mondo quasi prettamente maschile.

Cosa si sente di consigliare a chi vorrebbe cominciare la sua professione?

Sicuramente di non demordere alle prime difficoltà, di imparare a conoscere i proprietari prima dei propri animali e di metterci tutto l’amore possibile.

Naturalmente chi ricorre alle sue prestazioni dimostra di amare gli animali, mentre ahimè, di storie di animali maltrattati, addirittura torturati per puro sadismo, se ne sentono tutti i giorni: come considera i suoi concittadini, e in senso più ampio, gli italiani su questa problematica?

Negli anni ho visto migliorare il rapporto tra uomo e animale. La maggior parte dei miei clienti considera il proprio amico a quattro zampe un vero e proprio figlio ma, purtroppo, il maltrattamento degli animali è una cruda realtà. A malincuore devo ammettere che questi atti di crudeltà avvengono anche contro bambini indifesi, in Italia come in tutto il mondo, lasciandomi senza parole.

Siamo in pieno clima vacanziero, Agosto è alle porte, cosa si sentirebbe di dire a chi ha un animale e deve partire per le vacanze?

Sicuramente di portarlo con se, di evitare di lasciarlo al sole nelle ore più calde senza riparo, offrire acqua fresca e bagnare il manto, insomma avere le stesse premure come se fosse un neonato.

Sicuramente per lei, amando gli animali, ognuno di essi avrà la medesima importanza. Tuttavia quale specie di animale, le ispira maggior tenerezza?

Si, è vero, li amo ed è ovvio che non potevo farmi mancare affettuosi amici ”con la coda“ in casa… Io ed il mio compagno Alessandro viviamo insieme a due cani ( un labrador di nome Brooklyn ed una meticcia di nome Valentina ) e a sei gatti ”pestiferi” ( Betty-Boop, Dafne, Treppy, Junior, Peter e Benny ). Ho “conosciuto” tantissimi animali, anche di insolite specie (iguane, serpenti, scimmiette…) ma le tartarughe, hanno un fascino preistorico e occhi quasi da cartone animato…io le adoro. Purtroppo però molte persone non si informano a sufficienza per creare loro un habitat idoneo alle loro esigenze e spesso non le curano a dovere.

Ho da poco perso il mio cane, Sheba , un Labrador Retriver di 14 anni, purtroppo sono ricorsa, sgretolando le mie convinzioni, all’eutanasia, per non farla più soffrire: un suo giudizio su chi preferisce curare il proprio cane pur di mantenerlo in vita il più a lungo possibile, e chi invece ricorre alla pratica suddetta, anche se a malincuore.

Sono per me, entrambe le scelte, ammirevoli… l’importante è che si rispetti la dignità del proprio pet. L’eutanasia la considero un difficile atto d’amore e la decisione deve esser presa con calma e lucidità. Dico questo perché ho vissuto una brutta esperienza: dopo aver addormentato un anzianissimo e malato cagnolino la sua proprietaria in piena crisi di pianto mi supplicava di riportarlo in vita mentre io ero letteralmente invasa dal senso d’impotenza.

C’è qualche episodio particolarmente interessante o commovente che le piacerebbe ricordare in poche parole?

Ho aiutato una giovane gattina a partorire dei cuccioli meravigliosi…la tenerezza dello sguardo sofferente della mamma gatta era disarmante e nonostante tutto il dolore che provava, ad ogni mia carezza mi ricambiava con delle fusa rumorosissime.

Passiamo adesso al suo libro: come è nata l’idea di scrivere “Da grande volevo fare il dottore degli animali“?

Tutto è iniziato per gioco! Una giornalista, che non conoscevo nemmeno, Maria Cristina Giongo, mi chiese di scrivere per lei e per la sua rivista web, nel gruppo del Cofanetto Magico un articolo al mese che trattasse dei miei “pazienti. I miei clienti che incuriositi aspettavano, come un vero e proprio appuntamento, la mia nuova storia e i miei consigli per i loro amici a quattro zampe. Il mio compagno, Alessandro, lancia un’idea: “perché non raccogliamo le storie in un piccolo libro così che altre persone possano leggerle?”.
Una giovane coppia di scrittori, Marina Ferrara (L’Orto Sinergico) e Roberto Todisco (Pareva un destino), hanno messo insieme le mie storie ed una fanciulla, Aurora Cantone per ogni storia ha creato un disegno.

Per finire un editore, Nuvole di Ardesia, che ha accettato la sfida.

Ed eccolo qui: un libro semplice, ma spero piacevole da leggere e per molti aspetti anche utile. Lo abbiamo diviso in tre blocchi: le storie, sempre reali, i consigli utili e delle note informative, il tutto addolcito dalla matita fiabesca della dolce Aurora.

Ho cercato di raccontare la mia vita attraverso le storie dei miei pazienti, la passione ed il tempo che dedico loro e l’amore che ricevo in cambio.
Il ricavato del libro ho scelto di devolverlo alla associazione ABETA Onlus (associazione per il benessere e la tutela degli animali), che dal 2008 si occupa degli sfortunati amici a quattro zampe presenti sul territorio di Portici (Napoli) e di cui sono vice presidente.
In questi anni di attività con l’associazione ed i suoi volontari, è stato possibile soccorrere animali in difficoltà, offrire loro un ricovero temporaneo, delle cure mediche e per molti una famiglia adottiva. Insieme ai volontari sono stati creati eventi per raccogliere fondi, vendite di beneficenza e raccolta di cibo e accessori.
Il Comune di Portici ci aiuta ma i soldi non bastano mai ed ecco perché spero che questo libro possa dare un piccolo contributo.

Lascio lo studio veterinario con la sensazione piacevole di chi ha conosciuto una bella persona, semplice e gentile, circondata da tanto amore, tanto da distribuirlo agli amici dell’uomo in modo incondizionato.

Che dite diamo una mano anche noi?

Qui di seguito i contatti della Dott.ssa Paone, dei suoi due studi di Portici e di Napoli, per quanti di voi vorranno portare in valigia una copia del libro, che uscirà a fine luglio, per leggerlo sotto l’ombrellone e magari poi con l’intenzione di comprare delle copie da regalare il prossimo Natale…. Basta poco!

Elena Simonetti

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Dott.ssa Imma Paone
Ambulatorio Veterinario
Vet & Beauty
Via Libertà III Trav dx 29/31 Portici (Na)

Tel.: 081 0201682

Dott.ssa Imma Paone
Ambulatorio Veterinario
Imma & Ammi
Via Brindisi 13 Napoli
Tel.: 081 19540998

 

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